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Nel segno di un’ampia riforma del sistema d’immigrazione, l’attuale governo ha recentemente rafforzato le misure per il controllo dei flussi migratori. Questo ha incluso un sostanziale ampliamento e aggiornamento dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) e l’introduzione di una novità significativa: una cauzione o garanzia di cinquemila euro per gli stranieri che preferiscono evitare il confinamento nei CPR.
Oltre a queste importanti modifiche, il governo ha esteso la sua azione anche non soltanto nel campo della protezione internazionale, introducendo nuovi meccanismi, ma anche per rendere più efficiente il processo di espulsione dei titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Per comprendere appieno l’impatto e le implicazioni di queste nuove disposizioni, vi invitiamo a esplorare i sette punti chiave di questo decreto, che illustrano in modo dettagliato le innovazioni introdotte e il loro impatto sul sistema d’immigrazione. Intanto ne abbiamo parlato anche in questa conferenza insieme ad altri esperti di diritto dell’immigrazione:
1. Protezione internazionale reiterata:
- Modifiche alla procedura per richieste ripetute di protezione internazionale quando il richiedente è in fase di allontanamento.
- Il Questore, sentito il Presidente della Commissione territoriale, è l’autorità competente per l’esame.
- Presentare una richiesta non interrompe la procedura di allontanamento, a meno che il Questore identifichi nuovi elementi rilevanti.
2. Procedimento di riconoscimento della protezione internazionale:
- Modifiche all’allontanamento ingiustificato dalle strutture di accoglienza.
- Sospensione dell’esame della domanda se il richiedente si allontana volontariamente, con possibilità di riapertura entro 12 mesi.
- Riduzione della sospensione della possibilità di espulsione da 12 a 9 mesi.
- Introduzione di una disciplina speciale nel caso in cui lo straniero non si presenti per la verifica dell’identità dichiarata e per la formalizzazione della domanda.
3. Minori stranieri non accompagnati (MSNA):
- Prima accoglienza in strutture governative per soccorso e protezione immediata.
- Successiva accoglienza nella rete dei centri del Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) come dispositivo naturale.
- Possibilità di attivare strutture temporanee dedicate ai MSNA in caso di arrivi consistenti e ravvicinati.
4. Accertamento dell’età dei MSNA:
- In caso di arrivi consistenti e multipli, possibilità di svolgere rilievi antropometrici o altri accertamenti sanitari per determinare l’età.
5. Accesso delle donne alle strutture SAI:
- Tutte le donne (non solo quelle in gravidanza) hanno accesso alle strutture SAI come soggetti di particolare vulnerabilità.
6. Espulsione dei cittadini Extra-UE soggiornanti di lungo periodo:
- Procedura chiara ed effettiva per l’espulsione di cittadini extra-UE con permesso di soggiorno di lungo periodo soggetti a misure di sicurezza diverse dalla detenzione.
7. Potenziamento delle attività di controllo nelle ambasciate e consolati:
- Istituzione di un contingente fino a 20 unità della Polizia di Stato per attività di controllo e verifica legate al rilascio dei visti di ingresso per l’Italia.
In sintesi, le recenti modifiche introdotte dal governo nel sistema d’immigrazione italiano riflettono un’approccio deciso e rigoroso verso la gestione dei flussi migratori. Non solo coloro che giungono nel paese, ma anche coloro che risiedono in Italia da molti anni e hanno ottenuto il permesso di soggiorno UE di lungo periodo, si trovano ora di fronte a una realtà più stringente. L’introduzione della cauzione di cinquemila euro per evitare l’ingresso nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) rappresenta un ulteriore passo verso una politica migratoria controllata, ma che tende verso una chiusura totale su sé stessa.
In aggiunta, le semplificazioni nell’espulsione dei titolari del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo segnalano un chiaro impegno nel garantire che le misure di sicurezza siano adeguate anche per coloro che hanno stabilito una lunga residenza nel paese. Vedremo i risultati! Queste misure testimoniano la volontà del governo di adottare un approccio più rigoroso nella gestione dei flussi migratori, con impatti significativi sia per i nuovi arrivati che per coloro che risiedono da tempo in Italia.
Per approfondire questo decreto immigrazione, LEGGI QUI
Gamaliel NIYONSABA, Community Manager e Fondatore di permessodisoggiorno.org
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