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Nel nostro precedente articolo abbiamo esplorato i cambiamenti introdotti dal DL 145/2024, che ha apportato significative modifiche alle norme sull’ingresso in Italia per motivi di lavoro. Questo nuovo decreto si inserisce nel quadro delle recenti riforme in materia di immigrazione, con l’obiettivo di semplificare e rendere più accessibile l’ingresso e il soggiorno per motivi lavorativi. In questo articolo ci concentreremo su un aspetto chiave di queste novità: la soppressione delle quote per la conversione di specifici tipi di permessi di soggiorno. Di queste novità abbiamo parlato anche in questo video:
Soppressione del meccanismo delle quote previste dal decreto flussi per la conversione dei permessi di soggiorno
Uno dei cambiamenti principali introdotti dal DL 145/2024 riguarda l’eliminazione del limite delle quote, precedentemente previsto dal decreto flussi, per la conversione di alcuni tipi di permesso di soggiorno. Questo si ricollega a una misura già avviata con il cosiddetto “decreto Cutro” (DL 20/2023, convertito nella Legge 50/2023), che aveva eliminato il vincolo delle quote per la conversione dei permessi di soggiorno rilasciati per motivi di studio e formazione in permessi per lavoro subordinato.
Secondo la normativa attuale, la conversione dei permessi di soggiorno, purché ancora validi, può avvenire in qualsiasi momento dell’anno, senza dover attendere l’apertura delle quote previste dal decreto flussi. Questo significa che non esiste più un limite numerico alla conversione di tali permessi, rendendo il processo più flessibile e snello.
Estensione della soppressione delle quote ad altri permessi di soggiorno
Il DL 145/2024 estende ulteriormente questa semplificazione anche ad altre categorie di permessi di soggiorno, inclusi:
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Permessi di soggiorno per lavoro stagionale (art. 24 del D. Lgs. 286/1998, Testo Unico sull’Immigrazione – TUI): Prima dell’entrata in vigore del DL 145/2024, la conversione di un permesso di soggiorno stagionale in un permesso per lavoro subordinato era subordinata alla disponibilità di quote stabilite annualmente dal decreto flussi. Con le nuove norme, tale conversione può ora avvenire senza dover attendere l’apertura di tali quote, facilitando così la transizione a un impiego stabile.
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Permessi di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati da altro Stato membro dell’Unione Europea (art. 9-bis TUI): Anche per questi permessi è stata soppressa la necessità di una quota per la conversione. Ciò rappresenta un passo avanti importante per garantire una maggiore mobilità all’interno dell’UE, consentendo ai soggiornanti di lungo periodo di trasferirsi e lavorare in altri Stati membri con maggiore facilità.
Vantaggi delle nuove disposizioni senza quota del decreto flussi
L’eliminazione del limite delle quote per la conversione di questi permessi di soggiorno rappresenta una semplificazione cruciale per il sistema migratorio italiano. Tra i principali benefici, si segnalano:
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Contrasto all’irregolarità e al lavoro sommerso: Facilitando la conversione dei permessi di soggiorno, si riducono le possibilità che i lavoratori rimangano in condizioni di precarietà o sfruttamento, contribuendo alla regolarizzazione della loro posizione lavorativa.
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Migliore integrazione e mobilità all’interno dell’UE: Le nuove disposizioni agevolano il diritto dei soggiornanti di lungo periodo di spostarsi e lavorare in altri Stati membri, rimuovendo uno degli ostacoli principali alla loro mobilità. Ciò favorisce una maggiore circolazione della forza lavoro qualificata all’interno dell’Unione Europea, promuovendo al contempo l’integrazione sociale ed economica.
Ricordiamo che anche coloro che hanno il permesso di soggiorno UE di lungo periodo ottenuto in Italia possono andare a vivere e lavorare in altri paesi dell’Unione, secondo le modalità previste in ogni paese. In questo video qui sotoo, puoi ascoltare una testimonianza di qualcuno che ha fatto questa scelta di andare a cercare altre opportunità di lavoro in altri paesi:
Queste modifiche rappresentano un ulteriore passo verso un sistema più inclusivo e flessibile, che mira a facilitare il processo di integrazione dei migranti in Italia e a promuovere la legalità nel mercato del lavoro. Speriamo che prossimante ci sia ancora la possibilità di coloro che hanno avuto la disgrazia di non avere un permesso di soggiorno regolare per vivere e lavorare in Italia, senza sempre essere costretti a lavorare in nero, senza contributo, senza tasse e senza tutella. Serve una vera sanatoria di questi migranti già presenti in Italia.
Se hai bisogno di assistenza o consulenza su qualsiasi tipo di permesso di soggiorno o cittadinanza italiana, non esistare a contattarci e rispondere il più presso possibile. Ecco come fare la prenotazione facilmente.
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