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Per la sanatoria 2012, è arrivato il momento di pagare le tasse arretrate. Le aziende sono tenute a versare i sei mesi di ritenute fiscali sulle retribuzioni dei lavoratori. L’appuntamento non riguarda i datori di lavoro domestico.
Arriva una scadenza costosa per le imprese che tra il 15 settembre e il 15 ottobre hanno presentato domande di emersione per lavoratori stranieri occupati irregolarmente.
Entro il 16 novembre sono infatti chiamate a versare l’Irpef sulle retribuzioni arretrate di almeno sei mesi (maggio-ottobre) e comunque per tutto il periodo di lavoro. È uno dei paletti previsti dal decreto legislativo 209/2012 che ha dato il via alla regolarizzazione ed è tra quelli che hanno contribuito maggiormente allo scarso successo dell’operazione.
L’appuntamento non riguarda i datori di lavoro domestico, che non essendo sostituti di imposta non devono effettuare le ritenute fiscali. Toccherà invece le aziende che hanno chiesto la regolarizzazione per lavoratori subordinati di altri settori, presentando, come si legge nel report conclusivo pubblicato dal ministero dell’Interno, oltre 18 mila domande.
Conviene ricordare che il versamento delle tasse arretrate (così come di retribuzioni e contributi previdenziali) è un passaggio indispensabile per portare a termine la regolarizzazione. Quanto verrà convocato dallo Sportello Unico insieme al lavoratore, il datore dovrà autocertificare di averlo effettuato, altrimenti andrà incontro a sanzioni e non potrà essere rilasciato un permesso di soggiorno al cittadino straniero.
Elvio Pasca, stranieriinitalia.it
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