SPOSARSI IN ITALIA SENZA NULLA OSTA: SI PUÒ FARE? LA STORIA DI UNA CITTADINA IRANIANA E IL DIRITTO AL MATRIMONIO

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In Italia, sposarsi è un diritto fondamentale, garantito anche quando a volerlo è una persona straniera senza permesso di soggiorno o senza nulla osta rilasciato dal proprio Stato. A ricordarcelo è una recente vicenda avvenuta a Milano, raccontata da Melting Pot Europa, in cui una cittadina iraniana e il suo compagno italiano hanno visto riconosciuto il loro diritto a contrarre matrimonio nonostante l’opposizione iniziale dell’ufficiale di stato civile.

Matrimonio misto senza nulla osta e anche senza permesso di soggiorno
Matrimonio misto senza nulla osta e anche senza permesso di soggiorno

Lei è cittadina iraniana, lui è cittadino italiano. Desiderano sposarsi, ma si trovano davanti a un ostacolo burocratico: l’assenza del nulla osta al matrimonio da parte dell’autorità consolare iraniana in Italia. Motivo? La Repubblica Islamica dell’Iran non rilascia questo documento per matrimoni con cittadini non musulmani.

L’ufficiale dello stato civile del Comune di Milano rifiuta di procedere alle pubblicazioni nuziali. Ma la coppia non si arrende. Presenta ricorso al Tribunale civile di Milano, e il giudice dà loro ragione: ordina al Comune di procedere con le pubblicazioni e, quindi, con il matrimonio.

Questo caso, emblematico, mette in luce un problema che molte coppie miste affrontano in Italia.

La legge italiana prevede che i cittadini stranieri che intendono sposarsi in Italia debbano presentare un nulla osta rilasciato dalle autorità del proprio Paese. Questo documento serve ad attestare che, secondo la normativa del loro Stato, non ci sono impedimenti al matrimonio.

Ma la legge non si ferma qui. La giurisprudenza italiana ha chiarito che il matrimonio non può essere negato se il nulla osta è impossibile da ottenere per motivi discriminatori, religiosi o politici, o se lo Stato straniero semplicemente non lo rilascia.

In questi casi, la persona straniera può sostituire il nulla osta con una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, redatta davanti a un’autorità italiana. E se l’ufficiale dello stato civile si oppone, è possibile rivolgersi al giudice, come ha fatto la coppia milanese.

Anche in assenza di permesso di soggiorno, è possibile sposarsi in Italia. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 245/2011, ha stabilito che non si può negare il diritto al matrimonio in base alla condizione giuridica dello straniero.

Lo abbiamo spiegato anche in una guida pubblicata sul nostro sito permessodisoggiorno.org e in un video sul nostro canale YouTube. Troppo spesso si crede, erroneamente, che un cittadino straniero irregolare non possa accedere al matrimonio civile. In realtà, il matrimonio è un diritto inviolabile, tutelato dalla Costituzione e dalle convenzioni internazionali sui diritti umani.

Cosa fare se il Comune rifiuta di procedere?

In caso di rifiuto da parte dell’ufficiale dello stato civile, la strada è chiara:

  • Presentare ricorso al Tribunale civile del territorio;
  • Farsi assistere da un avvocato esperto o da associazioni che si occupano di diritti civili e immigrazione;
  • Offrire eventualmente una dichiarazione sostitutiva o altri atti notarili compatibili con la normativa italiana.

Il giudice può così ordinare al Comune di procedere con la celebrazione del matrimonio, anche in assenza del nulla osta.

La storia di Milano non è solo una vicenda burocratica: è la conferma che l’amore non deve conoscere ostacoli amministrativi o discriminazioni. Le coppie miste che si trovano in difficoltà devono sapere che la legge italiana tutela il diritto al matrimonio anche in condizioni complesse, come l’assenza di documenti o lo status irregolare.

Se anche tu vivi una situazione simile o vuoi saperne di più, sul nostro sito trovi guide pratiche, approfondimenti e servizi di consulenza personalizzata. Puoi anche seguire il nostro canale YouTube per aggiornamenti e video esplicativi su tutti i principali temi legati al soggiorno, ai diritti civili e alla vita in Italia per stranieri.

Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA

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