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Il governo italiano ha annunciato l’anticipazione della presentazione delle domande per ottenere l’Assegno di Inclusione, il nuovo strumento di sostegno al reddito voluto dalla ministra del Lavoro Marina Calderone. Questa anticipazione è stata decisa per evitare sovraffollamenti al Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl) e garantire che le famiglie non perdano una mensilità del sostegno.
Chi è interessato dall’assegno di inclusione?
Oltre 737.000 nuclei familiari potrebbero beneficiare di questo nuovo strumento di contrasto alla povertà. L’Assegno di Inclusione è destinato ai nuclei familiari con reddito basso in cui troviamo:
- persone con disabilità,
- minori,
- con almeno 60 anni di età
- individui assistiti dai servizi sociali.
Erogazione attraverso la carta di inclusione
L’Inps stima che circa 737.000 nuclei familiari siano interessati a richiedere l’Assegno di Inclusione. Questo beneficio, erogato tramite la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane, fornisce un’indennità fino a 6.000 euro annui, con possibilità di aumento in base alla composizione del nucleo familiare e fino a 3.360 euro annui per affrontare le spese di affitto.
Come calcolare l’assegno di inclusione?
Il calcolo dell’indennità dipende dalla situazione specifica del nucleo familiare. Ad esempio, un single con reddito pari a 0, con un minorenne a carico e un affitto mensile superiore a 280 euro, potrebbe ottenere un assegno mensile di 855 euro. Similmente, un nucleo con due adulti e un figlio disabile, con reddito pari a 0 e un canone di locazione, potrebbe ricevere 1.230 euro mensili.
Annuncio:
Il parametro della scala di equivalenza è pari a 1 per il nucleo familiare ed è incrementato fino a un massimo complessivo di 2,2 ulteriormente elevato a 2,3 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza in questo modo:
Durata e rinnovo dell’assegno di inclusione
L’indennità può essere erogata per un periodo continuativo di 18 mesi, con la possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi dopo un mese di sospensione.
Presentazione della domanda per l’assegno di inclusione
La domanda può essere presentata sul sito dell’Inps, utilizzando SPID, tramite i Patronati e, dal 1° gennaio 2024, anche attraverso i Caf. Questa data è stata anticipata al 18 dicembre 2023 come l’abbiamo visto sopra. Dopo la presentazione, il richiedente deve iscriversi sulla piattaforma Siisl per sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare. L’Inps verifica i requisiti e, dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto, eroga il beneficio.
Analisi dei bisogni e percorsi di attivazione
Entro 120 giorni dalla domanda, i componenti del nucleo familiare saranno convocati dai Servizi Sociali per un’analisi multidimensionale dei bisogni. Chi è considerato attivabile al lavoro verrà avviato a un percorso con Centri per l’Impiego o Agenzie per il Lavoro. In caso di impossibilità all’attivazione lavorativa, verrà garantito il supporto attraverso servizi sociali o altre strutture pubbliche.
Importante: Patto di inclusione e strumento di formazione al lavoro
La piattaforma Siisl svolge un ruolo centrale, guidando l’utente attraverso tutti i passaggi del processo. Dopo il Patto di Inclusione, chi è valutato come non attivabile al lavoro può fruire dell’indennità, seguito dai servizi sociali. Individui tra 18 e 59 anni, anche se parte di un nucleo familiare Adi, ma senza obblighi genitoriali, potranno essere instradati verso lo Strumento di Formazione al Lavoro.
Ricorda: la piattaforma Siisl semplifica il processo e ricorda le scadenze per garantire un’interazione efficace con gli enti coinvolti.
Requisiti per la presentazione della domanda dell’assegno di inclusione
Prima di procedere con la presentazione della domanda per l’Assegno di Inclusione, è fondamentale comprendere i diversi requisiti richiesti. I requisiti sono suddivisi in tre categorie principali: cittadinanza, residenza e soggiorno, requisiti soggettivi e requisiti economici.
1. Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno per chiedere l’assegno di inclusione
Per essere idoneo all’Assegno di Inclusione, il richiedente deve soddisfare i seguenti criteri:
Essere cittadino europeo o un suo familiare con diritto di soggiorno o diritto di soggiorno permanente. Alternativamente, essere cittadino di paesi terzi con permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o titolare dello status di protezione internazionale.
