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Capita spesso di sentire tante persone – a maggioranza stranieri – che utilizzano d’un modo scorretto i verbi andare e venire. Lo stesso capita anche nell’utilizzo di alcuni avverbi come dove, quando, bene e male. Nel capitolo precedente di questa rubrica dedicata all’approfondimento della lingua italiana, abbiamo visto gli avverbi interrogativi come e perché. Vediamo ora come conviene utilizzare bene queste parole per farsi capire senza tante confusioni od esitazioni.
L’indicativo presente dei verbi andare e venire
Verbo andare | Verbo venire | |
Io tu lui/lei noi voi loro |
vado vai va andiamo andate vanno |
Io vengo Tu vieni. Lei/lei viene. Noi veniamo. Voi venite. Loro vengono. |
Esempi:
1) Domanda: Dove vai? Risposta: Vado a casa.
Domanda: E tu (dove vai)? Risposta: Vado alla questura.
2) Lucas e Marina vanno in vacanza.
3) Andiamo a mangiare fuori. Venite anche voi in pizzeria? Lucas e Marina non vengono.
Gli avverbi interrogativi dove e quando
Dove? e quando? sono avverbi interrogativi. Questo significa che si usano nelle domande. Si possono usare anche nelle risposte. In questo caso, dove è un avverbio di luogo, quando è un avverbio di tempo. Su questi avverbi, ci ritorneremo nei prossimi capitoli.
Esempi:
Dove lavora Sandro? Lavora in una ospedale, dove lavora anche suo fratello.
Quando andate in Germania? Andiamo in Germania quando ci sono le vacanze.
Come si vede in queste due frasi, nella prima parte abbiamo dove e quando come avverbi interrogativi, mentre nella seconda parte abbiamo dove e come utilizzati come avverbi di luogo e di tempo.
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Gli errori e le confusioni da non commettere
1) Il verbo andare si usa anche nell’espressione Come va? = Come stai?
Domanda: Come va, Giovanni?
Risposta: Bene, grazie.
Nella risposta si usano gli avverbi bene, male, così così, ecc.
Domanda: Come va il lavoro?
Risposta: Va male, purtroppo. C’è la crisi.
2) Non sbagliare!
Per chiedere dove si trova una cosa o una persona si usa dove + verbo essere. In alcune regioni si usa dove + verbo stare. Ma non è una forma corretta.
Bisogna qui evitare di commettere certi errori nell’uso corretto della lingua italiana. Nel prossimo capitolo vedremo insieme l’uso del nome e del sostantivo. Sarà molto interessante, vi invitiamo di non perderlo.
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