DECRETO FLUSSI 2026: 76.200 INGRESSI PER LAVORO SUBORDINATO NON STAGIONALE (ART. 6 DEL D.P.C.M.)

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Il nuovo Decreto Flussi 2026, come previsto dal D.P.C.M. adottato per l’anno 2026 e regolato dalla Circolare congiunta del Ministero del Lavoro e dell’Interno n. 8047 del 16 ottobre 2025, stabilisce le quote e le modalità di ingresso dei lavoratori stranieri in Italia.
Tra le varie tipologie di ingresso, un ruolo di primo piano è riservato a quelli per lavoro subordinato non stagionale, previsti dall’articolo 6 del D.P.C.M.. Vediamo i dettagli, le quote previste e le date per inviare le domande.

Decreto flussi 2026: Cosa significa “lavoro subordinato non stagionale”

Si parla di lavoro subordinato non stagionale quando il rapporto di lavoro non è legato a un periodo dell’anno o a un’attività agricola o turistica stagionale.
In pratica, si tratta di contratti a tempo determinato o indeterminato, stipulati in settori produttivi stabili, dove l’azienda intende assumere lavoratori stranieri da paesi extra UE in modo continuativo.

Decreto Flussi 2026 – Lavoro subordinato non stagionale settori ed elenco paesi ammessi o autorizzati per la precompilazione e inviare domanda
Decreto Flussi 2026 – Lavoro subordinato non stagionale settori ed elenco paesi ammessi o autorizzati per la precompilazione e inviare domanda

I settori ammessi per il lavoro subordinato non stagionale nel decreto flussi 2026

Il DPCM e la Circolare 8047 individuano chiaramente i comparti nei quali è possibile assumere cittadini stranieri tramite il Decreto Flussi 2026.
Ecco i principali settori ammessi:

  • Edilizia e costruzioni
  • Meccanica e industria metallurgica
  • Turismo e ristorazione
  • Trasporti e logistica
  • Assistenza familiare, lavoro domestico e socio-sanitaria (colf e badanti)
  • Agricoltura e allevamento
  • Servizi di pulizia e manutenzione
  • Industria alimentare
  • Commercio e altri servizi alle imprese

Questi comparti rappresentano le aree dove in Italia si registrano maggiori difficoltà di reperimento di manodopera locale.
Per questo motivo, il Governo ha deciso di concentrare le quote su settori produttivi che garantiscano occupazione stabile e regolare.

Quote e categorie riservate per il lavoro subordinato non stagionale nel decreto flussi 2026

Le 76.200 quote per lavoro subordinato non stagionale sono suddivise in categorie prioritarie.

Categoria di lavoratoriNumero di ingressi previsti
Cittadini di Paesi con accordi bilaterali con l’Italia25.000
Cittadini di Paesi con futuri accordi migratori18.000
Lavoratori del settore dell’assistenza familiare13.600
Persone di origine italiana (fino al 3° grado)300
Apolidi e rifugiati300
Altri ingressi ordinari residui19.000 circa

Questo schema permette di riservare una parte delle quote a paesi e categorie specifiche, mantenendo però una quota aperta per datori di lavoro italiani che intendono assumere cittadini di altri Stati.

Paesi ammessi nel Decreto Flussi 2026 per lavoro subordinato non stagionale

Il Decreto Flussi 2026 riserva una parte delle quote ai cittadini di Paesi che hanno firmato accordi di cooperazione con l’Italia in materia migratoria.
Ecco l’elenco aggiornato:

Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Egitto, El Salvador, Etiopia, Filippine, Gambia, Georgia, Ghana, Giordania, Guatemala, India, Kirghizistan, Kosovo, Mali, Marocco, Mauritius, Moldova, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Perù, Macedonia del Nord, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Sudan, Thailandia, Tunisia, Ucraina, Uzbekistan.

A questi si potranno aggiungere altri paesi con i quali l’Italia stipulerà nuovi accordi bilaterali durante il triennio 2026-2028.

