Buoni segnali verso la riforma della legge sull’ottenimento della cittadinanza italiana

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In questi ultimi anni si è tanto parlato della necessità di fare la riforma sull’attuale legge nella concessione della cittadinanza italiana. Questa riforma deve permettere ai ragazzi nati e/o cresciuti in Italia di ottenere la cittadinanza italiana. Per riuscire a fare questa riforma, ovviamente ci vuole una decisione politica per modificare l’attuale legge che non tiene conto dei ragazzi che nascono o crescono in Italia da genitori stranieri regolarmente soggiornanti in Italia. Una delle proposte di legge è lo ius culturae che andrebbe a sostituire lo ius soli. Cosa è? Quale la differenza questi 2 termini? E cosa significa ius sanguinis?

Riforma cittadinanza italiana, ius culturae, ius soli e ius sanguinis

Come i ragazzi stranieri in Italia ottengono la cittadinanza italiana adesso?

Attualmente chi è nato o cresciuto in Italia da genitori stranieri deve aspettare il compimento di 18 anni e deve aver mantenuto la residenza in Italia dalla nascita per chiedere la cittadinanza italiana. Questo è quanto prevede la legge 91 del 1992. Sott i 18 anni, è possibile diventare italiano se uno dei genitori diventa italiano. Ci sono alcuni casi i cui diventa italiano tramite lo ius soli come lo vediamo nel paragrafo qui sotto.

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Cittadinanza italiana e lo ius sanguinis

Dal latino, ius sanguinis significa diritto di sangue. In materia di cittadianza italiana, esiste la possibilità di ottenerla se almeno un dei parenti è italiano o italiana. Infatti, secondo l’art. 1 della legge n. 91/92 è cittadino per nascita il figlio di padre o madre cittadini. Secondo lo stesso principio, questo legame potrebbe essere in seguito all’adozione o riconoscimento. I casi più frequenti sono dei discendenti da cittadini italiani che vivono nei paesi come Australia, Venezuela, Argentina, Brasile, … etc.

Cittadinanza italiana e lo ius soli

Questo termine latino vuole dire diritto del suolo e significa che chi nasce in un paese acquisisce automaticamente la cittadinanza di questo paese indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Fino adesso, in Italia questa possibilità non esiste. Lo troviamo in alcuni paesi come in Canada, negli Stati Uniti, … etc. Negli anni scorsi ci sono stati diversi tentativi per fare la reforma in materia di cittadinanza in questo senso, ma nessuna proposta di legge è riuscita ad essere approvata.

In Italia, la normativa attuale lascia questa possibilità di acquisire la cittadinanza:

  1. agli apolidi (senza nessun’altra cittadinanza),
  2. a coloro che sono nati sul territorio italiano da genitori ignoti e
  3. a coloro che sono nati da genitori che non possono trasmettere ai loro figli la cittadinanza del loro paese di orginine.

Cittadinanza italiana e lo ius culturae

Visto che spesso la proposta d’instaurare lo ius soli è stata sempre respinta in Italia, nei recenti anni tanti hanno pensato ad una soluzione alternativa che si basa sulla frequentazione regolare di almeno per 5 anni uno o più cicli di studio, d’istruzione o formazione professionale in vista d’una qualifica professionale. In questo modo, tanti ragazzi e ragazzi nati in Italia o arrivati in Italia prima di compiere 12 anni potrebbero avere anche loro diritto acquisire la cittadinanza italiana. La frequentazione di scuole, studi e formazioni professionali sono un buon veicolo di trasmissione della conoscenza della cultura e la civiltà italiane.




Speriamo che la riforma della legge in materia di cittadinanza italiana possa finalmente essere conclusa con i risultati positivi per tanti ragazzi che parlano che l’italiano e, spesso, non conoscono nessun altro paese perché nati in Italia o ci sono arrivati quando erano molto piccoli. Seguiremo da vicino tutte le proposte che verrano presentate.

Si dice che anche alcune modifiche portate dal decreto sicurezza di Matteo Salvini quando era Ministro dell’Interno devono essere riviste. Si tratta, per esempio, del tempo di attesa che deve essere di 2 anni invece dei 4 anni voludi da Salivini per aver concluso la procedura di verifica della sussistenza dei requisiti. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi in questa materia.

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