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Sul nostro sito, ci occupiamo di fornire informazioni dettagliate su permessi di soggiorno, cittadinanza italiana, lavoro per stranieri e possibilità di viaggiare anche con ricevuta di rinnovo del permesso di soggiorno. Oggi vogliamo affrontare un tema importante che riguarda molti cittadini stranieri in Italia: i rimpatri, sia volontari che forzati.
La differenza tra Rimpatrio Volontario Assistito ed espulsione
Rimpatrio Volontario Assistito (RVA): Il rimpatrio volontario assistito è un programma che permette ai cittadini stranieri presenti in Italia, che si trovano in situazioni di vulnerabilità, irregolarità o disagio, di ritornare nel proprio Paese d’origine in modo sicuro e dignitoso. Questa procedura prevede l’assistenza economica e logistica, coprendo le spese di viaggio e offrendo un piccolo contributo per il reinserimento sociale nel paese di destinazione.
Espulsione o rimpatrio forzato: L’espulsione, invece, è un provvedimento amministrativo o giudiziario che obbliga il cittadino straniero a lasciare il territorio italiano. Questo tipo di rimpatrio avviene quando la persona:
- si trova irregolarmente in Italia,
- ha commesso reati gravi o
- rappresenta una minaccia per la sicurezza pubblica.
L’espulsione può avvenire con accompagnamento alla frontiera o con il trattenimento in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) fino al momento del volo. Questa decisione avviene in mancanza del modo o dei mezzi per regolarizzare il proprio soggiorno in Italia. Si tratta, per esempio, della mancanza della sanatoria, di cui abbiamo anche parlato in questo video:
I Numeri dei rimpatri in Italia nel 2024
Secondo i dati più recenti pubblicati dal Viminale, nel 2024 il governo italiano ha intensificato le operazioni di rimpatrio. Nello specifico:
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Rimpatri Volontari Assistiti: Sono stati oltre 3.500 i cittadini stranieri che hanno usufruito di programmi di rimpatrio volontario assistito. Questo dimostra l’importanza di queste iniziative che offrono un’alternativa umana e organizzata per il ritorno nel Paese d’origine. Ci sono i progetti di rimpatri volontari assistiti anche tra Libia e Tunisia in cui oltre 21mila cittadini stranieri sono stati rimpatriati.
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Espulsioni e rimpatri forzati: Nello stesso periodo, sono stati effettuati più di 5.300 rimpatri forzati, tra cui 164 casi recenti riguardanti immigrati irregolari in attesa di sanatoria. Le espulsioni hanno riguardato in gran parte persone irregolari, senza documenti validi o con precedenti penali.
Come funzionano i programmi di Rimpatrio Volontario Assistito
I programmi di rimpatrio volontario assistito sono gestiti in collaborazione con organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM). Ecco i passaggi principali per accedere a questi programmi:
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Domanda di partecipazione: Il cittadino straniero deve presentare richiesta presso gli sportelli dedicati o tramite associazioni autorizzate. Qui troverai i contatti utili che ti possono guidare su tutta la procedura del Rimpatrio Volontario Assistito e Reintegrazione.
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Valutazione: Viene valutata la situazione personale del richiedente per confermare che rispetti i requisiti di vulnerabilità.
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Organizzazione del Viaggio: Una volta approvata la richiesta, viene organizzato il viaggio e fornito un supporto economico per il reinserimento.
- Per dettagli sui servi offerti nel caso di rimpatrio dall’OIM attraverso il progetto RI.VOL.ARE IN RE.TE (Ritorno Volontario Assistito e Reintegrazione – RVA&R – di cittadini di Paesi Terzi presenti in Italia), LEGGI QUI.
Quali sono le conseguenze di un rimpatrio forzato o espulsione?
