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Veramente sembra un gioco. Il governo non vuole perdere tutti i soldi che gli immigrati pagano come tassa per aver un permesso di soggiorno e vivere in Italia legalmente. Su questo tema, la giustizia non ha più parola e non può decidere per difendere i deboli anche economicamente. Perché allora continuare a predicare che “La legge è uguale per tutti”? Perché alcuni cittadini devono pagare una tassa per vivere legalmente in Italia? E’ la giustizio o l’ingiustizia?
Come ve l’abbiamo detto recentemente, ci sono state due sentenze che si sono pronunciate contro il pagamento delle tasse per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. La prima sentenza è stata quella della Corte di Giustizia che ha condannato l’Italia per questa tassa illegittima contro una categoria d’immigrati. La seconda sentenza è stata quella del TAR del Lazio nel mese di maggio 2016 che annullava la tassa illegittima sui permessi di soggiorno. Questa tassa è stata introdotta nel 2011 dall’allora Ministro dell’Interno, Roberto Maroni appartenente politicamente alla Lega Nord.
Governo in silenzio per preparare il suo complotto contro gli immigrati
Subito dopo la sentenza del TAR, tanti immigrati ed operatori sociali hanno pensato che era arrivato il momento giusto per cominciare a vivere serenamente senza spendere una parte dello stipendio nel rinnovo del permesso di soggiorno. Purtroppo il governo ha preferito di rimanere in silenzio per preparare il suo modo migliore per non rimborsare le tasse pagate ingiustamente da tanti immigrati per aver i permessi di soggiorno. La cosa strana è che il Ministero dell’Interno ha dato alle questure l’autorizzazione di accettare le pratiche anche senza verificato l’avvenuto pagamento della tassa che varia dai 80 ai 200 euro adeguandosi alla sentenza del TAR del Lazio. Ma nel frattempo, il governo stava preparando un ricorso contro questa sentenza tramite il Consiglio di Stato.
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Questo ricorso del governo ha chiesto di annullare la sentenza del TAR per sospendere la sua efficacia per “l’estrema gravità delle ripercussioni sul piano operativo e finanziario”. Per farlo, tramite un decreto del presidente della terza sezione Luigi Maruotti ha sospeso l’esecutività della sentenza del Tar. In questo modo, la sentenza diventa nulla e gli immigrati devono continuare a pagare la tassa per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.
E adesso come gli immigrati devono comportarsi per aver un permesso di soggiorno?
Visto che la decisione di sospendere l’efficacia della sentenza del TAR è stata una “decisione d’urgenza” chiesta dal governo, ormai per adesso è come se questa sentenza ci non fosse mai stata. Quindi, gli immigrati devono continuare a pagare la tassa per aver o rinnovare il permesso di soggiorno. Comunque, CGIL e INCA in quanto sindacato e patronato che avevano portato avanti la battaglia verso la sentenza del TAR del Lazio per annullare la tassa sui permessi di soggiorno sono stati invitati dal Consiglio di Stato nei prossimi giorni. Non si sa ancora se veramente sarà possibile rendere la sentenza del TAR nuovamente efficace. Bisognerà quindi continuare a pagare.
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