GUIDA: I PASSI PER CONVERTIRE IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER PROTEZIONE SPECIALE IN PERMESSO DI SOGGIORNO PER LAVORO

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Recentemente vi abbiamo spiegato le principali caratteristiche del permesso di soggiorno che viene rilasciato per motivi di protezione speciale. Abbiamo anche spiegato in principali casi in cui la commissione territoriale decide di concedere la protezione speciale, invece della protezione internazionale tramite cui si ottiene lo status di rifugiato o asilo politico. Non si tratta neanche della protezione sussidiaria che ha i suoi requisiti per ottenerla. Adesso ci limitiamo semplicemente a spiegare la procedura che bisogna seguire per fare la conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo. Altri chiarimenti sono in questo video

Prima di parlare della conversione, ricordiamo che il permesso di soggiorno per motivi di protezione speciale o casi speciali viene rilasciato dopo una attenta valutazione da parte di una di queste 3 istituzioni con la conclusione che il richiedente non è espelibile nel suo paese di origine:

  • La commissione territoriale competente,
  • Il giudice che ha seguito la richiesta o il ricorso presentato dal richiedente,
  • Il questore che ha esaminato la richiesta personale del richiedente della protezione speciale.

PROCEDURA DA SEGUIRE PER CONVERTIRE IL PERMESSO DI SOGGIORNO PER PROTEZIONE SPECIALE IN PERMESSO DI SOGGIORNO PER LAVORO

Fino all’introduzione della Legge Cutro il permesso di soggiorno per motivo di protezione speciale spesso veniva rilasciato per una durata di 2 anni. Ormai sarà rilasciato per una validità tra 6 mesi e 1 anno. Poco prima della scadenza di questi due anni ci sono 3 possibilità:

  1.  Se il titolare della protezione speciale è riuscito a trovare un lavoro subordinato, allora ha la possibilità di chiedere la conversione del suo permesso di soggiorno per casi speciali in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.
  2. Se ha deciso di avviare la tua attività lavorativa in quanto lavoro autonomo, allora anche questo lavoro permette di fare la conversione del permesso di soggiorno in permesso di soggiorno per lavoro autonomo, specialmente questo lavoro già permette di garantire che questo lavoratore potrà mantenersi da solo senza dipendere dagli aiuti dello stato.
  3. Altrimenti, dovrà presentare una richiesta di rinnovo del suo permesso di soggiorno sempre per motivo di protezione speciale. Dopo il parere della commissione territoriale competente, la questura potrà rinnovarlo ancora per altri 1 anno soltanto se ci sono ancora i requisiti per continuare a beneficiare della protezione speciale. E poi si vedrà! Mistero nascosto nella Legge Cutro che puoi leggere qui.

La richiesta di rinnovo o conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale o casi speciali va presentata direttamente alla questura tramite la compilazione del kit che si prende presso lo Sportello Amico delle Poste. Comunque bisogna notare che ci sono alcune questure che hanno deciso di fare tutto tramite prenotazione di un appuntamento su Prenotafacile. Questo ci è stato confermato anche dalla questura di Arezzo, mentre la questura di Treviso utilizza 2 modi: il kit postale oppure Prenotafacile. Per questo motivo, consigliamo di informarsi bene per conoscere come la vostra questura sta procedendo.

Vanno incluse tutte le certificazioni ed attestazioni utili che dimostrano cosa il titolare di questo permesso di soggiorno è riuscito a fare nei 2 anni in cui aveva questa protezione speciale. Se ha seguito i corsi di lingua italiana o studi con certificati o attestati di perteciapazione finali, se ha partecipato in alcune associazione che portano avanti progetti di interesse pubblico, etc, questo potrebbe aiutare alla questura di valutare il livello di integrazione di questo richiedente e non esitare di accattare di fare il rinnovo o la conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale.

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Spesso viene anche richiesto al datore di lavoro ed al lavoratore di firmare il contratto di soggiorno prima di concludere la procedura di conversione del permesso di soggiorno in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato. Bisogna quindi rispettare il giorno e l’ora dell’appuntamento perché ogni assenza non giustificata potrebbe bloccare od impedire tutta la procedura di convertire il permesso di soggiorno in quello per lavoro subordinato.

DOCUMENTI DA PRESENTARE PER LA CONVERSIONE DEL PERMESSO DI SOGGIORNO PROTEZIONE SPECIALE IN LAVORO

Prima di tutto, se si tratta di una richiesta di convertire il permesso di soggiorno per casi speciali in permesso di soggiorno per motivo di lavoro subordinato, la prima cosa che bisogna avere è contratto di lavoro a tempo determinato o a tempo indeterminato. Anche al momento di chiedere la conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale rimangono ancora poco tempo alla scadenza del contratto di lavoro a tempo determinato, se il datore di lavoro promette che lo rinnoverà senza problemi, allora si potrebbe fare la richiesta di conversione lo stesso. Al momento della convocazione per le impronte digitali si poterà il nuovo contratto di lavoro. Si può fare la stessa cosa anche quando manca un documento che non è quello di identità.

Il contratto deve garantire al lavoratore di guadagnare un reddito sufficiente obbligatorio per il rilascio, rinnovo o conversione del permesso di soggiorno, cioè l’importo dell’assegno sociale dell’anno di riferimento. Per esempio, per l’anno 2022 bisogna avere uno stipendio non inferiore a 489€ al mese, cioè non meno di 6085€ all’anno.

Se si tratta di richiesta di conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale in permesso di soggiorno per motivi di lavoro autonomo, al posto del contratto di lavoro, bisogna includere tutta la documentazione richiesta per l’attività che si svolge: partita IVA, dichiarazione inizio attività, bilancio dell’azienda, etc. Anche chi svolge un’attività autonoma devere dimostrare che il suo lavoro autonomo permette di avere almeno uno stipendo minimo richiesto uguale a quanto detto sopra.

ALTRI DOCUMENTI DA INCLUDERE NEL KIT:

  • Certificato di domicilio ( contratto di affitto o certificato di ospitalità)
  • 4 foto tessera,
  • Copia del codice fiscale,
  • Copia della tessera sanitaria,
  • 1 marca da bollo da 16€,
  • Copia del bollino di pagamento fatto presso lo Sportello Amico delle Poste.

VIDEO: Costo del permesso di soggiorno agli stranieri in Italia

Al momento dell’invio del kit, l’operatore delle Poste fissa l’appuntamento per dare le impronte digiatli alla questura e rilascia una ricevuta che permette anche di controllare lo stato di avanza mento della pratica. Questa ricevuta deve essere accompagnata dal permesso di soggiorno scaduto o in scadenza. Permettono quindi rimanere regolare sul territorio italiano ed è possibile viaggiare con la ricevuta nei limiti previsti dal regolamento attuale. In seguito ti presentiamo un video che ti spiega come fare il controllo online correttamente per verificare se non ci sono anomalie nella tua pratica.

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