CIRCOLARE 10/2025: È POSSIBILE LAVORARE DURANTE L’ATTESA DELLA CONVERSIONE DEL PERMESSO PER LAVORO STAGIONALE

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Il 5 maggio 2025 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la Circolare n. 10, introducendo un’importante novità per i cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per lavoro stagionale che hanno presentato domanda di conversione in permesso per lavoro subordinato non stagionale o autonomo.
La circolare fornisce chiarimenti fondamentali sul diritto a lavorare durante l’attesa del rilascio o della conversione del permesso di soggiorno, applicando un principio già riconosciuto per altre tipologie di permesso di cui avevamo parlato anche in questo video:

Vediamo insieme cosa cambia, quali sono i riferimenti normativi, i settori coinvolti, e quali vantaggi comporta questa misura sia per i lavoratori stranieri che per i datori di lavoro.

Il chiarimento del Ministero si basa sull’applicazione dell’art. 5, comma 9-bis del Testo Unico Immigrazione (D.Lgs. 286/1998), che afferma:

“Nei casi di richiesta di rinnovo o conversione del permesso di soggiorno, lo straniero conserva tutti i diritti connessi al titolo posseduto fino alla decisione dell’autorità competente, purché la domanda sia stata presentata nei termini.”

La Circolare n. 10/2025 estende esplicitamente questa previsione anche ai titolari di permesso per lavoro stagionale, i quali possono continuare a lavorare o iniziare una nuova attività (anche non stagionale) durante l’attesa della definizione della domanda di conversione.

Lavorare durante la conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro non stagionale
Lavorare durante la conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a lavoro non stagionale

La conversione del permesso di soggiorno da lavoro stagionale a non stagionale è disciplinata dall’art. 24, comma 10, del D.lgs. n. 286/1998, così come modificato dal decreto‐legge n. 145/2024, convertito con modificazioni dalla legge n. 187/2024. Non esiste più alcun vincolo di quote per questa operazione: il titolare di un permesso stagionale può presentare la richiesta di conversione in qualsiasi momento, a fronte di:

  • un’offerta di lavoro subordinato (tempo determinato o indeterminato) che garantisca almeno 20 ore di lavoro settimanale; oppure
  • un’offerta di lavoro domestico, con retribuzione non inferiore al minimo previsto per l’assegno sociale.

La Circolare sottolinea che, «nelle more della decisione da parte dello Sportello Unico per l’Immigrazione», il lavoratore può iniziare la nuova attività (anche non stagionale) nonostante non vi sia più alcun limite numerico alla presentazione delle domande di conversione.

La circolare chiarisce che, per poter lavorare regolarmente in questa fase transitoria, devono essere rispettate tre condizioni fondamentali:

  1. Presentazione della domanda di conversione del permesso di soggiorno stagionale.
  2. Disponibilità della ricevuta che attesti l’avvenuta presentazione della domanda (rilasciata dal sistema ALI o dallo sportello unico per l’immigrazione).
  3. Comunicazione preventiva del rapporto di lavoro, ossia:
    • Invio del modello UNILAV per rapporti di lavoro subordinato;
    • Denuncia all’INPS per rapporti di lavoro domestico.

I settori nei quali si concentra l’impiego con permesso stagionale sono:

  • Agricoltura (raccolta, semina, zootecnia);
  • Turismo e ristorazione (alberghi, campeggi, bar e ristoranti stagionali);
  • Servizi connessi alle attività balneari o montane stagionali.

Grazie alla nuova circolare, chi ha lavorato stagionalmente in questi settori potrà essere assunto stabilmente anche in altri comparti produttivi durante l’attesa della conversione.

La circolare rappresenta un passo avanti importante nel riconoscimento dei diritti dei lavoratori stranieri in attesa di regolarizzazione:

  • Continuità occupazionale: evita interruzioni nel reddito e nel percorso lavorativo.
  • Protezione da sfruttamento: consente rapporti di lavoro regolari e tutelati.
  • Maggiore integrazione lavorativa: apre la strada all’inserimento in settori stabili, migliorando le prospettive professionali.

Questa possibilità è molto vantaggiosa anche per le aziende che operano in settori dove si registra carenza di manodopera, tra cui edilizia, logistica, assistenza domiciliare, agricoltura e ristorazione:

  • Assunzione tempestiva di lavoratori già presenti e con esperienza sul territorio.
  • Riduzione del rischio di lavoro irregolare, spesso legato all’incertezza della fase di attesa.
  • Snellimento della burocrazia: non è necessario attendere il rilascio materiale del permesso convertito.

📢 Il nostro commento: una circolare da valorizzare

Nel corso dei mesi abbiamo pubblicato diversi video sul nostro canale YouTube dedicati ai diritti degli stranieri durante l’attesa del rilascio, rinnovo e conversione del permesso di soggiorno.
La Circolare 10/2025 si inserisce in questo contesto ampliando questi diritti anche ai titolari del permesso per lavoro stagionale, troppo spesso considerati lavoratori “di serie B”.

È ora chiaro che il diritto al lavoro in Italia durante l’attesa di una decisione amministrativa è garantito non solo per chi rinnova un permesso ordinario, ma anche per chi chiede di trasformare la propria posizione da stagionale a stabile.

📌 Conclusione

La Circolare del Ministero del Lavoro del 5 maggio 2025 è un segnale positivo: promuove la regolarità del lavoro, valorizza la manodopera straniera presente sul territorio e offre più certezze giuridiche sia ai lavoratori che alle imprese.
Un passo avanti che merita di essere conosciuto, spiegato e condiviso.

Hai dubbi sulla procedura o vuoi sapere come presentare correttamente la domanda di conversione del permesso? Contattaci e segui il nostro canale YouTube per guide pratiche e aggiornamenti quotidiani!

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