GUIDA COMPLETA AL DECRETO FLUSSI 2023: NUOVI SETTORI DELL’ASSISTENZA FAMILIARE E SOCIO-SANITARIA

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Il Decreto Flussi 2023 ha introdotto importanti novità includento anche il lavoro domestico, specialmente nel panorama dell’assistenza familiare (colf e badanti insieme ad altre categorie incluso in questo settore) e socio-sanitaria in Italia. Queste modifiche offrono opportunità di lavoro sia per coloro che cercano di inserirsi nel settore, sia per le organizzazioni che operano in questo ambito. In questo articolo, esamineremo in dettaglio i requisiti e le procedure per richiedere il nulla osta, il visto d’ingresso e il permesso di soggiorno nei settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria secondo le disposizioni dell’art. 6, comma 4, lettera c) del Decreto.

Guida completa per assistenza familiare per colf e badanti e assistenza socio-sanitaria nel decreto flussi 2023

1. Settore dell’assistenza familiare (Modello A-bis) nel decreto flussi 2023

Per richiedere il nulla osta al lavoro subordinato nel settore dell’assistenza familiare, è necessario indicare la retribuzione prevista dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore (lavoro domestico). La retribuzione non può essere inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale, pari a 503,27 euro mensili.

Riguardo alla capacità economica del datore di lavoro, il reddito imponibile non può essere inferiore a € 20.000,00 annui se il nucleo familiare è composto solo dalla sua persona. Tale limite sale a € 27.000,00 nel caso in cui il nucleo familiare del datore di lavoro sia composto da più familiari conviventi.

È importante notare che possono concorrere nella formazione del requisito reddituale del datore di lavoro sia il reddito del coniuge che dei parenti entro il secondo grado di parentela, anche se non conviventi, così come eventuali redditi esenti certificati, come l’assegno di invalidità.

Da sottolineare che il requisito reddituale non è richiesto per i datori di lavoro affetti da patologie o disabilità che ne limitano l’autosufficienza e che presentano istanza di nulla osta al lavoro per un lavoratore addetto alla sua assistenza.

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L’istanza può essere inoltrata anche da parte di una persona singola che fa parte del nucleo familiare dell’assistito o da un rappresentante di convivenze familiarmente strutturate, come ad esempio comunità religiose, convivenze militari, case famiglia, comunità di recupero e/o assistenza disabili. Inoltre, è necessario dimostrare il reddito secondo quanto previsto dall’articolo 24-bis T.U.I.

2. Settore dell’assistenza socio-sanitaria (Modello A-bis) nel decreti flussi 2023

Per quanto riguarda il settore dell’assistenza socio-sanitaria, è essenziale fare riferimento ai CCNL relativi al personale dipendente delle imprese che operano in questo ambito. Si applica limitatamente al livello al quale appartengono i lavoratori che svolgono attività socioassistenziali verso persone autosufficienti e/o non autosufficienti, ad esempio per prestazioni relative ai bisogni dell’anziano e/o della persona disabile.

I datori di lavoro in questo settore possono essere associazioni organizzate, fondazioni e istituzioni di assistenza e beneficenza operanti nel settore socio-sanitario. In termini di reddito, il reddito imponibile per le Imprese Individuali, o il fatturato per enti e società, non può essere inferiore a € 30.000,00 annui.

3. Gestione della procedura: Verifica di indisponibilità e asseverazione nel decreto flussi 2023

Per avviare la procedura di richiesta del nulla osta per tutti i settori (ad eccezione di quelli per lavoro stagionale), il datore di lavoro è tenuto a effettuare una preventiva verifica di indisponibilità presso i Centri per l’Impiego, come specificamente indicato nella circolare a pagina 24 (a cui si rimanda per ulteriori dettagli). Inoltre, è essenziale acquisire l’asseverazione dei professionisti incaricati, come stabilito dall’art. 1 della legge n. 12/1979, o l’attestazione delle Organizzazioni datoriali che hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa del 3 agosto 2022 con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art. 24-bis T.U.I.

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Nel caso di istanze presentate da tali Organizzazioni firmatarie del Protocollo del 3 agosto 2022, è importante notare che è applicabile la procedura semplificata di cui all’art. 27, comma 1-ter T.U.I. Questa procedura consente la trasmissione telematica della comunicazione della proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato (sia stagionale che non) direttamente alle Rappresentanze diplomatico consolari, a condizione che non sia stato emesso un parere contrario da parte della Questura. Ciò facilita il successivo rilascio del visto.

Trascorsi novanta giorni dalla data di decorrenza dei termini previsti dall’art. 8, comma 1, lettere a), b) e c) del D.P.C.M., calcolati a partire dalla data di pubblicazione del D.P.C.M. stesso sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, qualora siano rilevate quote significative non utilizzate, queste potranno essere ripartite in modo diverso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ciò sarà fatto in base alle reali necessità riscontrate sul mercato del lavoro, pur rispettando il limite massimo complessivo stabilito dall’art. 5.

In conclusione, in questo articolo abbiamo analizzato dettagliatamente le nuove disposizioni introdotte dal Decreto Flussi 2023 per i settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, offrendo una guida completa per la procedura di richiesta del nulla osta, visto d’ingresso e permesso di soggiorno. Nelle prossime pubblicazioni esamineremo anche altri settori inclusi in questo decreto, fornendo un quadro completo fino all’ottenimento del permesso di soggiorno. Siamo a disposizione per offrire consulenza e supporto a chiunque ne abbia bisogno durante questo processo.

Per quanto riguarda le date del clickday per iniziare ad inviare le domande, ti invito a spendere soltanto 2 minuti guardando questo video qui sotto. Gli orari e le date dettagliate per la compilazione della domanda da inviare nel decreto flussi sono raggiungibile cliccando direttamente qui.

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