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Il nostro sito si occupa di tutti gli aspetti legati al permesso di soggiorno, alla cittadinanza italiana, alle opportunità di lavoro per stranieri e alle possibilità di vivere e viaggiare con un permesso di soggiorno italiano. In questo articolo, analizziamo in dettaglio le date cruciali per il decreto flussi 2025 e forniamo consigli utili per aumentare le possibilità di ottenere il nulla osta e il visto per lavorare in Italia.
Le date chiave dei click day per il decreto flussi 2025
Per il 2025, il governo italiano ha autorizzato l’ingresso di oltre 180.000 lavoratori stranieri attraverso il decreto flussi. I datori di lavoro che hanno precompilato le domande nel novembre 2024 potranno inviarle attraverso la sezione Sportello Unico Immigrazione del Portale Servizi del Ministero dell’Interno, rispettando il seguente calendario:
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5 febbraio 2025 (ore 9:00): invio delle domande per i lavoratori subordinati non stagionali provenienti da Paesi che hanno accordi di cooperazione con l’Italia (modello domanda B2020).
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7 febbraio 2025 (ore 9:00): invio delle domande per altre categorie di lavoratori subordinati non stagionali, tra cui:
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lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela (modello domanda B);
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lavoratori del settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, sia “in quota” che “fuori quota” (modello domanda A-BIS).
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12 febbraio 2025 (ore 9:00): invio delle domande per i lavoratori stagionali dei settori agricolo e turistico-alberghiero (modello domanda C-STAG).
A partire dai giorni successivi, anche i datori di lavoro che non hanno precompilato le domande potranno compilarle e inviarle attraverso il Portale Servizi. Tuttavia, avranno meno possibilità di ottenere il nulla osta, poiché le quote disponibili verranno assegnate principalmente durante i click day.
Come aumentare le possibilità di ottenere il nulla osta e il visto?
Per massimizzare le probabilità di successo nell’ottenere il nulla osta e il visto per lavorare in Italia, è fondamentale seguire alcune strategie:
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Precompilare la domanda: chi ha completato la precompilazione ha un netto vantaggio nei click day, poiché può inviare la richiesta immediatamente.
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Verificare la documentazione: ogni domanda deve essere correttamente compilata e accompagnata dai documenti richiesti (contratto di lavoro, passaporto, certificazioni richieste per determinate professioni, ecc.). Un errore potrebbe compromettere l’intero processo.
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Utilizzare una connessione stabile e veloce: nei click day, la rapidità è tutto. Un’ottima connessione a Internet e un computer veloce possono fare la differenza.
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Accedere al portale in anticipo: è consigliabile collegarsi al Portale Servizi con largo anticipo per evitare problemi tecnici e assicurarsi di essere pronti al momento esatto dell’apertura degli invii.
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Essere seguiti da un professionista: avvocati che si occupano dell’immigrazione, consulenti del lavoro, esperti in diritto dell’immigrazione e associazioni specializzate possono offrire assistenza nella compilazione e nell’invio della domanda, riducendo il rischio di errori.
- Consigli durante l’invio della domanda (clickday): Sulla pagina d’invio della domanda nello spazio personale, ci sono indicazioni e interdizioni per favorire l’invio della domanda correttamente. Per esempio, viene vietato di aggiornare la pagina senza utilizzare il pulsante specifico “AGGIORNA PAGINA”. Bisogna seguire attentamente queste indicazioni, ma senza perderci tanto tempo prezioso per inviare la domanda tra i primi.
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Monitorare le quote disponibili: se le domande superano il numero di quote disponibili, è importante valutare alternative, come il prossimo decreto flussi o altre opportunità di ingresso in Italia.
In conclusione, vi segnaliamo che il governo italiano ha già avviato i controlli anche prima dell’inizio dell’invio delle domande (click days) e ci sono anche gli arresti come lo abbiamo annunciato in questo video:
Seguendo queste indicazioni, sia i datori di lavoro che i lavoratori stranieri potranno migliorare le loro possibilità di ottenere un esito positivo nella richiesta di nulla osta e visto per lavorare in Italia nel 2025.
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