Permesso di Soggiorno

2 consigli per viaggiare all’estero con la ricevuta o permesso di soggiorno

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Spesso anche i cittadini stranieri che vivono in Italia hanno necessità di viaggiare non soltanto in Italia, ma anche all’estero. Capita che anche al momento di viaggiare non abbiano ancora ritirato il permesso di soggiorno di cui hanno chiesto il rinnovo alla questura e si chiedono se possono viaggiare con la  ricevuta. Coloro che hanno un regolare permesso di soggiorno si chiedono fin dove possono andare e quanto tempo possono rimanere per non avere dei problemi inerenti al permesso di soggiorno quando rientrano in Italia. Vediamo come comportarsi in tutte queste situazioni per aiutare a viaggiare anche all’estero in sicuirezza.

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I nostri consigli saranno riassunti in 2 momenti del viaggio per dare un orientamento chiaro e completo prima della partenza dall’Italia e durante il soggiorno all’estero.

1. Verificare la durata o la validità del permesso di soggiorno prima di viaggiare

Tante persone pensano che preparare un viaggio consisti soltanto nella ricerca di un biglietto di aereo, treno, pullman a basso costo, ma dimenticano di verificare quanti mesi o giorni ancora rimangono per arrivare alla scadenza del loro permesso di soggiorno. Normalmente questa verifica della durata o validità del permesso di soggiorno deve essere fatta per primo perché in caso di mancanza di un permesso di soggiorno in corso di validità tante compagnie aeree internazionali o treni internazionali non permettono di viaggiare. Ecco uno dei tanti messaggi che ci riceviamo spesso prima delle vacanze:

Buongiorno, vorrei chiedervi un’informazione perché sono veramente disperata. Io con la mia famiglia ci stiamo preparando per andare in vacanza dai miei genitori anziani che sono rimasti nel nostro paese. Avevo chiesto il rinnovo del mio permesso di soggiorno 2 mesi fa, ma non è ancora pronto. Anche oggi ho controllato online, niente. Non posso viaggiare con la ricevuta perché il nostro viaggio prevede uno scalo di 4 ore a Madrid in Spagna. Avevamo già comprato i biglietti dell’aereo per 4 persone: io, mio marito e i nostri 2 figli. Quessti biglietti non sono rimborsabili perché non avevamo tanti soldi. Vi prego, cosa ci consigliate di fare per potere viaggiare o non perdere tutti i nostri soldi pagati per l’aereo. Grazie il vostro lavoro e buona giornata. Vi seguiamo sempre su Facebook.  Maria L. B.

Come si vede in questo messaggio che questa famiglia ci ha mandato sulla nostra pagina Facebook, hanno comprato i biglietti dell’aereo per tutta la famiglia senza essere sicuri che avranno tutti i permessi di siggiorno in corso di validità al momento del viaggio. Questa mancanza di controllo potrebbe farli perdere la possibilità di viaggiare tutti in famiglia, ma anche la perdita di tanti soldi.

Allora, come organizzare un viaggio in funzione della destinazione e della durata del permesso di soggiorno?

I viaggi sono possibili per tutti i cittadini stranieri non soltanto con regolare permesso di soggiorno, ma anche con la ricevuta che attesta che è stato richiesto il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno. In caso di viaggio con la ricevuta, visto che essa non porta una foto tessera per l’identificazione, deve essere accompagnata dal vecchio permesso di soggiorno se si tratta del rinnovo, dal passaporto con relativo visto d’ingresso in caso della prima richiesta o dal titolo di viaggio o altro documento che sostituisce il passaporto. In questo modo si è sicuri che si potrà viaggiare tranquillamente senza rischio di interrompere il viaggio in caso di controlli delle forze dell’ordine (Polizia e Carabinieri) che spesso troviamo in aeroporto, sui treni o sulle autostrade italiane.

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Per viaggiare nei paesi dell’Unione Europea, specialmente nei paesi di libera circolazione che formano l’Area Schengen, il Ministero dell’Interno italiano consiglia di avere un regolare permesso di soggiorno in corso di validità. Consiglia anche di evitare di viaggiare nei paesi dell’Area Schengen con la ricevuta. Bisogna verificare prima se in funzione del paese di origine c’è bisogno di chiedere un visto di transito o d’ingresso. In caso di urgente necessità, la questura ha la facoltà o la possibilità di rilasciare un permesso di soggiorno provvisorio sia per sé stesso o per eventuali figli. La valutazione viene fatta secondo quest’urgenza; la questura non ha nessun obbligo di rilasciare un permesso di soggiorno provvisorio senza valida motivazione. Per questo bisogna portare ogni documento utile per l’esame della richiesta.