Come funziona la procedura di domanda per avere una quota per il nulla osta nel decreto flussi 2026?

La Circolare n. 8047/2025 stabilisce tutte le fasi operative per la presentazione delle domande, che si svolgono interamente online tramite il portale ALI – Anagrafe Lavoratori Immigrati. In questo video ci troverai informazioni importanti inerenti alle date per la precompilazione delle domande, date del click day per ogni settore senza dimenticare anche i dettagli sul funzionamento del decreto flussi stesso.

Nulla osta e visto d’ingresso fino all’ottenimento del permesso di soggiorno tramite il decreto flussi 2026

Una volta inviata la domanda, se rientra nelle quote, lo Sportello Unico per l’Immigrazione rilascia il nulla osta al lavoro, necessario per il successivo rilascio del visto d’ingresso da parte dell’ambasciata o del consolato italiano nel paese di origine.

Il Decreto Flussi 2026 prevede una serie di passaggi ben precisi per la gestione delle quote e per l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia. Ecco come si sviluppa la procedura passo dopo passo:

🗓️ 1. Ripartizione iniziale delle quote del decreto flussi 2026

Entro 10 giorni dai click day, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali effettua una prima suddivisione delle quote disponibili tra le diverse province italiane, distinguendo tra ingressi per lavoro stagionale e non stagionale.

🔁 2. Verifica e redistribuzione delle quote prestive nel decreto flussi 2026

Dopo questa prima assegnazione, entro 50 giorni, il Ministero può effettuare una nuova redistribuzione delle quote provinciali.
Questa seconda fase serve a riequilibrare la disponibilità dei posti, tenendo conto delle reali richieste presentate e delle esigenze territoriali del mercato del lavoro.

📄 3. Rilascio dei nulla osta nel decreto flussi 2026

Una volta definite le quote provinciali:

  • entro 20 giorni per i lavoratori stagionali, e
  • entro 60 giorni per quelli non stagionali,
    gli Sportelli Unici per l’Immigrazione rilasciano i nulla osta al lavoro.
    Il documento viene inviato contemporaneamente al datore di lavoro e alle rappresentanze diplomatiche italiane nel Paese d’origine del lavoratore, affinché possa essere rilasciato il visto d’ingresso.

📨 4. Conferma del datore di lavoro partecipante al decreto flussi 2026

Ricevuto il nulla osta, il datore di lavoro deve confermare la domanda entro 7 giorni.
La mancata conferma comporta l’annullamento dell’intera procedura, e il nulla osta non avrà più alcuna validità.
Dopo la conferma, la decisione è comunicata alle autorità consolari italiane per consentire il rilascio del visto al lavoratore.

✈️ 5. Ingresso in Italia e firma contratto di soggiorno nel decreto flussi 2026

Ottenuto il visto, il lavoratore può entrare regolarmente in Italia.
Entro 8 giorni dall’ingresso nel territorio nazionale, deve recarsi con il datore di lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione per firmare il contratto di soggiorno, anche tramite firma digitale o elettronica qualificata.

⚙️ 6. Possibilità di iniziare a lavorare subito anche nel decreto flussi 2026

Il lavoratore che ha già ottenuto il nulla osta e il visto d’ingresso può iniziare a lavorare immediatamente, anche prima della firma del contratto di soggiorno, purché la richiesta di permesso di soggiorno sia stata inoltrata.
In questo caso, il datore di lavoro — o l’associazione di categoria che lo rappresenta — deve comunicare tempestivamente l’assunzione ai Servizi competenti.

📞 Assistenza:
Il nostro ufficio ed il nostro consulente del lavoro seguono l’intera procedura — dall’asseverazione al rilascio del permesso di soggiorno — con consulenze personalizzate per datori di lavoro e lavoratori. Prenota qui o invia una mail dettagliata sulla tua situazione a assistenza@permessodisoggiorno.org.

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