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Dopo tantissimi anni, anche in Italia la legge fascista che impediva gli immigrati non comunitari di lavorare come autisti nel trasporto pubblico va in vacanza. Speriamo ci rimanga per sempre perché non ce la facevamo più ad essere discriminati anche nei posti dove abbiamo le competenze!
Infatti, per rispettare le direttive europee, l’Italia ha dovuto fare il decreto 40/2014 che è già uscito sulla Gazzetta Ufficiale. Dal 1931, il diritto di svolgere l’attività da autista sui mezzi del trasporto pubblico era riservato ai soli cittadini italiani e poi ai cittadini della comunità europea. Con questo nuovo decreto, anche gli immigrati non comunitari, regolarmente residenti in Italia e con le adeguate competenze potranno concorrere ai posti di lavoro nel trasporto pubblico.
Ricordiamo anche che è solo da settembre 2013 che gli immigrati hanno diritto a concorrere per lavorare nella pubblica amministrazione, ma questo diritto viene riservato ai soli titolari del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo, cioè la carta di soggiorno.
Speriamo che queste direttive della Unione Europea possano suscitare un nuovo senso d’integrazione ed aiuti anche nel cambio della vecchia mentalità che gli altri non sono capaci, non hanno niente di buono che possa contribuire alla costruzione del Paese che ci ospita e ci nutre. Ad ognuno di esercitare il suo diritto nel pieno rispetto di tutti i suoi doveri!
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