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Dall’8 gennaio 2007, la carta di soggiorno per cittadini stranieri è stata sostituita dal permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Questo tipo permesso di soggiorno è a tempo indeterminato e può essere richiesto solo da chi possiede un permesso di soggiorno da almeno 5 anni. La domanda va presentata presso gli uffici postali oppure, senza utilizzare il kit, ci si può recare presso i Comuni (pdf 13 KB) che offrono questo servizio o presso i Patronati (pdf 2 MB).
Dal 9 dicembre 2010 è in funzione il sistema informatico di gestione delle domande per la partecipazione al test di conoscenza della lingua italiana che dovranno sostenere gli stranieri che intendono richiedere il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. Nel sito web del Ministero dell’interno ci sono tutte le informazioni.
Alla domanda è necessario allegare:
- copia del passaporto o documento equipollente, in corso di validità;
- copia della dichiarazione dei redditi (il reddito deve essere superiore all’importo annuo dell’assegno sociale dell’anno precedente. Prendendo come esempio l’anno 2021, il reddito minimo che bisogna dimostrare per poter chiedere il permesso di soggiorno è uguale a 460,28€ al mese, cioè 5.983,64 euro all’anno); per i collaboratori domestici (colf/badanti): esibizione dei bollettini INPS o estratto contributivo analitico rilasciato dall’INPS;
- certificato casellario giudiziale e certificato delle iscrizioni relative ai procedimenti penali;
- un alloggio idoneo documentato se la domanda è presentata anche per i familiari. Quindi bisogna chiedere l’idoneità alloggiativa seguendo queste indicazioni raggiungibili cliccando qui.
- copie delle buste paga relative all’anno in corso;
- documentazione relativa alla residenza e allo stato di famiglia;
- bollettino postale di pagamento del permesso di soggiorno elettronico (€ 30,46 dal 28 aprile 2016) e del contributo di 100€ se non appartieni a queste poche categorie di chi non devono pagare la tassa sul permesso di soggiorno.
- contrassegno telematico o marca da bollo da € 16,00
Il costo della raccomandata da pagare alle Poste Italiane è di € 30.
Il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo non può essere rilasciato a chi è pericoloso per l’ordine pubblico e la sicurezza dello Stato.
La richiesta può essere presentata anche per il coniuge non legalmente separato e di età non inferiore ai diciotto anni; figli minori, anche del coniuge o nati fuori dal matrimonio, figli maggiorenni a carico che non possano permanentemente provvedere alle proprie indispensabili esigenze di vita in ragione del loro stato di salute che comporti invalidità totale; genitori a carico.
Per ottenere il permesso UE anche per i familiari, oltre ai documenti elencati sopra, è necessario:
- avere un reddito sufficiente alla composizione del nucleo familiare. Nel caso di due o più figli, di età inferiore ai 14 anni, il reddito minimo deve essere pari al doppio dell’importo annuo dell’assegno sociale;
LO STRANIERO DEVE DIMOSTRARE IL SEGUENTE REDDITO:
FAMILIARI(compreso il richiedente) REDDITO NECESSARIO 2 ( DUE ) IMPORTO ANNUO PARI ALL’ASSEGNO SOCIALE 3 o 4 ( TRE o QUATTRO ) PARI AL DOPPIO DELL’IMPORTO ANNUO DELL’ASSEGNO SOCIALE 5 ( CINQUE ) E/O PIU’ FAMILIARI
PARI AL TRIPLO DELL’IMPORTO ANNUO DELL’ASSEGNO SOCIALE - avere la certificazione anagrafica che attesti il rapporto familiare. La documentazione proveniente dall’estero dovrà essere tradotta, legalizzata e validata dall’autorità consolare nel Paese di appartenenza o di stabile residenza dello straniero;
- il superamento di un test di conoscenza della lingua italiana; il giorno 9 dicembre 2010 è entrato in vigore, infatti, il Decreto del Ministro dell’Interno d’intesa con il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del 4 giugno 2010, recante le “Modalità di svolgimento dei test di conoscenza della lingua italiana”. Lo stesso decreto ha attribuito alle Prefetture – Uffici Territoriali del Governo le competenze relative alla ricezione delle richieste di svolgimento del test, alla convocazione dello straniero presso le sedi individuate ed alla acquisizione dell’esito ai fini della comunicazione alla Questura. Il Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione ha predisposto un sistema informatico, di supporto alle Prefetture, che consente di ricevere le richieste degli stranieri, di organizzare lo svolgimento del test e di acquisirne gli esiti. Tali attività sono dettagliatamente descritte dalla circolare n. 7589, diramata dal medesimo Dipartimento, il 16 novembre 2010. Sono esclusi dall’obbligo di sostenere il test, i figli minori di anni 14, anche nati fuori dal matrimonio, propri e del coniuge.
