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Nelle precedenti pubblicazioni abbiamo iniziato a parlare del decreto flussi 2025, dandovi alcune spiegazioni principali per capire come funziona. Vi abbiamo anche presentato le istruzioni per la precompilazione della domanda per prepararsi perfettamente al giorno del click day che puoi leggere qui. Vi abbiamo anche presentato le principali novità introdotte nel nuovo decreto legge come spiegate anche in questo video che abbiamo realizzato per aiutarvi a capire meglio. Ci baseremo su questi decreti: DPCM 27.9.2023 e DL 145/2024.
Vediamo adesso le particolarità inerenti se settore di lavoro domestico dove troviamo colf e badanti, ovvero il settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria. Leggi attentamente per capire bene il funzionamento del decreto flussi 2025 in questo settore molto importante.
1. Introduzione al Decreto flussi 2025 e ai lavoratori dell’assistenza
Il Decreto Flussi 2025 stabilisce un numero massimo di ingressi per lavoratori stranieri da impiegare in Italia per lavoro subordinato, sia stagionale che non stagionale. Per il settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, il decreto ha previsto 9.500 posti all’interno delle quote generali e 10.000 posti in via sperimentale fuori quota, per specifiche necessità assistenziali come supporto a persone con disabilità o grandi anziani. Queste disposizioni rappresentano un’opportunità per le famiglie e gli enti italiani di ottenere supporto assistenziale specializzato da lavoratori stranieri.
2. Condizioni e requisiti di assunzione nel settore dell’assistenza familiare
Il datore di lavoro deve rispettare precise condizioni per assumere un lavoratore straniero nell’ambito dell’assistenza familiare. Chi può assumere lavoratori stranieri per assistenza socio-sanitaria? Le condizioni principali riguardano:
- Tipo di contratto: Il contratto può essere a tempo indeterminato o determinato, con possibilità di orari a tempo pieno o parziale. Tuttavia, esso deve seguire i termini previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il lavoro domestico, che tutela i diritti del lavoratore.
- Retribuzione minima: La retribuzione per il lavoratore assunto deve essere conforme a quanto stabilito dal CCNL del settore domestico e non inferiore all’importo mensile dell’assegno sociale (534,41 euro nel 2024).
- Reddito minimo del datore di lavoro: Per garantire la sostenibilità del rapporto di lavoro, il datore di lavoro deve possedere un reddito sufficiente.
- Se il datore vive da solo, il reddito minimo deve essere di almeno €20.000 annui, mentre,
- se vive con familiari a carico, il reddito minimo richiesto è di almeno €27.000 annui. Tutti membri del nucleo familiare possono partecipare alla composizione di questo reddito richiesto.
- Eccezioni per disabilità e malattia: In particolari situazioni di disabilità o malattia grave del datore di lavoro o dei familiari assistiti, il requisito del reddito minimo è esentato, facilitando l’accesso all’assistenza qualificata.
3. Assunzione per il settore socio-sanitario nel decreto flussi 2025
Chi può assumere lavoratori stranieri per assistenza socio-sanitaria? Per l’assistenza socio-sanitaria, che può coinvolgere enti e istituzioni oltre ai privati, sono previsti ulteriori requisiti:
- Datori di lavoro qualificati: Le richieste possono essere presentate da associazioni, fondazioni, enti o istituzioni benefiche che forniscono assistenza socio-sanitaria in modo professionale.
- Rispetto del CCNL: Anche per questi datori di lavoro, il contratto deve rispettare il CCNL di riferimento per l’assistenza socio-sanitaria.
- Reddito o fatturato minimo per il datore di lavoro: È richiesto che il datore di lavoro, se individuale, abbia un reddito minimo di €30.000 annui o, se si tratta di un ente o di un’organizzazione, un fatturato equivalente, per garantire la capacità di sostenere il lavoratore assunto.
4. Procedure per la richiesta del nulla osta e modalità di invio
La procedura per ottenere il nulla osta al lavoro implica l’invio di una domanda tramite il portale ALI (Anagrafe Lavoratori Immigrati), accedendo con SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Le modalità di invio includono:
- Portale ALI: Il sistema digitale consente di inviare, gestire e monitorare le richieste di nulla osta per lavoratori subordinati, sia stagionali che non stagionali, e facilita il processo per i datori di lavoro. In questo modo la domanda può essere preparata ed inoltrata in piena autonomia o con l’assistenza dei professionisti che vedremo in seguito.
- Agenzie per il lavoro e associazioni di categoria: Le agenzie per il lavoro autorizzate e le associazioni datoriali firmatarie di accordi possono inviare le richieste di nulla osta per conto del datore di lavoro, semplificando l’iter e garantendo il rispetto delle normative vigenti.
5. Obbligo di verifica della disponibilità di lavoratori nazionali
Per assicurare che la manodopera straniera non sostituisca lavoratori italiani disponibili, è richiesto ai datori di lavoro di verificare la presenza di candidati nazionali idonei attraverso i Centri per l’Impiego (CPI). Questo controllo prevede:
- Richiesta al Centro per l’Impiego: Il datore di lavoro inoltra una richiesta al CPI competente per verificare se vi siano lavoratori italiani disponibili.
