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In Italia, siamo in pieno periodo di vacanze. Chi ha lavorato in regola ha diritto alle ferie e la loro durata cambia secondo il tipo e la categoria di lavoro che si svolge. In generale queste ferie sono pagate perché il lavoratore riceve il suo stipendio secondo uno specifico calcolo. In quest’articolo ci limitiamo alla categoria dei lavoratori domestici, cioè colf, badanti, baby sitter, cuochi e tanti altri lavoratori che prestano il loro servizio presso le famiglie od altri luoghi come istituti, caserme, … per un buon andamento della vita domestica.
Indipendentemente dalla durata dell’orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore domestico ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni (escluse le domeniche e le festività infrasettimanali), da fruire preferibilmente, tenendo conto delle esigenze del datore di lavoro, nel periodo giugno-settembre. Durante il periodo di ferie al lavoratore spetta, per ogni giornata, un ventiseiesimo della retribuzione mensile, comprensiva della eventuale indennità sostitutiva per il vitto e per l’alloggio. In caso di retribuzione oraria occorre prendere a riferimento il numero di ore effettuate di media in un mese e dividerle per 26, ottenendo così il numero di ore equivalente ad un giorno di ferie.
Esempio:
Per un lavoratore che effettua un orario di 12 ore settimanali, si moltiplicano le 12 ore per 4,333 (un mese è composto da 4,333 settimane), ottenendo così il numero di ore corrispondenti ad un mese di lavoro, che è pari a 52. Il numero di ore equivalente per ogni giorno di ferie si ottiene dividendo il numero delle ore lavorate in un mese (52) per 26(giorni). Il risultato è pari a 2. Considerando una retribuzione oraria di 8,00 €, possiamo calcolare che ogni giorno di ferie deve essere retribuito con 8,00 € x 2 = 16,00 €.
Il datore di lavoro è tenuto al versamento dei contributi anche durante le ferie. Al lavoratore che non ha raggiunto un anno di servizio spettano tanti dodicesimi del periodo di ferie quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato (si considera mese intero la frazione pari o superiore a 15 giorni di calendario). Ciò a condizione che abbia superato il periodo di prova. Le ferie non possono essere concesse durante il periodo di preavviso di licenziamento né durante il periodo di malattia o infortunio. Per calcolare le ferie, le frazioni di anno si calcolano in dodicesimi e si arrotondano sempre per eccesso.
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Bisogna quindi calcolare bene le ferie ed approfittarne per continuare bene il lavoro dopo le vacanze che, spesso, tendono ad essere stancanti invece di essere rilassanti. Il delicato lavoro domestico richiede non solo la presenza, ma anche l’attenzione e la capacità di assistere bene le persone con capacità e forze ridotte.
Fonte: inps.it
Aggiornamento: Luglio 2021
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