NUOVE LINEE GUIDA AL RICONOSCIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA IURE SANGUINIS

Articolo letto 546 volte!

VUOI RIMANERE AGGIORNATO? Iscriviti alla newsletter qui:

Su questo sito spesso parliamo non soltanto del permesso di soggiorno nei suoi diversi tipi, ma anche della cittadinanza italiana che si può chiedere secondo vari criteri e possesso dei requisiti in funzione della categoria di appartenenza. Per esempio, vi abbiamo parlato di alcune persone che possono chiedere la cittadinanza italiana senza aspettare di avere 10 anni di residenza come lo vedrai nel video qui sotto e la procedura ed esenzioni inerenti al test di conoscenza della lingua italiana per chiedere la cittadinanza italiana. In questa guida, ci limiteremo sulle nuove linee interpretative in base alle decisioni della Corte di Cassazione. Intanto, GUARDA QUESTO VIDEO: 

1. Introduzione al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis

La cittadinanza italiana iure sanguinis (per diritto di sangue) permette ai discendenti di cittadini italiani di ottenere lo status civitatis italiano, a condizione che la trasmissione non sia stata interrotta. Con la circolare recente emanata dal Ministero dell’Interno e l’interpretazione aggiornata delle norme da parte della Corte di Cassazione, sono stati chiariti alcuni aspetti fondamentali riguardanti:

  • La perdita o conservazione della cittadinanza da parte degli ascendenti.
  • La decorrenza dell’acquisto della cittadinanza per figli riconosciuti dopo la maggiore età.
  • Il principio di possesso ininterrotto dello stato di figlio.

Questa guida fornisce dettagli operativi per i richiedenti e i professionisti coinvolti nelle pratiche amministrative.

2. Rapporto tra articoli 7 e 12 della Legge n. 555/1912 sulla cittadinanza dei discendenti d’italiani – iure sanguinis

Gli articoli della vecchia legge n. 555/1912, sebbene abrogati con l’introduzione della legge n. 91/1992, continuano a essere fondamentali per valutare casi antecedenti alla loro abrogazione.

  • Art. 7: Riguarda i figli nati nei paesi che applicano il principio dello iure soli e permette la coesistenza della cittadinanza italiana e straniera (bipolidia).
  • Art. 12, comma 2: Stabilisce che i figli minorenni conviventi con un genitore che perde la cittadinanza italiana diventino automaticamente stranieri.

Principio chiave in merito alla perdita della cittadinanza italiana:

Secondo le recenti decisioni della Cassazione (n. 454/2024 e n. 17161/2023), se l’ascendente perde la cittadinanza italiana durante la minore età del figlio convivente (a causa di una naturalizzazione volontaria), questo interrompe la trasmissione della cittadinanza iure sanguinis lungo la linea di discendenza, salvo che il figlio abbia riacquistato la cittadinanza successivamente. Bisogna ricordarsi che esiste un permesso di soggiorno per riacquisto cittadinanza che si può chiedere se si viene in Italia per fare le pratiche di riacquistare la cittadinanza italiana. Se vuoi saperne di più, t’invitiamo a seguire questo video:

Quali sono i documenti richiesti per riacquistare la cittadinanza italiana?

Per riacquistare la cittadinanza italiana, è necessario presentare una serie di documenti specifici, che variano in base alla modalità di riacquisto prevista. Le principali modalità di riacquisto sono stabilite dall’articolo 13 della legge n. 91/1992 e includono il riacquisto automatico (in caso di residenza per un anno continuativo in Italia) o mediante dichiarazione.

