Permesso di Soggiorno

4 cose da sapere sulla nuova possibile riforma sulla cittadinanza italiana

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Dopo tanti anni di attesa, si sta discutendo su come la legge sulla cittadinanza possa essere modificata e migliorata per facilitare l’integrazione dei nuovi cittadini immigrati in Italia o nati e cresciuti in Italia da genitori stranieri immigrati in Italia per diversi motivi. Questi motivi possono essere il lavoro, l’asilo politico, la protezione internazionale e tanti altri. Ma, non sono tutti i motivi che danno la possibilità ai nuovi cittadini di richiedere ed ottenere la cittadinanza italiana. Se la proposta di riforma che si sta discutendo verrà approvata senza ulteriori modifiche, ci sono 4 cose importanti che bisogna sapere per non confondere la nuova legge sulla cittadinanza con l’attuale. Vediamole insieme:

Riforma della cittadinanza italia e permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo




  1. La cittadinanza ai bambini nati in Italia: La nuova proposta di modifica della legge sulla cittadinanza ha proposto di concedere la cittadinanza italiana a tutti i bambini nati in Italia, a condizione che i genitori siano titolari d’un permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, cioè quel documento che si chiamava carta di soggiorno alcuni anni fa. Ricordiamo che la cittadinanza concessa ai figli non dà diritto ai genitori di richiedere la cittadinanza italiana. In questo caso, i genitori dovranno richiedere la cittadinanza per residenza come lo vederemo nei prossimi paragrafi.
  2. Bambini arrivati in Italia da piccoli fino all’età di 12 anni: per richiedere la cittadinanza italiana questa categoria di bambini dovrà aspettare almeno 5 anni e frequentare un ciclo di studio. L’elementare deve essere conclusa con un esito positivo.
  3. Ragazzi arrivati in Italia tra i 12 e 18 anni: questi ragazzi potranno richiedere la cittadinanza italiana dopo 6 anni di residenza regolare sul territorio italiano. In più devono aver frequentato almeno un ciclo di studio o avere avuto un’istruzione o formazione professionale. Per chi è arrivato in Italia ancora minorenne ed avrà più di 20 anni al momento dell’approvazione della legge e ha frequentato la scuola italiana per almeno 5 anni, può chiedere la cittadinanza italiana entro un anno dall’entrata in vigore della nuova legge. Uniche sue condizioni: essere residenti in Italia per gli ultimi 5 anni e non aver avuto un diniego di precedenti richieste di cittadini per motivi di sicurezza nazionale
  4. Gli adulti arrivati in Italia dopo i 18 anni: per presentare la richiesta di cittadinanza, dovranno aspettare 10 anni di regolare residenza come lo è stato fino adesso e devono dimostrare di aver tutti gli altri requisiti per diventare italiani per residenza. Ovviamente ci sono diversi tipi di categorie che hanno diritto a presentare la domanda di cittadinanza anche prima dei 10 anni. Si tratta per esempio dei titolari dell’asilo politico, dei figli maggiorenni di genitori naturalizzati italiani da almeno 5 anni. CLICCA QUI PER TUTTE LE CATEGORIE.

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Infine, ricordiamo che la nuova proposta di modifica si sta basando non soltanto sul fatto di essere nati in Italia (ius soli temperato), ma anche sul fatto di dimostrare di volersi integrare nella cultura italiana (ius culturae). Rimaniamo quindi in attesa della pubblicazione finale di questa legge nella Gazzetta Ufficiale dello Stato dopo l’approvazione da parte del senato nonostante l’opposizioni di alcuni partiti come la Lega Nord e Fratelli d’Italia che non vogliono che queste modifiche vengano fatte. Vi terremo aggiornanti.

Gamaliel NIYONSABA, permessodisoggiorno.org

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