Le coppie omosessuali hanno diritto al permesso di soggiorno in Italia?

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Ultimamente abbiamo ricevuto delle domande da parte di alcuni cittadini che hanno contratto un matrimonio con i cittadini dello stesso sesso (omosessuali). Alcuni di questi matrimoni sono stati celebrati nei paesi dell’Unione Europea, mentre gli altri sono stati celebrati fuori dell’Unione Europea dove questo matrimonio è legalmente riconosciuto. Nella maggioranza dei casi, la coppia è composta da un cittadino italiano e un cittadino straniero. Vogliono sapere se questo cittadino straniero ha diritto al permesso di soggiorno, visto che hanno contratto un matrimonio legale, nonostante in Italia il matrimonio tra due persone dello stesso sesso sia ancora illegale. Ma, le coppie omosessuali possono avere un permesso di soggiorno in Italia?

Prima di rispondere a questa domanda, vi mostriamo uno dei messaggi che ci sono arrivati da parte d’una coppia gay o omosessuale:

Esempio d'un messaggio del bisogno della carta o permesso di soggiorno per le coppie omosessuali o gay

Per rispondere, ci baseremo alla circolare del Ministero dell’Interno in merito a questa problematica. L’oggetto di questa circolare è molto chiaro: Unione fra persone dello stesso sesso. Titolo di soggiorno ai sensi del Decreto Legislativo numero 30 del 2007 (D. Lgs. n.30/2007). La circolare risponde al caso presentato dalle Questure di Firenze – Pordenone in merito al rilascio del titolo di soggiorno al cittadino sposato in Spagna con un cittadino italiano dello stesso sesso, residente in Italia.

Diritto al permesso di soggiorno dopo il matrimonio gay o omosessuale

La stessa circolare riconosce che, anche se in Italia non esiste una legge che tutela i diritti delle coppie omosessuali, ci sono dei casi in cui l’autorità giudiziaria si è espressa a favore di queste coppie per concedere un titolo di soggiorno al partner straniero. Cita 3 sentenze che hanno contribuito a questo passo in avanti nel riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali:

  • Il Tribunale di Reggio Emilia: con la sentenza del mese di febbraio 2012, questo tribunale ha riconosciuto il diritto all’ottenimento di un permesso di soggiorno per motivi di famiglia ad un cittadino che aveva contratto un matrimonio valido in un Stato dell’Unione Europea con un cittadino italiano dello stesso sesso. Questa sentenza specifica che bisogna distinguere 2 cose: lo status di coniuge e la qualità di familiare. L’ottenimento del titolo di soggiorno si basa sulla qualità di familiare che si acquisisce anche dopo un matrimonio valido.
  • La corte di Cassazione: con la sentenza n. 1320/2011, questa corte chiarisce la nozione di coniuge che troviamo nel D. Lgs. n. 30/2007. Essa deve essere letta secondo la legge del paese in cui il vincolo del matrimonio è stato contratto. Per questo motivo, grazie al matrimonio contratto in uno stato dell’Unione Europea, il cittadino straniero deve essere qualificato quale “familiare” ai fini del diritto di soggiorno in Italia.
  • La Corte Costituzionale: con la sentenza numero 138 del 2010, questa Corte dà la definizione chiarissima dell’unione omosessuale come “stabile convivenza tra le persone dello stesso sesso” e distingue 2 diritti fondamentali della persona umana:
    1. Diritto fondamentale di vivere una condizione di coppia
    2. Diritto all’unità della famiglia che si esprime nella garanzia della convivenza del nucleo familiare.

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Infine, come si legge in questa circolare, se ci sono tutti gli elementi che dimostrano che la coppia ha contratto il matrimonio legalmente in un paese di cui il matrimonio è riconosciuto come valido in Italia, il cittadino straniero ha diritto al permesso di soggiorno per assicurare il diritto della convivenza stabile del loro nucleo familiare. Le persone che si trovano in queste condizioni possono richiedere il permesso di soggiorno per motivi di famiglia dimostrando di averne tutti i requisiti.

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Plurale: 9 risposte a “Le coppie omosessuali hanno diritto al permesso di soggiorno in Italia?”

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  2. Desidero precisare che al partner straniero (coniuge o altra forma di riconoscimento ufficiale della loro unione, es. PACS, Unioni Civili, Domestic Partnership, ecc.) di un cittadino italiano o europeo deve essere rilasciata la Carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino europeo, NON il permesso per famiglia.
    Inoltre il Brasile è esente dal visto per turismo, per cui NON bisogna chiedere il visto all’ambasciata italiana (che per altro NON rilascerebbe il visto per famiglia) ma una volta entrati in Italia bisogna andare alla questura della città nella quale si vive e chiedere il documento.

  3. Ciao a tutti,

    Sono cittadino brasiliano e sono sposato in Brasile con un citadino italiano residente in italia, quindi abbiamo sposato fuori della Unione europea vengo informavi che ora è possibile chiedere la carta di soggiorno anche per persone sposate fuori della Unione europe basta che il matrimonio sia accettato (valido) nel paese in cui è stato fatto il matrimonio. Per ulteriore informazione e quale documentazione da portare in Italia per favore recarsi al sito http://www.certidiritti.org/ scrivete una mail con le informazione che avete bisogno. Sono disponibili per ulteriore informazione.

    Henrique Marques

    • Ciao Henrique, vorrei contattarti xk ho bisogno di aiuto e alcune domande da fare. Come posso contattarti?
      Grazie

    • Salve Henrique,
      mi chiamo Manuela sono italiana ma vivo in Salvador (Bahia) con la mia compagna e mio figlio. Voglio regolarizzare qui in Brasile il mio stato con convivenza stabile (união estável), per poi trasferirmi con la mia famiglia in italia.In questo caso il cittadino brasiliano ha diritto a visto?
      In attesa ringrazio.
      Manuela

      • Salve, Manuela.
        Come si legge bene in quest’articolo che hai commentato, bisogna essersi sposato per avere diritto come coniuge e famigliare in Italia. Per questo motivo, c’è il rischio che l’Ambasciata italiana in Brasile potrebbe non concedere il visto per non sussiste il vincolo matrimoniale. Vi facciamo tanti auguri per tutto! Alla prossima!

      • Salve Manuela,
        Anche io sono grosso modo nella tua stessa situazione anche se noi siamo una coppia eterosessuale e io già vivo in Italia mentre lei viene qui in schengen come turista (90 gg max ogni 180).
        Hai avuto qualche sviluppo sulla questione PdS in Italia per partner extra UE unito in Uniao Estavel (Brasile) a seguito richiesta “per motivi di famiglia” alla questura italiana?

        A quanto ho capito io anche da informazioni ufficiali della UE il requisito necessario è che l’Unione Civile deve essere equiparata al matrimonio:

        http://europa.eu/youreurope/citizens/family/couple/registered-partners/index_en.htm

        Grazie per qualunque informazione.
        Atè logo

    • Ciao Henrique
      Ti vorrei fare un paio di domande:
      Quanto tempo ha impiegato la Questura a emettere la carta di soggiorno?
      Tu sei entrato in Italia con un visto da Turista o hai avuto bisogno di un visto speciale (per esempio per ricongiungimento familiare)?
      Tu sai se il coniuge italiano deve essere residente in Italia nel momento in cui il compagno extra-comunitario richiede la carta di soggiorno?
      Ti ringrazio
      Alessandro

  4. Pingback: Può un omosessuale ottenere un permesso ...

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