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Il ricongiungimento familiare è un diritto garantito agli stranieri che risiedono regolarmente in Italia e desiderano riunirsi ai propri familiari. La procedura, disciplinata dal Testo Unico sull’Immigrazione (D.Lgs. 286/1998), richiede il possesso di determinati requisiti economici, abitativi e documentali. Tuttavia, il Decreto Legge 145/2024, in via di conversione in legge, introduce due significative restrizioni per gli stranieri extraUE titolari di permesso di soggiorno ordinario, escludendo coloro che godono di protezione internazionale (rifugiati e titolari di protezione sussidiaria).
Procedura attuale di ricongiungimento familiare (breve)
Attualmente, per richiedere il ricongiungimento familiare è necessario seguire questi passaggi principali:
- Domanda di nulla Osta: Lo straniero residente in Italia deve presentare una richiesta di nulla osta allo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura competente.
- Qualche documentazione per fare il ricongiungimento familiare: Devono essere dimostrati:
- Un reddito minimo annuale, proporzionato al numero di familiari da ricongiungere e membri del nucleo familiare.
- Un alloggio idoneo, certificato dal Comune di residenza.
- Documenti di identità (Passaporto, Atto di nascita, permesso di soggiorno e codice fiscale)
- Categorie di familiari ammessi nel ricongiungimento familiare: Coniuge, figli minori, figli maggiorenni a carico per motivi di salute, genitori ultrasessantacinquenni a carico.
- Approvazione del Nulla Osta per ricogiunemento familiare: Una volta rilasciato il nulla osta, i familiari possono richiedere il visto d’ingresso presso il Consolato italiano nel Paese di origine.
Per tutti gli altri dettagli su come fare il ricogiungimento familiare o la coesione familiare, GUARDA QUESTO VIDEO:
Le 2 grandi novità del Decreto Legge 145/2024
Con la legge di conversione del D.L. 145/2024, sono state introdotte due modifiche principali, proposte da deputati leghisti e mirate a restringere l’accesso al ricongiungimento familiare:
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Requisito di residenza minima in Italia per i familiari
- Il ricongiungimento con il coniuge, i genitori a carico e i figli ultra 18enni sarà consentito solo se il familiare richiedente risiede in Italia da almeno 2 anni.
- Tale restrizione non si applica ai figli minori, per i quali la procedura rimane invariata.
Implicazioni: Questo limite potrebbe rallentare i ricongiungimenti e rendere difficile la riunificazione per i familiari più prossimi, penalizzando soprattutto chi ha da poco ottenuto il permesso di soggiorno.
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Verifica dell’idoneità alloggiativa per il ricogiungimento familiare
- La certificazione di idoneità alloggiativa rilasciata dal Comune richiederà una verifica più stringente sui requisiti dell’alloggio e sul numero degli occupanti, in conformità al Decreto del Ministro della Sanità del 5 luglio 1975.
- Questo decreto impone standard minuziosi, come il rapporto tra metri quadrati e numero di persone, e la presenza di condizioni igienico-sanitarie specifiche.
Implicazioni: L’obbligo di rispettare requisiti così stringenti potrebbe escludere molti stranieri, specialmente quelli con redditi bassi o che vivono in case condivise, dal poter completare con successo la procedura.
Cosa cambia per i richiedenti protezione internazionale
È importante sottolineare che le novità non si applicano ai titolari di protezione internazionale (rifugiati e beneficiari di protezione sussidiaria). Per questi, la normativa sul ricongiungimento familiare rimane invariata, riconoscendo il loro status di particolare vulnerabilità. Clcca qui se vuoi conoscere come bisogna fare per chiedere il ricongiungimento familiare.
Quando entreranno in vigore le nuove modifiche inerenti al ricongiungimento familiare?
Queste modifiche, che saranno effettive dal 10 dicembre 2024 con la conversione in legge del decreto, hanno suscitato numerose critiche. Molti sostengono che le nuove restrizioni potrebbero creare ostacoli sproporzionati e discriminatori, rendendo il ricongiungimento familiare un diritto difficilmente accessibile per molti stranieri extraUE.
Per approfondire il testo completo del decreto e degli emendamenti, è possibile consultare il documento ufficiale della Camera dei Deputati qui.
Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA
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