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Quindi, per organizzare un viaggio o le vacanze nei paesi dell’Area Schengen o in un altro paese, ma che prevede un transito in uno dei paesi Schengen (Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Monaco, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Ungheria), bisogna essere in possesso d’un regolare permesso di soggiorno valido per almeno 3 mesi o chiedere un permesso di soggiorno provvisorio alla questura in funzione del motivo di questo viaggio. Altrimenti, bisogna informarsi presso l’Ambasciata o Consolato di questo paese in Italia prima di comprare i biglietti del volo aereo, del treno o del pullman, prima di pagare l’albergo o l’hotel specialmente se si tratta di prenotazione non rimborsabile.

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Per viaggiare verso il proprio paese di origine, l’attuale regolamento lascia la possibilità di viaggiare con la ricevuta a condizione che la partenza e l’arrivo o il rientro si facciano alla stessa frontiera italiana  (aeroporto per esempio) e non preveda nessuno scalo nei paesi dell’Area Schengen di cui non si possiede il visto d’ingresso o di transito. Questa ricevuta deve essere accompagnata dal permesso di soggiorno scaduto o in scadenza e dal passaporto o altro documento d’identità o di viaggio.

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Per viaggiare in altri paesi non appartenenti all’area Schengen, se non si tratta del proprio paese di origine, bisogna informarsi presso l’Ambasciata o il consolato di questo paese in Italia per sapere se bisogna chiedere un visto d’ingresso. Spesso alcuni paesi hanno convenzioni per permettere ai cittadini dei loro paesi di circolare senza dover chiedere il visto. Possiamo dare come esempio i paesi che formano la CEDEAO (Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale) i cui cittadini hanno la libera circolazione in tanti stati.

Per quanto riguarda le possibilità di viaggiare con la carta di soggiorno per familiare di cittadino UE o cittadino italiano, normalmente essa ha una validità di cinque anni dalla data del rilascio e mantiene la propria validità anche in caso di assenze temporanee del titolare per un periodo non superiore a sei mesi l’anno, oppure fino a dodici mesi per motivi rilevanti (es: gravidanza, maternità, malattie gravi, studio, eccetera). Ricordiamo che il formato cartaceo in formato cartaceo deve essere aggiornato anche per evitare eventuali problemi durante il viaggio fuori Italia. I dettagli sono in questo video:

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PAESE FRANCIA GERMANIA SPAGNA BELGIO
CITTÀ Parigi

Lione

Marsiglia

Berlino

Monaco

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Madrid

Barcelona

Malaga

Bruxels

Liège

Namur

Per quanto tempo è possibile rimanere fuori Italia senza perdere diritto al permesso di soggiorno? 

Normalmente è possibile rimanere nel proprio paese o in un altro paese non appartenente all’Unione Europea per un periodo non superiore alla metà della durata totale del permesso di soggiorno per tutti i tipi di permesso di soggiorno fino 2 anni di validità. Per esempio, chi ha un permesso di soggiorno di 1 anno, ha la possibilità di rimanere temporaneamente fuori Italia fino 6 mesi.

I titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo possono rimanere fino a 12 mesi fuori dell’Unione Europea o 6 anni se stanno vivendo in un altro paese dell’Unione Europea senza rischiare la revoca di questo permesso di soggiorno in caso di rientro in Italia.

Sarà possibile non rispettare questa permanenza soltanto in caso di motivi di salute o svolgimento dell’obbligo del servizio militare dimostrabile con la dovuta documentazione.

2. Come comportarsi in caso di furto, perdita o smarrimento del permesso di soggiorno durante un viaggio all’estero

Spesso capita anche di perdere o subire un furto del permesso di soggiorno all’estero. Anche in questa spiacevole situazione esiste la possibilità di tornare in Italia e continuare a vivere regolarmente. Per questo esiste una precisa procedura che bisogna seguire.

Il primo passo che bisogna fare la denuncia del furto o smarrimento presso le forze dell’ordine del paese dove ti trovi il più presto possibile. Non c’è bisogno di perdere la testa o disperarsi, bisogna mantenere la calma per seguire la procedura per rientrare in Italia. Se anche il passaporto è stato rubato, perso o smarrito insieme al permesso di soggiorno, bisogna chiederlo prima di chiedere un visto di reingresso come lo vederemo nel passo successivo.

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Nel secondo passo, con la dichiarazione del furto, perdita o smarrimento del permesso di soggiorno, bisogna andare presso l’Ambasciata Italiana o Consolato Italiano in questo paese per chiedere il visto di reingresso che verrà rilasciato dopo alcuni controlli presso il Ministero dell’Interno italiano per verificare se veramente il permesso di soggiorno rubato o perso esiste realmente. In caso di risposta positiva, il Consolato italiano rilascia un visto d’ingresso per tornare in Italia e chiedere un altro permesso di soggiorno per lo stesso motivo di quello di prima.



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Aggiornato al 28/12/2022

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