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Dal 2018, il permesso di soggiorno per motivi umanitari è stato abrogato o annullato dal Decreto Legge 113/2018 convertito nella legge 132/2018, cioè il cosiddetto Decreto Sicurezza di Matteo Salvini. Allora, visto che ci sono ancora delle persone che hanno ancora questo tipo di permesso di soggiorno, come devono fare per evitare che al momento di chiedere il rinnovo la richiesta venga rifiutata e si ritrovino sulla strada senza permesso di soggiorno? L’unica soluzione è chiedere la conversione del permesso di soggiorno per motivo umanitario in permesso di soggiorno per motivo di lavoro. Come bisogna fare e quali documenti bisogna presentare alla questura?
Senza perdere tanto tempo spiegando le caratteristiche dl permesso i soggiorno per motivi umanitari che abbiamo spigato in un video sul nostro canale su YouTube, in questo momento i titolati di questo tipo di permesso di soggiorno devono correre dietro il tempo prima della scadenza.
La migliore soluzione è chiedere la conversione secondo quanto previsto già nella legge attuale, ai sensi dell’art. 5, co. 9, d.lgs. n. 286/98 in sede di rinnovo del titolo di soggiorno per motivi umanitari, laddove non si riscontri la permanenza delle esigenze di protezione umanitaria che ne avevano consentito l’originario rilascio, ovvero di diverse e sopravvenute, dovrà comunque essere valutata la possibilità di rilascio in favore del cittadino straniero di un titolo di soggiorno per un motivo diverso, ovviamente verificato il possesso dei requisiti normativamente richiesti a tal fine.
Questo significa che il permesso di soggiorno per motivi umanitari è convertibile in altri tipi di permesso di soggiorno di cui il richiedente possiede i requisiti. Bisogna usar il kit da ritirar presso Poste Italiane, Sportello Amico. In questo caso si rinuncia alla protezione umanitaria dell’Italia.
DOCUMENTI PER CONVERSIONE DEL PERMESSO DI SOGGIORNO DA MOTIVI UMANITARI O PROTEZIONE SUSSIDIARIA A PERMESSO DI SOGGIORNO PER MOTIVI DI LAVORO SUBORDINATO
1. Permesso di soggiorno originale
2. Copia del permesso di soggiorno
3. Passaporto (o titolo di viaggio) in corso di validità
4. Copia del passaporto (o titolo di viaggio) in corso di validità
5. Dichiarazione di ospitalità (Se si abita da qualcuno altro)
6. Copia del permesso di soggiorno in corso di validità dell’ospitante (se straniero)o di un documento di identità (se italiano)
7. Copia del contratto di affitto dell’ospitante o del rogito dell’immobile con registrazione presso l’Agenzia delle Entrate
8. 4 fotografie formato tessera
9. Marca da bollo da € 16.00
10. Copia del decreto della competente Commissione che ha riconosciuto la Protezione Sussidiaria o i Motivi Umanitari
11. Modello per Richiesta di rilascio Permesso di Soggiorno compilato in ogni sua parte (Mod. 1 e Mod. 2)
12. Fotocopia del codice fiscale
13. Polizza assicurativa o iscrizione al S.S.N. (Tessera Sanitaria)
14. Autocertificazione di residenza
15. Copia del contratto di lavoro
16. Copia del documento di identità del datore di lavoro
17. Copia delle tre(3) ultime buste paga (se il contratto di lavoro è antecedente ai tre mesi) che dimostrino il raggiungimento di un reddito pari o superiore all’assegno sociale annuo
18. Denuncia dei redditi o CUD
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Spiegazioni in un video pubblicato sul nostro canale YouTube. ISCRIVERTI ADESSO PER ALTRI VIDEO:
Quanto bisogna pagare per fare la conversione del permesso di soggiorno da protezione umanitaria a lavoro?
Ci sono 3 importi fissi per ogni richiesta di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno:
- 30,46 euro per la stampa del permesso di soggiorno elettronico;
- 30,00 euro per le attività condotte da Poste Italiane;
- 16,00 euro per la marca da bollo da apporre sulla documentazione da presentare.
Visto che si tratta di conversione, non si paga la tassa forfetaria.
N. B: In caso di lavoro autonomo, bisogna avere i requisiti che puoi vedere cliccando qui.
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