Le conseguenze di un rimpatrio forzato o espulsione in Italia possono essere significative e influenzare il futuro del cittadino straniero in modo rilevante. Ecco un quadro delle principali implicazioni:
1. Divieto di reingresso nell’Area Schengen
Dopo un’espulsione, il cittadino straniero riceve un divieto di reingresso che può durare:
- 3 a 5 anni in caso di espulsione amministrativa.
- Fino a 10 anni se l’espulsione è motivata da motivi di sicurezza nazionale o gravi reati.
Questo divieto si estende a tutti i Paesi dell’area Schengen, limitando notevolmente la possibilità di rientrare in Europa. Altri dettagli sono in questo video:
2. Iscrizione nella lista SIS (Sistema Informativo Schengen)
L’espulsione comporta l’inserimento nel SIS, un sistema di allerta condiviso tra i paesi dell’area Schengen. Questa segnalazione impedisce l’ingresso in qualunque Stato membro, anche per motivi turistici.
3. Trattenimento nei Centri di Permanenza per i Rimpatri (CPR)
In attesa del rimpatrio, lo straniero può essere trattenuto in un Centro di Permanenza per i Rimpatri (CPR) per un massimo di 12 mesi (secondo le ultime modifiche legislative). Questo periodo serve per completare le procedure di identificazione e organizzare il volo di rimpatrio.
4. Perdita del permesso di soggiorno e di altri diritti
Chi subisce un’espulsione forzata perde il diritto di ottenere o rinnovare il permesso di soggiorno in Italia. Inoltre, qualsiasi percorso di regolarizzazione o richiesta di cittadinanza viene bloccato. Questo avviene principalmente per coloro che vengono espulsi per motivi di sicurezza pubblica di chi era già in possesso di un regolare permesso di soggiorno.
5. Conseguenze lavorative e personali in caso di rimpatrio forzato o espulsione
- Perdita dell’occupazione.
- Interruzione dei percorsi di studio o formazione.
- Separazione da familiari residenti in Italia.
Possibili ricorsi e sospensioni del provvedimento di rimpatrio o espulsione
In alcuni casi, è possibile fare ricorso contro l’espulsione. I motivi per cui può essere sospesa o annullata includono:
- Legami familiari con cittadini italiani o comunitari (ricongiungimento familiare).
- Motivi umanitari o protezione internazionale.
- Rischio di persecuzione nel Paese di destinazione.
Espulsione: cosa fare in caso di rischo espulsione o rimpatrio forzato?
Se ricevi un provvedimento di espulsione, è importante agire tempestivamente. Puoi:
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Consultare un avvocato esperto in immigrazione per verificare se ci sono le condizioni per presentare un ricorso.
- Verificare la possibilità di regolarizzazione attraverso alcune situazioni personali in cui si vive come abbia spiegato in questo video che puoi rivedere qui.
- Chiedere assistenza ai centri per l’integrazione presenti sul territorio, specialmente l’OIM sui loro contatti che troverai qui.
Attraverso il nostro sito, ci impegniamo a fornire informazioni aggiornate su questi temi, aiutando i cittadini stranieri a comprendere meglio le possibilità di mantenere il permesso di soggiorno regolare e le opportunità di rimpatrio volontario e le conseguenze di un’espulsione. Offriamo guide dettagliate su come rinnovare il permesso di soggiorno, viaggiare con ricevuta e richiedere vari tipi di visti.
Inoltre, rispondiamo alle domande frequenti su permessi di soggiorno e cittadinanza, offrendo supporto sia attraverso il sito che tramite il nostro canale YouTube. In caso di necessità il nostro servizio di assistenza e consulenza garantisce di avere una risposta veloce. Non esitare a contattarci.
In conclusione, che si tratti di rimpatrio volontario assistito o espulsione, essere informati è essenziale per prendere decisioni consapevoli. Continuate a seguire il nostro sito per rimanere aggiornati sulle novità legislative e sulle opportunità di integrazione in Italia. La conoscenza è uno strumento potente per costruire un futuro migliore, ovunque si scelga di viverlo.
Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA
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