RIMPATRI IN AUMENTO: 256 STRANIERI ESPULSI IN UNA SETTIMANA. COME EVITARE DI PERDERE IL PERMESSO DI SOGGIORNO

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Il Ministero dell’Interno ha comunicato che 256 cittadini stranieri irregolari sono stati rimpatriati nel corso dell’ultima settimana. Un dato che sottolinea l’intensificazione delle attività di controllo sul territorio nazionale e la stretta collaborazione tra le autorità italiane e i Paesi di origine o transito dei migranti.

In un recente video, vi abbiamo spiegato come questo progetto di rimpatriare gli immigrati in Italia rientra in un propaganda politica che ha sempre caratterizzato tanti esponenti di uno dei partiti al governo adesso. Ti invito a guardare questo video che vi invita a fare una rivoluzione, ti aiuterà a capire l’attualità in materia di immigrazione in Italia in questo momento proprio.

Nel dettaglio, vediamo chi sono gli stranieri rimpatriati ufficialmente in questi ultimi giorni:

  • 169 persone sono state rimpatriate grazie all’attività diretta delle Questure;
  • 51 a seguito del trattenimento nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR);
  • 36 in esecuzione del provvedimento di espulsione con ordine di lasciare il territorio nazionale.

Questi numeri dimostrano che le autorità stanno rafforzando le misure contro l’immigrazione irregolare, sia attraverso operazioni di polizia che con la collaborazione internazionale.

Il Viminale ha inoltre reso noto che sono 3.550 i cittadini irregolari che, da inizio anno, sono stati rimpatriati dalla Tunisia e Libia nel loro Paese di origine tramite i programmi di rimpatrio volontario assistito gestiti in collaborazione con l’OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni). Questi programmi rappresentano una forma alternativa e meno traumatica di ritorno, soprattutto per chi si trova in condizioni di vulnerabilità.

Rimpatrio Assistito Volontario con la collaborazione dell OIM Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ok
Rimpatrio Assistito Volontario con la collaborazione dell OIM Organizzazione Internazionale delle Migrazioni ok

Praticamente, con questo sistema tanti migranti sono rientrati nei loro paesi di origine senza essere arrivati in Italia. In questo video, ti spiegiamo la differenza tra il rimpatrio volontario assistito e l’espulsione. GUARDALO ATTENTAMENTE QUI:

Questo aggiornamento rappresenta anche un monito importante per tutti i cittadini stranieri regolarmente presenti in Italia: non bisogna mai trascurare la propria situazione amministrativa.

Chi è in possesso di un permesso di soggiorno deve:

  • Rinnovarlo per tempo, senza attendere la scadenza o oltrepassarla senza giustificato motivo;
  • Aggiornarlo in caso di cambiamenti importanti (cambio di residenza, cambio di lavoro, variazione dello stato civile, nascita di figli, ecc.);
  • Non abbandonare l’Italia per periodi prolungati che superano i limiti previsti dalla legge (generalmente 6 mesi consecutivi per permessi annuali o 12 mesi per i permessi di lungo periodo);
  • Evitare comportamenti che possano comportare la revoca o il rifiuto del rinnovo del permesso.
Rimpatrio migranti irregolari e differenza tra espulsione e rimpatrio volontario assistiti di chi è senza regolare permeso di soggiorno
Rimpatrio migranti irregolari e differenza tra espulsione e rimpatrio volontario assistiti di chi è senza regolare permeso di soggiorno

Ci sono alcune situazioni che possono portare alla revoca del permesso di soggiorno, al rifiuto del rinnovo o addirittura all’espulsione dal territorio italiano. Ecco alcuni esempi:

  1. Condanne penali per reati gravi, come:
    • Spaccio di stupefacenti;
    • Violenza o resistenza a pubblico ufficiale;
    • Furti e rapine;
    • Maltrattamenti in famiglia;
    • Reati contro la sicurezza pubblica.
  2. Lavoro in nero, ovvero:
    • Lavorare senza contratto regolare;
    • Svolgere attività lavorativa non autorizzata dal proprio titolo di soggiorno.
  3. Falsa documentazione, come:
    • Presentare documenti falsi o dichiarazioni non veritiere per ottenere o rinnovare il permesso;
    • Usare identità multiple o dati anagrafici falsi.
  4. Assenza prolungata dall’Italia, ad esempio:
    • Chi si assenta per più di 6 mesi consecutivi (senza giustificato motivo) può perdere il diritto al rinnovo;
    • Chi detiene un permesso di lungo periodo (ex carta di soggiorno) può perderlo se rimane fuori dall’UE per più di 12 mesi consecutivi o si trasferisce stabilmente in un altro Paese.
  5. Comportamenti socialmente pericolosi, come:
    • Partecipazione ad attività violente o estremiste;
    • Frequenti denunce o segnalazioni alle forze dell’ordine.

Viviamo in un periodo in cui l’attenzione sulla presenza regolare degli stranieri è molto alta. L’Italia, come ogni Stato sovrano, esercita un controllo sempre più rigoroso sul rispetto delle norme sull’immigrazione. Per questo motivo è fondamentale che ogni cittadino straniero mantenga in regola il proprio permesso di soggiorno e rispetti le leggi italiane.

👉 Se hai dubbi sulla tua situazione, o se hai bisogno di assistenza consulenza per il rinnovo, la conversione o l’aggiornamento del tuo permesso di soggiorno, puoi contattarci tramite il sito permessodisoggiorno.org.

Siamo a disposizione per aiutarti a restare in regola e costruire il tuo futuro in Italia con serenità.

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