Ecco un elenco dei documenti generalmente richiesti:

a. Riacquisto cittadinanza italiana mediante dichiarazione di volontà

Questa modalità è più comune per chi risiede all’estero e intende riacquistare la cittadinanza:

  • Modulo di richiesta (disponibile presso il Consolato o l’Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza).
  • Atto di nascita italiano, se registrato, o estratto dell’atto originale (tradotto e legalizzato, se necessario).
  • Certificato di cittadinanza che dimostri il possesso della cittadinanza italiana in passato e la data di perdita.
  • Certificato di naturalizzazione straniera, per chi ha acquisito un’altra cittadinanza, con la data di naturalizzazione.
  • Documento di identità valido (passaporto o carta d’identità).
  • Prova di residenza in Italia o all’estero, a seconda del caso.
  • Ricevuta del pagamento delle tasse consolari o amministrative. L’acquisto in qualità di figlio riconosciuto durante la maggiore età ha un costo di 250€ da versare al Ministero dell’interno (vedere sotto come effettuare il pagamento). Non si accettano pagamenti effettuati presso il Consolato, né si accetteranno ricevute di pagamento in cui non risulti il nome del richiedente nella causale. (Fonte: Consolato Italiano a Rosario). Attualmente in Italia si fa il pagamento del contributo per la cittadinanza italiana tramite PAGOPA. Troverai le spiegazioni in questo video:

Coloro che sono all’estero e fanno la richiesta di elezione di cittadinanza per riconoscimento di filiazione nella maggiore età possono fare il pagamento del contributo facendo un bonifico in questo modo:

Allora, ecco come effettuare il bonifico per il contributo di 250€:

Conto corrente postale intestato a “Ministero dell’Interno D.L.C.I. – Cittadinanza
Causale del versamento (Nome Cognome del richiedente, Elezione di cittadinanza per riconoscimento di filiazione nella maggiore età)
Codice IBAN relativo al c/c medesimo: IT54D0760103200000000809020
Codice BIC/SWIFT di Poste italiane: per bonifici esteri: BPPIITRRXXX per operazioni Eurogiro: PIBPITRA

b. Riacquisto cittadinanza italiana per residenza in Italia

Richiede almeno un anno di residenza legale continuativa in Italia. I documenti includono:

  • Domanda formale al Comune di residenza.
  • Permesso di soggiorno valido.
  • Certificato di residenza storica per dimostrare il periodo di residenza continuativa.
  • Certificato di stato civile, che dimostri eventuali variazioni familiari (matrimonio, divorzio, ecc.).

Riacquisto cittadinanza italiana documenti e procedura da seguire e nuove linee guida della Cassazione inerenti al diritto di sangue o iure sanguinis

 

c. Prova del possesso della cittadinanza italiana

Per chi richiede il riacquisto della cittadinanza italiana basandosi sulla linea genealogica, sono necessari:

  • Atti di nascita e matrimonio di tutti gli ascendenti fino all’avo italiano.
  • Attestazione che l’avo italiano non abbia naturalizzato volontariamente la cittadinanza straniera.
  • Se l’avo ha perso la cittadinanza, documentazione che dimostri il riacquisto prima della nascita dei discendenti.

Questi documenti devono essere tradotti ufficialmente e legalizzati, se provenienti dall’estero.

3. Decorrenza dell’acquisto della cittadinanza per riconoscimenti tardivi

La Corte di Cassazione (n. 5518/2024) ha introdotto un’interpretazione innovativa sulla decorrenza della cittadinanza per i figli riconosciuti durante la maggiore età.

Sintesi della nuova interpretazione della Corte di Cassazione sulla cittadinanza italiana iures sanguinis:

  • Il riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis retroagisce alla nascita del figlio, anche in caso di riconoscimenti tardivi.
  • L’atto di elezione della cittadinanza ha carattere dichiarativo e non costitutivo. Cosa vuole dire carattere dichiarativo e non costitutivo?

    L’espressione “l’atto di elezione della cittadinanza ha carattere dichiarativo e non costitutivo” significa che tale atto non crea un nuovo diritto o status, ma serve esclusivamente a riconoscere e dichiarare un diritto già esistente.

    Nel contesto del riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, ciò implica che un soggetto discendente da cittadini italiani è cittadino italiano fin dalla nascita, purché siano rispettate le condizioni legali. L’atto di elezione o il provvedimento amministrativo non “costituisce” la cittadinanza, ma la conferma formalmente e ufficialmente sulla base dei documenti e delle prove fornite. Spetta quindi al richiedente cercare questi documenti e queste prove.