- Attesa di 8 Giorni: Se entro 8 giorni non viene identificato alcun candidato nazionale idoneo, il datore di lavoro è autorizzato a proseguire con l’assunzione del lavoratore straniero.
Se hai bisogno di altri dettagli su quest’obbligo, ti invitiamo a leggere quest’articolo guida dove troverai anche i moduli da scaricare.
6. I click days e accesso fuori quota nel decreto flussi 2025
In seguito, vediamo quando si apre il click day per il decreto flussi 2025 per assistenza familiare e socio sanitaria:
- Click Day per domande quotate: Le domande per i lavoratori non stagionali, inclusi quelli del settore dell’assistenza, potranno essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 7 febbraio 2025. Le istanze saranno accettate fino al raggiungimento delle quote stabilite dal decreto, cioè 9.500 quote. Se la domanda non rientra tra le quote disponibili, il sistema notifica al datore di lavoro che “La pratica risulta al momento non in quota.” In questo caso di esito positivo, il datore di lavoro deve comunicare autonomamente l’assunzione all’INPS. Altri significati sono indicati in questo video:
- Ingresso fuori quota per l’assistenza familiare e socio-sanitaria: Per il 2025, in via sperimentale, il DL 145/2024 introduce una nuova opportunità fuori quota per l’assunzione di 10.000 lavoratori nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, destinati a supportare persone con disabilità o grandi anziani. Questo permette di superare il limite annuale di quote di ingresso previste per gli altri settori, rispondendo alle particolari esigenze del settore assistenziale.
7. Documentazione richiesta per la domanda di nulla osta
Tante persone si chiedono spesso quali documenti servono per nulla osta lavoratori settore assistenziale, specialmente nel lavoro domestico per colf e badanti? La domanda di nulla osta al lavoro per lavoratori stranieri nel settore assistenziale richiede una documentazione specifica per assicurare la legittimità e il rispetto dei requisiti. I documenti necessari includono:
- Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio: Per dimostrare la legittimità dell’impresa o dell’ente datore di lavoro.
- Documentazione previdenziale e fiscale: Attestazioni relative alla capacità economica del datore di lavoro.
- Passaporto o altro documento d’identità del lavoratore: Una copia del documento di identità del lavoratore straniero.
- Certificato di idoneità alloggiativa: Documento rilasciato dal Comune per confermare l’idoneità dell’alloggio offerto al lavoratore.
- Dichiarazione di cessione di fabbricato: Dichiarazione necessaria per comunicare l’arrivo di un nuovo residente a cui ha riferimento il certificato di idoneità alloggiativa presentato.
- Asseverazione: Rilasciata da professionisti qualificati (es. consulenti del lavoro, commercialisti o avvocati abilitati per questo tipo di attività), oppure da associazioni datoriali autorizzate, per verificare i requisiti dell’assunzione.
- Certificazioni Speciali: Necessarie per l’assunzione di lavoratori destinati all’assistenza di persone disabili o grandi anziani:
- Certificato di disabilità o di grande anzianità: Se il datore di lavoro richiede un lavoratore per l’assistenza a una persona con disabilità o un grande anziano, è necessaria una certificazione specifica. Per le persone con disabilità, il documento deve essere conforme ai criteri dell’art. 2 del decreto legislativo 62/2024, mentre per i “grandi anziani,” si fa riferimento all’art. 2, lettera b), del d.lgs. 29/2024, che definisce soggetti in avanzata età con particolari esigenze assistenziali. In genere, hanno oltre 80 anni di età.
- Certificazioni mediche e attestazioni INPS (se necessarie): Alcuni datori di lavoro possono essere esonerati dai requisiti di reddito minimo se dimostrano di avere particolari esigenze assistenziali per patologie o disabilità certificate. Tali certificazioni mediche possono essere integrate con eventuali documenti o benefici riconosciuti dall’INPS.
- Documenti di parentela e residenza (per assistenza a familiari): Se il lavoratore è assunto per assistere un parente del datore di lavoro, sono necessari documenti che dimostrino il grado di parentela. In alcuni casi, se il parente non risiede nella stessa abitazione del datore di lavoro, va certificata la residenza dell’assistito in Italia.
8. Riassegnazione delle quote inutilizzate e monitoraggio delle istanze
Le quote assegnate a livello territoriale vengono monitorate e gestite attraverso il Sistema Informativo Lavoro e Immigrazione (SILEN), che coordina Prefetture e Ispettorati del Lavoro. Dopo 90 giorni dai click day, eventuali quote non utilizzate possono essere redistribuite in altre regioni per garantire un uso efficiente delle risorse e soddisfare le richieste più urgenti.
In sintesi, il decreto flussi 2025 introduce disposizioni particolarmente strutturate per l’assunzione di lavoratori stranieri nel settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria, richiedendo specifiche certificazioni e una particolare attenzione al rispetto dei requisiti contrattuali e assistenziali. Questi provvedimenti mirano a garantire una selezione attenta e qualificata dei lavoratori in modo da rispondere efficacemente alle crescenti esigenze di assistenza per persone con disabilità e grandi anziani. Rispettare ogni passaggio procedurale e fornire la documentazione richiesta non solo accelera il processo, ma assicura anche che i lavoratori siano adeguatamente tutelati e inquadrati nel mercato del lavoro italiano.
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