Risiedere in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Questa residenza è richiesta anche per i membri del nucleo familiare secondo i parametri della scala di equivalenza.
2. Requisiti soggettivi per chiedere l’assegno di inclusione
Il richiedente deve rispettare i seguenti requisiti soggettivi:
- Non essere soggetto a misura cautelare personale o di prevenzione.
Non avere sentenze definitive di condanna o patteggiamento ai sensi dell’articolo 444 e seguenti del codice di procedura penale, intervenute nei 10 anni precedenti la richiesta.
3. Requisiti economici per fare la richiesta dell’assegno di inclusione
Il nucleo familiare del richiedente deve soddisfare i seguenti requisiti economici:
Possedere un ISEE in corso di validità non superiore a euro 9.360. Nel caso di nuclei familiari con minorenni, l’ISEE è calcolato secondo l’art. 7 del DPCM n. 159 del 2013.
Il reddito familiare deve essere inferiore a una soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. Se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni, o da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza, la soglia di reddito familiare è di euro 7.560 annui, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
4. Requisiti patrimoniali e ulteriori condizioni
Oltre ai requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno, nonché ai requisiti soggettivi ed economici che abbiamo visto sopra, è importante considerare anche i requisiti patrimoniali e ulteriori condizioni per ottenere l’Assegno di Inclusione.
Requisiti patrimoniali per chiedere l’assegno di inclusione
- Patrimonio Immobiliare:
- Valore ai fini IMU del patrimonio immobiliare (escludendo la casa di abitazione, con un valore massimo di €150.000) non superiore a €30.000.
- Patrimonio Mobiliare:
- Valore del patrimonio mobiliare non superiore a €6.000, incrementato di €2.000 per ogni componente successivo al primo nel nucleo familiare, fino a un massimo di €10.000.
- Ulteriore incremento di €1.000 per ogni minorenne successivo al secondo componente.
- Incremento aggiuntivo di €5.000 per ogni componente in condizione di disabilità e di €7.500 per ogni componente in condizione di disabilità grave o non autosufficienza nel nucleo.
- Veicoli:
- Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere piena disponibilità di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati nei 36 mesi antecedenti la richiesta. Esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli con agevolazioni fiscali per persone con disabilità.
- Navi, Imbarcazioni e Aeromobili:
- Nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario o avere piena disponibilità di navi, imbarcazioni da diporto o aeromobili di qualsiasi genere.
Ulteriori condizioni per chiedere l’assegno di inclusione
- Il nucleo familiare non ha diritto all’Assegno di Inclusione se un componente, sottoposto agli obblighi di cui all’articolo 6, comma 4, risulta disoccupato a seguito di dimissioni volontarie nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa. Inoltre, le risoluzioni consensuali del contratto di lavoro nell’ambito della procedura di conciliazione di cui all’art. 7 della Legge 15 luglio 1966, n. 604, sono escluse dal predetto vincolo.
Assicurati di soddisfare anche questi requisiti patrimoniali e condizioni aggiuntive prima di procedere con la richiesta dell’Assegno di Inclusione.
Come presentare la domanda per avere l’assegno d’inclusione?
Una volta verificato di soddisfare tutti i requisiti sopra elencati, segui attentamente questi passaggi per presentare la tua domanda:
- Accedi al sito ufficiale dell’Inps.
- Compila il modulo di domanda con tutte le informazioni richieste.
- Invia la domanda utilizzando SPID, presso i Patronati o, dal 1° gennaio, anche attraverso i Caf.
- Dopo la presentazione, iscriviti sulla piattaforma Siisl per sottoscrivere il Patto di Attivazione Digitale del nucleo familiare.
- L’Inps verificherà i requisiti e, dal mese successivo alla sottoscrizione del Patto, erogherà il beneficio.
Ricorda che la corretta presentazione della domanda è essenziale per ottenere l’Assegno di Inclusione. Per ulteriori dettagli e assistenza, puoi contattare direttamente l’ufficio Inps più vicino.
Fonte principale: Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali
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