- Non è necessario effettuare il test della lingua italiana, qualora lo straniero sia in possesso di:
a) attestati o titoli che certifichino la conoscenza della lingua italiana ad un livello non inferiore al livello A2 del Quadro comune di riferimento europeo per la conoscenza delle lingue approvato dal Consiglio d’Europa, rilasciato dagli enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri e da quello dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca: Università degli Studi Roma Tre, Università per Stranieri di Perugia, Università per Stranieri di Siena e Società Dante Alighieri;
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b) titoli di studio o titoli professionali (diploma di scuola secondaria italiana di primo o secondo grado, oppure certificati di frequenza relativi a corsi universitari, master o dottorati);
c) riconoscimento del livello di conoscenza della lingua italiana non inferiore al livello A2;
d) attestazione che l’ingresso in Italia è avvenuto ai sensi dell’art. 27, co. 1 lett. a), c), d), q) del decreto legislativo 286/98 e successive modificazioni. Questo si riferisce al’ingresso per casi particolari:
- dirigenti o personale altamente specializzato di società aventi sede o filiali in Italia,
- lettori universitari di scambio o di madre lingua,
- professori universitari e ricercatori destinati a svolgere in Italia un incarico accademico o un’attività retribuita di ricerca presso università, istituti di istruzione e di ricerca operanti in Italia;
- traduttori e interpreti;
- collaboratori familiari aventi regolarmente in corso all’estero, da almeno un anno, rapporti di lavoro domestico a tempo pieno con cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europea residenti all’estero, che si trasferiscono in Italia, per la prosecuzione del rapporto di lavoro domestico;
- giornalisti corrispondenti ufficialmente accreditati in Italia e dipendenti regolarmente retribuiti da organi di stampa quotidiani o periodici, ovvero da emittenti radiofoniche o televisive straniere;
- etc.
e) certificazione, rilasciata da una struttura sanitaria pubblica, nella quale sia dichiarato che lo straniero è affetto da gravi limitazioni alla capacità di apprendimento linguistico derivanti dall’età, da patologie o handicap“.
Con il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo è possibile:
- entrare in Italia o altri paesi dell’Unione Europea senza visto per lavoro, studio o soggiorno;
- svolgere attività lavorativa;
- usufruire dei servizi e delle prestazioni erogate dalla pubblica amministrazione;
- partecipare alla vita pubblica locale.
Cosa hai diritto di fare con il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo in Italia ed in altri paesi dell’Unione Europea?
Lo straniero titolare di un permesso di soggiorno CE, rilasciato da altro Stato membro, può rimanere in Italia oltre i 3 mesi, per:
- esercitare un’attività economica come lavoratore regolare;
- frequentare corsi di studio o di formazione professionale;
- soggiornare, dimostrando di avere sufficienti mezzi di sostentamento (reddito superiore al doppio dell’importo minimo previsto per l’esenzione della spesa sanitaria) e stipulando un’assicurazione sanitaria per l’intero periodo del soggiorno.
In questo caso lo straniero titolare ottiene un permesso di soggiorno rinnovabile alla scadenza (leggi circolare pdf 616 kb), mentre ai familiari verrà rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di famiglia.
N.B: Ecco i paesi dell’Unione Europea dove il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o la carta di soggiorno non è valido: Danimarca e Irlanda. Questi paesi non hanno accettato di firmare l’accordo di libera circolazione degli immigrati. Per andarci bisogna chiedere il visto.
Durata del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
Con il Decreto del 20 gennaio 2021, il permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo non è più ILLIMITATO, ma ha una scadenza di 10 anni rinnovabili per gli adulti e 5 anni rinnovabili per i minori. Per tutti i dettagli, GUARDA QUESTO VIDEO:
Divieti e revoche
Non è possibile richiedere il permesso di soggiorno CE nei seguenti casi:
- per motivi di studio o formazione professionale e ricerca scientifica;
- per soggiorni a titolo di protezione temporanea o per motivi umanitari. Prima bisogna convertirlo in permesso di soggiorno per motivo di lavoro seguendo queste indicazioni.
- per chi è in attesa del riconoscimento dello status di rifugiato o asilo;
- per possesso di un permesso di soggiorno di breve durata;
- ai diplomatici, i consoli, i soggetti che godono di funzioni equiparate e i membri di rappresentanze accreditate presso organizzazioni internazionali di carattere universale.
Il permesso di soggiorno UE è revocato:
- se acquisito fraudolentemente;
- in caso di espulsione;
- quando vengono a mancare le condizioni per il rilascio;
- in caso di assenza dal territorio dell’Unione Europea per un periodo di 12 mesi consecutivi;
- in caso di ottenimento di un permesso di soggiorno di lungo periodo da parte di un altro Stato membro dell’Unione europea;
- in caso di assenza dal territorio dello Stato Italiano per un periodo superiore a 6 anni.
Fonte: poliziadistato.it
Grazie e buona fortuna!
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