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Il recente decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri del 02 ottobre 2024, su proposta del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, introduce importanti novità in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, gestione dei flussi migratori, tutela delle vittime di caporalato e protezione internazionale. Questo provvedimento si inserisce in un contesto di crescente complessità legato ai flussi migratori, al contrasto del lavoro nero e alla necessità di proteggere i diritti dei lavoratori vulnerabili. Attraverso una serie di misure urgenti, il governo intende semplificare le procedure di ingresso per motivi di lavoro, rafforzare la lotta al caporalato e garantire un migliore controllo sui migranti irregolari. Vediamo adesso le sue principali novità, vediamo se c’è speranza di una sanatoria vicina.
1. Semplificazione e accelerazione delle procedure di ingresso per lavoratori stranieri:
Il decreto apporta modifiche significative alla normativa sull’ingresso di lavoratori stranieri, integrando quanto già previsto dal DPCM del 27 settembre 2023 per il triennio 2023-2025. A seguito di un monitoraggio congiunto tra la Presidenza del Consiglio e i ministeri competenti, sono state riscontrate irregolarità nelle procedure di ingresso, motivo per cui si è deciso di intervenire per rendere le procedure più efficienti e sicure. Ascolta qui Giorgia Meloni che denuncia l’infiltrazione mafiosa nel decreto flussi in alcune città italiane:
Le principali novità includono:
- Precompilazione delle domande di nulla osta al lavoro: Questo intervento mira a ridurre i tempi per i controlli preliminari e migliorare la qualità delle domande, evitando l’accumulo di richieste non procedibili.
- Interoperabilità tra i sistemi informatici delle istituzioni coinvolte: La digitalizzazione delle banche dati di ministeri, INPS, Camere di Commercio e Agenzia delle Entrate consente un controllo incrociato più rapido e preciso dei dati relativi alle domande.
- Click day settoriali: Oltre al consueto click day, verranno introdotte sessioni aggiuntive per settori specifici in cui la richiesta di manodopera è particolarmente alta.
- Conferma dell’interesse da parte del datore di lavoro: Prima del rilascio del visto, il datore di lavoro dovrà confermare l’intenzione di assumere, riducendo il rischio di lavoratori stranieri lasciati senza contratto.
- Digitalizzazione del processo: Con la digitalizzazione delle procedure per il contratto di soggiorno, sarà eliminato l’obbligo per datore di lavoro e lavoratore di recarsi presso lo sportello unico per l’immigrazione.
- Divieto di presentare una nuova domanda: Una sanzione di esclusione dal sistema per i tre anni successivi dei datori di lavoro che, per responsabilità propria, non concludono il contratto di lavoro dopo l’arrivo del lavoratore straniero o impiegano lavoratori senza regolare contratto.
- Restrizione sul numero di richieste che il datore di lavoro può presentare, calcolata in base al fatturato, al numero di dipendenti e al settore in cui opera.
- Cambiare o mantenere il contratto di lavoro stagionale: I lavoratori stagionali hanno la possibilità di firmare un nuovo contratto, con lo stesso datore di lavoro o con un altro, entro 60 giorni dalla scadenza del contratto precedente, purché il nulla osta al lavoro sia ancora valido.
- Conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale senza decreto flussi: Viene concessa la facoltà di convertire il permesso di soggiorno per lavoro stagionale in un permesso per lavoro a tempo determinato o indeterminato, senza vincoli legati alle quote stabilite. Questa conversione da lavoro stagionale a lavoro subordinato viene messa fuori quota. La richiesta è presentabile in qualsiasi momento.
- Canali d’ingresso per rifugiati e apolidi: Viene confermata la continuità dei canali di ingresso speciali per rifugiati e apolidi.
- Altri ingressi sperimentali per l’anno 2025 per badanti del settore di assistenza familiare: è stata decisa una creazione di un canale di ingresso sperimentale per il 2025, limitato a 10.000 posti, destinato all’assistenza di anziani non autosufficienti e disabili, gestito tramite Agenzie per il lavoro, organizzazioni datoriali che hanno sottoscritto il CCNL del settore domestico e professionisti dell’area giuridico-economica. Le domande di nulla osta al lavoro verranno esaminate senza applicare il silenzio-assenso. Saranno autorizzate soltanto fino 3 domande al massimo per datore di lavoro.
- Decisione su alcuni paesi a rischio: Rimozione del meccanismo del silenzio-assenso durante la valutazione delle domande provenienti da lavoratori di paesi considerati a rischio, che nel 2025 includono Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka.
- Aumento personale per il decreto flussi: è stato deciso un incremento del personale dedicato alle procedure di ingresso in Italia per motivi di lavoro presso i ministeri dell’Interno e degli Esteri.
- Impronte digitali per visti nazionali: Obbligo impronte di digitali non soltanto ai visti Schengen, ma anche ai visti nazionali.
Implicazioni di questa norma: Queste modifiche rappresentano un passo avanti verso una maggiore trasparenza e efficienza. L’obbligo di digitalizzare il processo e l’introduzione di un sistema di precompilazione aiutano a snellire le pratiche e a garantire che solo le richieste idonee vengano esaminate. Vedremo come tutte queste modifiche verrano applicate al prossimo decreto flussi dal 2025 in poi.
2. Lotta al caporalato e tutela delle vittime:
Il decreto introduce misure significative per contrastare il fenomeno del caporalato e proteggere le vittime di sfruttamento. Viene riconosciuto un permesso di soggiorno per casi speciali a favore delle vittime di caporalato, illecita intermediazione e sfruttamento del lavoro, in base all’articolo 18-ter del Testo Unico sull’immigrazione.
