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Non succede spesso che i lavori di rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno siano sospesi. Questa volta, l’emergenza coronavirus (covid-19) è protagonista di questa sospensione dei lavori di rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno per 30 giorni. Come è la situazione? Cosa bisogna fare?
Secondo IlSole24Ore, il decreto sull’emergenza Coronavirus (o covid-19) nella sua ultima versione del 02/03/2020 nella Gazzetta Ufficiale, prevede la sospensione dei lavori di preparazione in vista del rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno per stranieri. Questa sospensione ha lo scopo di liberare un gran numero delle forze dell’ordine, specialmente la Polizia di Stato che si occupa dei lavori inerenti ai permessi di soggiorno, per occuparsi delle attività sul territorio in vista di limitare la propagazione dell’epidemia di Coronavirus. Quindi le attività d’ufficio vengono sospesi per un periodo di 30 giorni.
3 tipi di sospensione lavori sui permessi di soggiorno (art. 9, comma 1, lett. b d.l. n. 9/2020)
- Termini per la chiusura o conclusione dei lavori amministrativi per il rilascio del permesso di soggiorno. Questo significa che la durata ordinaria prevista per che l’amministrazione rilasci i permessi di soggiorno viene sospesa per 30 giorni.
- Termini per presentare la prima richiesta di rilascio del permesso di soggiorno. Questo significa che la durata di 8 giorni entro cui un nuovo straniero arrivato in Italia deve presentare la richiesta del permesso di soggiorno viene sospesa. Riprenderà dopo 30 giorni di stop in cui gli agenti devono dare il loro contributo per affrontare l’emergenza di Coronavirus.
- Termini per presentare la richiesta di rinnovo del permesso di soggiorno. Di solito questa richiesta viene fatta a partire da 60 giorni prima della scadenza fino a 60 giorni dopo la data di scadenza. Questa durata viene sospesa per 30 giorni. Quindi, non presenterà la richiesta di rinnovo del suo permesso di soggiorno entro questi 60 giorni potrà farlo anche dopo questa sospensione di 30 giorni.
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Cosa bisogna fare per chi aveva un appuntamento alla questura?
Secondo le informazioni che ci arrivano dai lettori sparsi sul territorio nazionale, alcune questure stanno ancora funzionando regolarmente ( testimonianze da Verona e Roma), mentre in alcune questure (come Milano) alcuni servizi come le richiesta di asilo politico sono sospesi per 30 giorni.
Ricordiamo che leggendo il Decreto del Presidente del Consiglio del 1 marzo 2020 Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01381) (GU Serie Generale n.52 del 01-03-2020), si capisce che alcuni comuni dove l’epidemia di coronavirus è molto presente devono rispettare le indicazioni indicate nel presente decreto. Questi comini sono: 1) nella Regione Lombardia: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini.
2) nella Regione Veneto: Vo’. 3) Altre regioni più interessate sono Emilia-Romagna e Veneto, mentre le altre province sono Savona e Pesaro e Urbino. Questo decreto lascia intendere che i prefetti hanno diritto di decidere sulle sospensioni di alcune attività in accordo con le autorità sanitarie per evitare la propagazione dell’epidemia di Coronavirus.
In questo caso, se l’appuntamento era fissato nel mese di marzo 2020, allora bisogna chiamare la questura o mandare un email per chiedere un altro appuntamento.
N.B: Rimane ancora la possibilità di presentarsi alla questura per chiedere la protezione internazionale seguendo la procedura ordinaria nel pieno rispetto delle norme di contenimento dell’epidemia di coronavirus.
Seguiremo l’evoluzione di questa situazione e vi terremo informati.
Fonte: IlSole24Ore e Gazzetta Ufficiale
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