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Dopo le elezioni politiche dello scorso febbraio abbiamo pubblica un articolo: Finalmente, ecco i nuovi italiani in Parlamento! Abbiamo parlato di Cécile Kyenge Kashetu e Khalid Choauki, un’immigrata e un figlio di immigrati che entravano a fare parte della Camera dei Deputati nelle fila del Pd. Con il Governo guidato da Enrico Letta, lei è stata nominata Ministro per l’Integrazione. Lo staff di permessodisoggiorno.org le fa tantissimi auguri per un lavoro proficuo per una buona convivenza. Ma, chi è Cécile Kyenge realmente? Vi presentiamo come si presenta sul suo sito cecilekyenge.it.

Sono Cécile Kyenge Kashetu, originaria della Repubblica Democratica del Congo ed attualmente cittadina italiana Arrivo in Italia nell’83, e mi laureo in medicina e chirurgia a Roma, all’Università Cattolica, specializzandomi poi in oculistica all’università di Modena. Svolgo la mia attività professionale presso diversi Poliambulatori di Modena e provincia.
Sono sposata con Mimmo, abbiamo due figlie, Maisha e Giulia, e viviamo a Modena. Sono impegnata al servizio della promozione sociale e dell’integrazione, con riguardo particolare per la mia terra d’origine, l’Africa.
Ho promosso e coordinato il progetto AFIA su sanità e salute a Lubumbashi, nella Repubblica Democratica del Congo; partecipo alla formazione di operatori sanitari sulla medicina dell’immigrazione, sono impegnata nell’associazionismo e nella promozione della piena cittadinanza degli immigrati attraverso il progetto “Diaspora Africana”.
Nel 2004 sono stata eletta consigliere della circoscrizione 3 di Modena, successivamente responsabile provinciale del PD del Forum della Cooperazione Internazionale ed immigrazione. Attualmente sono consigliere provinciale PD nella commissione Welfare e politiche sociali e responsabile regionale delle politiche dell’immigrazione del Partito Democratico.
Sono portavoce nazionale della rete Primo Marzo dal settembre 2010 per la quale mi sono occupata di promuovere i diritti dei migranti e i diritti umani. Presidente dell’Associazione Interculturale DAWA, dell’Associazione Giù le Frontiere e del comitato scientifico dell’Istituto Italiano Fernando Santi, collaboro inoltre con il centro studi politiche internazionali (CESPI) che ha sede a Roma.
Ho attivamente partecipato all’elaborazione della carta Mondiale dei migranti del febbraio 2011 a Gorée e come Forum nazionale dell’immgrazione del Partito Democratico, alla prima festa nazionale dell’immigrazione a Cesena.
Impegnata attualmente in diverse campagne nazionali tra cui L’Italia sono anch’io, Lasciatecientrare, Per non dimenticare mai il 2 novembre, la giornata globale per la libera circolazione il 18 dicembre e sto elaborando un dossier sul razzismo istituzionale in Italia. Attualmente collaboro con la testata online Corriere immigrazione della rete Primo Marzo e la rivista Combonifem dove curo la rubrica ” Diritti e rovesci”.
Il 25 Febbraio 2013 sono stata eletta alla Camera dei deputati – XVII legislatura.
Il 27 Aprile 2013, Cécile Kyenge Kashetu è stata nominata Ministro per l’Integrazione nel Governo guidato da Enrico Letta. Ecco cosa troviamo sul suo sito:
Cécile Kyenge neo-ministro dell’Integrazione “Una decisione che marca un cambiamento concreto”.
“Una decisione, quella di Enrico Letta, che segna il passo decisivo per cambiare concretamente l’Italia e il modo di vedere un’integrazione che è già presente nel Paese”: ecco il primo commento della deputata modenese del Pd Cécile Kyenge appena nominata ministro dell’Integrazione nel nuovo Esecutivo guidato da Enrico Letta. Ecco il testo della sua dichiarazione:
“Per me è una grossa soddisfazione: ringrazio Enrico Letta per una decisione che segna il passo decisivo per cambiare concretamente l’Italia, la sua società e il modo di vedere un’integrazione che è già presente nel Paese. Il mio percorso è merito di un lavoro svolto con Livia Turco e il Forum immigrazione del Partito Democratico: io sono la portavoce di una politica fatta all’interno del partito, ma che è frutto di un lavoro comune che raccoglie anche le istanze e le forti richieste della società civile che in questo momento chiede a gran voce una nuova legge sulla cittadinanza”.
Questo è un gran passo, speriamo che il cambiamento nella politica ci porti ad una buona integrazione per una buona convivenza.
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