- Conversione del permesso di soggiorno casi speciali: Alla scadenza, questo permesso può essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro, anche fuori dalle quote previste, o per motivi di studio.
- Programmi di assistenza individuali: Le vittime avranno accesso a programmi mirati per la formazione e l’integrazione sociale e lavorativa. Tuttavia, l’ammissione a questi programmi può essere revocata in caso di condanne per reati non colposi. (DL n. 83 del 2002)
- Estensione del patrocinio legale: Coloro che collaborano per far emergere il reato di caporalato e per identificare i responsabili avranno diritto al patrocinio legale, con copertura delle spese di giustizia.
Implicazioni di questa nuova norma: Questi provvedimenti segnano un rafforzamento della protezione delle vittime di caporalato e una maggiore incentivazione alla collaborazione per smantellare reti criminali di sfruttamento.
3. Gestione dei flussi migratori e rafforzamento dei controlli:
In tema di gestione dei flussi migratori, il decreto introduce disposizioni per migliorare il controllo sulle persone in arrivo, con particolare attenzione ai richiedenti asilo e ai migranti irregolari.
- Obbligo di informare in caso di prestazioni di ricerca e soccorso in mare: I piloti di aeromobili o droni che decollano o atterrano in Italia e svolgono attività di ricerca per il soccorso in mare devono informare senza indugi l’ente competente per i servizi del traffico aereo, il Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo responsabile dell’area, e i centri di coordinamento degli Stati costieri che gestiscono le aree adiacenti in caso di emergenze.
- Obbligo di cooperazione: Gli stranieri richiedenti asilo dovranno collaborare con le autorità per l’accertamento della propria identità, nazionalità, soggiorni e transiti, inclusi quelli soccorsi in mare o irregolari sul territorio italiano.
- Controlli su dispositivi elettronici: In caso di mancata cooperazione, la polizia potrà accedere ai dati identificativi contenuti nei dispositivi elettronici (telefono cellulare, tablet o computer portabile) degli stranieri, sebbene non ai dati personali come la corrispondenza.
- Respingimento ed accompagnamento alla frontiera: Introduzione di un’ulteriore ipotesi di respingimento per coloro che, soccorsi in mare, risultano irregolari o rappresentano un rischio di fuga. Una procedura di identificazione e fotosegnalamento viene attivato insieme alla creazione di un codice unico di identità contenente le generalità di quella persona prima del suo respingimento. Dettagli nel video sul nostro canale YouTube dove ti puoi iscrivere anche adesso se non ancora fatto.
- Allontanamento ingiustificato dello straniero: Nel caso in cui lo straniero si allontani senza giustificazione dalle strutture di accoglienza, la normativa attuale sarà sostituita da una nuova che prevede il ritiro automatico della domanda di protezione internazionale.
- Revoca della protezione speciale: Alla commissione nazionale per il diritto di asilo, nel rispetto del principio di non respingimento, viene conferita anche la responsabilità di revocare la protezione speciale in caso di annullamento o cessazione dello status di protezione internazionale, qualora ci siano motivi validi per ritenere che il cittadino straniero rappresenti una minaccia per la sicurezza dello Stato.
Viene confermato che lo straniero ha il diritto di essere assistito da un mediatore culturale. Il verbale delle operazioni viene inviato al giudice di pace competente per la convalida, che deve pronunciarsi entro 48 ore. Se la convalida non avviene o è solo parziale, i dati verificati non possono essere utilizzati. Obblighi simili si applicano anche allo straniero non espulso immediatamente e trattenuto, richiedente protezione internazionale, e ai minori non accompagnati durante il processo di trattenimento.
L’ultima parte del nuovo decreto legge introduce nuove disposizioni processuali riguardanti il potere di impugnazione dei provvedimenti di trattenimento degli stranieri, consentendo di presentare reclami alla Corte d’Appello. Tali reclami verranno trattati in camera di consiglio e risolti con decreto entro 60 giorni. Inoltre, il termine per ricorrere al giudice della sezione specializzata contro il trattenimento alla frontiera è ridotto da 14 a 7 giorni, con la possibilità di richiedere la sospensione del provvedimento impugnato. È prevista anche la possibilità di fare appello contro il diniego o la revoca della protezione speciale decisa dalla sezione specializzata.
Implicazioni: Queste misure mirano a rafforzare il controllo sui migranti irregolari, riducendo i rischi legati all’immigrazione non regolamentata e garantendo una maggiore trasparenza sui richiedenti asilo. Questo fa capire che attualmente il governo italiano non intende fare nessuna sanatoria per la regolarizzazione di coloro che non hanno un permesso di soggiorno in Italia. Bisogna aspettarsi a una serie di respingimenti massivi come questi di cui abbiamo parlato in questo video:
In conclusione, il decreto-legge recentemente approvato rappresenta un intervento complesso e articolato, che tenta di affrontare con urgenza problematiche legate ai flussi migratori e al lavoro sommerso. Le nuove misure mirano a semplificare le procedure per l’ingresso di lavoratori stranieri, proteggere le vittime di caporalato e rafforzare il controllo sui richiedenti asilo e migranti irregolari. Queste disposizioni mostrano la volontà del governo di applicare la sua politica al tema dell’immigrazione con un approccio sbilanciato, che tiene conto tanto delle esigenze economiche quanto della sicurezza, dimenticando dei diritti umani.
Nessuna risposta viene proposta per quanto riguarda coloro che non hanno un permesso di soggiorno regolare in Italia. Secondo il governo, l’unica soluzione è il rimpatrio. Allora cosa fare delle tante persone che già lavorano in diversi settori tra cui anche il lavoro domestico dove troviamo tanti colf e badanti senza permesso di soggiorno?
Fonte principale: Comunicato stampa del Consiglio n. 98 su questo nuovo decreto legge
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