    Esempio pratico:
    • Se un cittadino nato da un genitore italiano viene riconosciuto ufficialmente dopo molti anni, il suo diritto alla cittadinanza retroagisce alla nascita.
    • L’autorità che emette un riconoscimento (ad esempio, un Comune italiano o un Consolato) si limita a formalizzare un fatto giuridico preesistente.

    Questa interpretazione ha radici profonde nella giurisprudenza italiana e assicura che il riconoscimento della cittadinanza non sia condizionato dal momento in cui viene richiesto o accertato, ma dalla discendenza.

Implicazioni pratiche delle nuove linee guida sulla cittadinanza italiana iure sanguinis:

  • Questo riconoscimento rafforza i diritti dei discendenti, permettendo la trasmissione della cittadinanza anche ai propri figli.
  • L’atto giudiziale o amministrativo di riconoscimento deve essere fornito per dimostrare il legame con il genitore cittadino italiano.

4. Possesso ininterrotto dello stato di figlio in vista della cittadinanza italiana per diritto di sangue – iure sanguinis

Un altro aspetto chiarito riguarda i casi in cui non è possibile produrre un atto di nascita diretto che comprovi il rapporto di filiazione con l’avo italiano.

Principio giurisprudenziale:

La Cassazione (n. 14194/2024) ha riconosciuto che il possesso ininterrotto dello stato di figlio può essere dimostrato attraverso:

  • Elementi di fatto come il mantenimento, l’educazione e il riconoscimento sociale del figlio come membro della famiglia.

Limiti dell’operatività amministrativa:

  • Le autorità amministrative non possono accertare il possesso dello stato di figlio in via sostanziale; tale competenza spetta al giudice.
  • I richiedenti devono quindi ricorrere all’autorità giudiziaria per far valere il principio del possesso continuo dello stato di figlio.

5. Implicazioni amministrative per le domande cittadinanza italiana iure sanguinis

Alla luce delle nuove interpretazioni:

  1. Documentazione necessaria:
    • Certificati di nascita e matrimonio degli ascendenti.
    • Dichiarazioni di non naturalizzazione o atti di riacquisto della cittadinanza.
    • Atti giudiziari o amministrativi che comprovino la filiazione.
  2. Analisi istruttoria:
    • Le autorità dovranno verificare con maggiore precisione la continuità della trasmissione della cittadinanza lungo la linea di discendenza.
  3. Raccomandazioni per i richiedenti:
    • Consultare esperti legali in caso di dubbi su interruzioni nella trasmissione.
    • Ricorrere a perizie genealogiche certificate per ricostruire le linee familiari.

6. Conclusioni ed alcuni consigli operativi per chiedere la cittadinanza italiana iure sanguinis

Le nuove linee interpretative forniscono un quadro più chiaro ma al tempo stesso più rigoroso per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.

Per i richiedenti che vogliono chiedere la cittadinanza italiana iure sanguinis:

  • Studiare attentamente le normative e le sentenze citate.
  • Predisporre una documentazione completa e certificata.

Per gli operatori amministrativi che si occupano della cittadinanza italiana:

  • Adeguare i criteri di valutazione alle nuove interpretazioni giurisprudenziali.
  • Fornire ai richiedenti supporto informativo dettagliato per agevolare la produzione degli atti necessari.

Nelle prossime pubblicazioni torneremo sugli altri tipi di cittadinanza italiana per capire meglio la procedura che bisogna seguire e quali sono i documenti che bisogna preparare per evitare perdita di tempo e denaro. Se hai bisogno di assistenza o consulenza in poco tempo, non esistare a contattarci direttamente qui.

Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA

HAI UNA DOMANDA E DESIDERI UNA RISPOSTA IN POCO TEMPO?

Scegli l'assistenza desiderata:
Nome e cognome:
Email o Telefono/Whatsapp:

Articolo letto 546 volte!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Sei umano? Per la sicurezza del nostro sito, rispondi a questa domanda. * Time limit is exhausted. Please reload CAPTCHA.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.