INTENSIFICATI I CONTROLLI SULL’IMMIGRAZIONE SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO E SCATTANO ESPULSIONI E RIMPATRI DI MASSA

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Nel corso del 2025, la provincia di Crotone è stata al centro di un’intensa attività di controllo e monitoraggio del fenomeno migratorio. La Questura, guidata dal Questore Renato Panvino, ha messo in campo una serie di operazioni straordinarie che hanno coinvolto l’intero territorio provinciale, con particolare attenzione alla verifica della presenza regolare dei cittadini stranieri, per trovare chi fosse senza permesso di soggiorno.

Controllo stranieri senza documenti o permesso di soggiorno seguito da rimpatrio ed espulsione
Controllo stranieri senza documenti o permesso di soggiorno seguito da rimpatrio ed espulsione

Secondo uno dei principali siti locali, LaCNews24.it, le operazioni hanno interessato i 27 comuni del crotonese e sono state finalizzate all’identificazione dei cittadini extracomunitari presenti sul territorio, con l’obiettivo di accertarne la regolarità del soggiorno. I controlli sono stati svolti in stretta collaborazione tra la Polizia di Stato, l’Ufficio Immigrazione della Questura e le autorità locali.

Questa strategia di presidio del territorio rientra in un più ampio piano nazionale di sicurezza, volto a garantire il rispetto delle normative sull’immigrazione e a contrastare eventuali fenomeni di irregolarità amministrativa e criminalità collegata all’immigrazione clandestina.

Uno dei dati più rilevanti emersi da queste attività è il numero di espulsioni effettuate: 94 cittadini stranieri irregolari sono stati espulsi dall’Italia dall’inizio dell’anno. In particolare:

  • 2 persone sono state accompagnate coattivamente alla frontiera e rimpatriate nei rispettivi Paesi d’origine;
  • 4 cittadini stranieri hanno lasciato volontariamente il territorio nazionale;
  • Le restanti espulsioni sono state gestite con misure alternative o con provvedimenti in attesa di esecuzione, secondo le procedure previste dalla normativa vigente.

In questo video, ti spieghiamo come funziona il rimpatrio volontario.

Accanto all’attività repressiva, non è mancata l’attività amministrativa: sono stati rilasciati quasi 3.000 permessi di soggiorno, a dimostrazione di un lavoro costante nell’accoglienza e nella regolarizzazione dei cittadini stranieri che ne hanno diritto.

L’Ufficio Immigrazione ha infatti portato avanti, in parallelo, un’attenta verifica della documentazione presentata nelle domande di rilascio e rinnovo, per contrastare il fenomeno delle dichiarazioni mendaci e dell’uso di documentazione falsa. L’obiettivo è garantire che l’accesso ai diritti avvenga nel pieno rispetto della legge.

Nonostante l’intensa attività di controllo e rilascio di documenti, resta irrisolto il tema di migliaia di cittadini stranieri che vivono e lavorano in Italia senza permesso di soggiorno, spesso impiegati in settori come il lavoro domestico, l’assistenza alle persone anziane o disabili, l’agricoltura e la ristorazione.

Molte di queste persone, pur svolgendo un’attività lavorativa essenziale per le famiglie italiane e per l’economia del Paese, non riescono ad accedere a percorsi di regolarizzazione, a causa dell’assenza di una nuova sanatoria o di meccanismi flessibili per emergere dal sommerso.

La storia recente lo dimostra: nonostante gli annunci politici, il Governo non ha ancora attivato una nuova regolarizzazione. Una situazione che crea sofferenza e incertezza, sia per i lavoratori stranieri che per i datori di lavoro, spesso costretti a scegliere tra la necessità di un aiuto in casa e il rischio di sanzioni.

Molti operatori del settore, associazioni e sindacati continuano a chiedere misure strutturali che consentano a chi lavora in modo stabile, anche senza documenti, di regolarizzare la propria posizione. Un percorso che garantirebbe maggiore sicurezza, diritti e contributi fiscali, oltre a rafforzare la legalità.

Il bilancio delle attività della Questura di Crotone dimostra una strategia equilibrata tra il controllo dell’immigrazione irregolare e la gestione ordinata di quella regolare. Da un lato, si interviene con fermezza contro chi si trova sul territorio senza un valido titolo di soggiorno; dall’altro, si assicura il rilascio dei documenti a chi ne ha diritto, favorendo un processo di inclusione e rispetto delle regole.

Tuttavia, la mancanza di una visione politica più ampia sul tema dell’immigrazione regolare rischia di lasciare invisibili molti lavoratori che già vivono integrati nella società italiana. È su questo punto che, nei prossimi mesi, si giocherà una parte importante del futuro delle politiche migratorie italiane.

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