Permesso di Soggiorno

DECRETO FLUSSI: ecco chi può chiedere o convertire il permesso di soggiorno

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Nonostante il ritardo, anche quest’anno il governo italiano non ha dimenticato il decreto flussi per favorire l’ingresso dei lavoratori di alcuni paesi di entrare in Italia per svolgere attività di lavoro in alcune catergorie di lavoro che vedremo in seguito. Come già forse lo sai, quando esce il decreto flussi ad ogni provincia viene assegnato un certo numero di quote che bisogna condividere per potere avere il permesso di soggiorno o chiedere la conversione del permesso di soggiorno già posseduto per altro motivo. Vediamo insieme i dati pubblicati in Gazzetta ufficiale (G.U. Serie generale, n.252, del 12 ottobre 2020) per confermare il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 luglio 2020.

Decreto flussi 2020: possibilità di avere un permesso di soggiorno per lavoro stagionale, autonomo e conversione anche nei ristoranti o hotel

Quest’anno, in totale sono previsti 30.850 ingressi principalmente per lavoro stagionale nei settori di agricoltura, alberghiero e turismo, per lavoro non stagionale e autonomo senza dimenticare la conversione di alcuni tipi di permessi di soggiorno. Vediamo i numeri, cioè quote, per settore di attività:

    1. 100 quote sono riservate ai cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero, che abbiano completato programmi di formazione ed istruzione nei paesi d’origine.
    2. 100 quote sono riservate ai lavoratori di origine italiana per parte di almeno uno dei genitori fino al terzo grado in linea diretta di ascendenza, residenti in Venezuela. Questa volta non sono i residennti in Argentina, Brasile e Uruguay. 
    3. 6000 quote per motivi di lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia e turistico alberghiero. Si tratta di cittadini di Paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi di cooperazione in materia migratoria. Ecco la repartizione:
      •  4500 quote sono riservate ai lavoratori subordinati non stagionali cittadini dei seguenti paesi: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia – Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.
      • 1500 quote sono riservate ai lavoratori subordinati non stagionali cittadini di Paesi con i quali nel corso dell’anno 2020 entrino in vigore accordi di cooperazione in materia migratoria.
    4. Per la conversione in permessi di soggiorno per lavoro subordinato:
      a) sono 4.060 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
      b) sono 1.500 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
      c) sono 200 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.
    5. Per la conversione in permessi di soggiorno per lavoro autonomo:
      a) sono 370 permessi di soggiorno per studio, tirocinio e/o formazione professionale;
      b) sono 20 permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, rilasciati ai cittadini di Paesi terzi da altro Stato membro dell’Unione europea.

Si tratta di ingressi di cittadini non comunitari per lavoro subordinato stagionale di Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Herzegovina, Corea (Repubblica di Corea), Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Repubblica di Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Tunisia, Ucraina.

Novità: A titolo di sperimentazione, sono riservate 6.000 quote ai lavoratori degli stessi Paesi le istanze dei quali saranno presentate, in nome e per conto dei datori di lavoro, dalle seguenti organizzazioni: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative (comprende Lega cooperative e Confcooperative). Le quote verranno ripartite tra le regioni e le province autonome, a cura del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Vi terremo aggiornati come sempre su tutti gli altri dettagli inerenti al rilascio del permesso di soggiorno durante questo periodo di validità del decreto flussi 2020.

Sintesi curata da Gamaliel NIYONSABA, Fondatore del sito www.permessodisoggiorno.org

Fonte: Ministero dell’Interno

 

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