Permesso di Soggiorno

Il permesso di soggiorno per lavoro subordinato

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Esistono due grandi categorie in cui possiamo classificare il permesso di soggiorno per motivo di lavoro: lavoro subordinato e lavoro autonomo. Oggi parliamo del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato cioè quando il lavoratore è dipendente d’un datore di lavoro. Il lavoro può essere svolto direttamente presso la sua famiglia (badanti, colf, baby sitter, …) o presso la sua attività o azienda. 

Permesso di soggiorno per motivo di lavoro subordinato
Permesso di soggiorno elettronico

Il rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro è subordinato al possesso di un visto di ingresso per motivi di lavoro in seguito a nulla osta all’assunzione o allo svolgimento dell’attività lavorativa.
Dopo l’ingresso nel territorio nazionale, il permesso di soggiorno va richiesto entro 8 giorni allo Sportello Unico della provincia dove ha domicilio il lavoratore o dove si svolge l’attività lavorativa.




NB: In seguito a rilascio di autorizzazione (nulla osta) da parte dello Sportello Unico competente per territorio, il permesso di soggiorno per motivi di lavoro è concesso anche per conversione da studio a lavoro (in via generale), da minore età a lavoro, per tirocinio.

Il permesso di soggiorno per lavoro è strettamente collegato alla sussistenza di un impiego formalmente riconosciuto comunicato dal datore di lavoro all’Inps attraverso il mod Unificato Lav che sostituisce il Modello Q – contratto di soggiorno (ancora in vigore per colf e badanti).
Il permesso di soggiorno ha una durata di
# 2 anni se il contratto di lavoro è a tempo indeterminato
# 1 anno se il contratto di lavoro è a tempo determinato

Ai sensi dell’art. 5, comma 9, del Testo Unico sull’Immigrazione, “il permesso di soggiorno è rilasciato, rinnovato o convertito entro venti giorni dalla data in cui è stata presentata la domanda”.
Nella realtà i tempi di attesa della consegna del permesso si dilatano anche fino a 12 mesi e più. Per questi motivi occorre essere informati sulla validità della ricevuta rilasciata al momento della domanda di rilascio o rinnovo.

Primo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato

Dopo aver accertato la regolarità del visto e del rapporto di lavoro e la disponibilità di un alloggio idoneo per il lavoratore, lo Sportello Unico competente per territorio fa firmare al lavoratore straniero il contratto di soggiorno.
Consulta la scheda – Ingresso con visto per motivi di lavoro

Lo Sportello Unico consegna allo straniero un modulo precompilato di richiesta del permesso di soggiorno con apposita busta da spedire presso gli Sportelli Postali abilitati al Centro Servizi Amministrativi di Roma (in base al Protocollo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno in vigore dall’11 dicembre 2006).

Saranno necessari:
–  marca da bollo da euro 16,00 ;
– ricevuta del versamento di euro 30,46 per il rilascio dei titoli di soggiorno in formato elettronico;
– pagamento di euro 30,00 allo sportello postale per le spese di spedizione.

Con la ricevuta di richiesta del permesso di soggiorno il lavoratore gode dei diritti del soggiorno ed in particolare:

 – dovrà esibire la ricevuta come prova della regolarità del soggiorno;
– potrà utilizzare i codici per controllare lo stato di avanzamento della pratica su www.portaleimmigrazione.it;
– potrà richiedere l’iscrizione anagrafica
– potrà stipulare un contratto di assunzione
– potrà stipulare un contratto di alloggio o qualsiasi altro contratto
– potrà iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale
– potrà uscire e rientrare dal territorio nazionale a determinate condizioni (consulta la scheda pratica)

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Rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro subordinato

Il titolare del permesso deve presentare domanda di rinnovo 60 giorni prima della scadeza del titolo.
Il termine non è però perentorio.
L’art. 13 del Testo Unico Immigrazione stabilisce infatti che il Prefetto disponga l’espulsione quando siano trascorsi 60 giorni dopo la scadenza del permesso di soggiorno senza che ne sia stato richiesto il rinnovo.

E’ in ogni caso ritenuto illegittimo un provvedimento di espulsione nei confronti dello straniero che, dopo aver ricevuto il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno, può dimostrare nuovi elementi sopraggiunti. In questo caso è necessario procedere al riesame della situazione tenendo conto dell’attualità della situazione dello straniero.

Qualora sussistano i requisiti per il rinnovo e vi sia un giustificato motivo per il quale lo straniero non abbia presentato la domanda di rinnovo entro i 60 giorni dopo la scadenza del titolo, l’amministrazione è tenuta comunque a valutare il rilascio del titolo ed evitare il provvedimento di espulsione.

Come e dove si presenta la domanda di rinnovo:
– Consulta la scheda pratica Rinnovo pds – Ecco cosa fare e dove andare per procedura postale

Documenti necessari per il rinnovo:

Oltre al Modulo 1 e 2 del kit che si ritira alle Poste Italiane con servizio di Sportello Amico, nella busta  occorre inserire anche:
– fotocopia delle pagine del passaporto riportanti i dati anagrafici, i timbri di rinnovo, i visti;
– fotocopia del permesso di soggiorno in scadenza;
– fotocopia della dichiarazione di ospitalità o contratto di affitto relativi all’alloggio di domicilio;
– fotocopia del mod Unificato Lav o Ricevuta della denuncia del rapporto di lavoro all’INPS (per lavoro domestico);
– fotocopia della documentazione attestante la disponibilità di un reddito da lavoro o da altra fonte lecita (Cud, Unico, etc): ultima dichiarazione dei redditi oppure buste paga relative al periodo di assunzione.

– nel caso di lavoro domestico, oltre alla documentazione di cui sopra: fotocopie dei versamenti dei contributi previdenziali all’INPS

La valutazione sulla capacità reddituale sufficiente al sostentamento NON PUÒ  ESSERE AUTOMATICAMENTE RIFERITA all’importo dell’assegno sociale INPS (per il 2015 è di 448,52 euro al mese per un totale di 5830,76 euro all’anno) ma deve tener conto delle prospettive future di reddito e della situazione reddituale pregressa.

Nel caso di familiari a carico sarà necessario dimostrare un reddito in grado di garantire il loro sostentamento.

Fonte: Meltingpot.org

Grazie e Buona Fortuna!

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