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Recentemente abbiamo affrontato l’importante tema del lavoro stagionale nella programmazione dei decreti flussi in Italia per il triennio 2023 – 2025, focalizzandoci sui settori ammessi e sulle relative quote. Nel Decreto Flussi 2023, i settori occupazionali aperti ai cittadini di Paesi Terzi sono principalmente l’agricolo e il turistico-alberghiero, come specificato nell’articolo 24, comma 1, del Testo Unico sull’Immigrazione.
Settori ammessi e quote del decreto flussi 2023
I settori occupazionali per i quali i cittadini di Paesi Terzi possono essere ammessi sul territorio nazionale per motivi di lavoro subordinato stagionale sono: “agricolo e turistico-alberghiero” (articolo 24, comma 1, T.U.I). Ecco il suo testo:
Il datore di lavoro o le associazioni di categoria per conto dei loro associati, che intendono instaurare in Italia un rapporto di lavoro subordinato a carattere stagionale nei settori agricolo e turistico/alberghiero con uno straniero, devono presentare richiesta nominativa allo sportello unico per l’immigrazione della provincia di residenza. Si applicano, ove compatibili, le disposizioni di cui all’articolo 22, ad eccezione dei commi 11 e 11-bis.
Nel dettaglio, il settore “agricolo” comprende anche le istanze relative all’ingresso di lavoratori non comunitari stagionali/pluriennali impiegati come “operai florovivaisti” e “personale addetto all’allevamento di animali”. Tali inclusioni sono disciplinate dalla contrattazione collettiva di settore, in particolare, dal CCNL operai agricoli e florovivaisti del 23 maggio 2022. È fondamentale verificare che la contrattazione collettiva confermi la natura stagionale dell’impiego.
Per il Decreto Flussi 2023, sono state messe a disposizione un totale di 82.550 quote per l’ammissione di lavoratori stranieri sul territorio italiano per lavoro stagionale. È importante tenere a mente che il primo giorno per inviare le domande, noto come il ‘click day‘, è fissato per il 12 dicembre 2023 dalle ore 9:00. Se desiderate approfondire ulteriormente la ripartizione di queste quote o avete bisogno di assistenza nella procedura, vi invitiamo a cliccare sul link dedicato o a contattare la nostra squadra per la consulenza. Ecco le altre date utili:
Requisiti economici per partecipare al decreto flussi 2023 nel lavoro stagionale
Indipendentemente dal settore, il reddito imponibile non può essere inferiore a € 30.000,00 annui. Nel caso di imprese agricole, la capacità economica può essere valutata considerando indicatori aggiuntivi rispetto al fatturato, come quelli derivanti dalla dichiarazione I.V.A. e il volume d’affari netto degli acquisti. Inoltre, sono rilevanti anche i contributi comunitari documentati dagli organismi erogatori, come specificato nelle circolari INL n. 3 del 5 luglio 2022 e n. 2066 del 21 marzo 2023.
Per gli imprenditori agricoli titolari di reddito agrario, è possibile considerare l’ammontare del volume d’affari desumibile dalla dichiarazione I.V.A. al netto degli acquisiti, escludendo gli acquisti di beni strumentali ammortizzabili e non ammortizzabili. Questo valore può essere incrementato dai contributi comunitari e dalle operazioni fuori campo IVA relative al settore agricolo.
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Nel caso di imprenditori agricoli non titolari di reddito agrario, si può fare riferimento al reddito imponibile o al fatturato risultante dall’ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente.
Attività connesse e dichiarazione I.V.A. ai fini della partecipazione al decreto flussi 2023
Nel caso in cui gli imprenditori agricoli svolgano anche altre attività connesse, commerciali o di lavoro autonomo, è necessario considerare la sommatoria del volume d’affari di tutti gli intercalari della dichiarazione I.V.A.
Procedura per l’ottenimento del nulla osta e del permesso di soggiorno in breve
La procedura per ottenere il Nulla Osta per lavoro stagionale nel Decreto Flussi 2023 richiede una serie di passaggi che devono essere seguiti con cura e precisione. Si tratta di una pratica che coinvolge diverse istituzioni e che necessita di documentazione accurata.
- Presentazione della domanda: Il datore di lavoro che vuole chiedere il nulla osta per l’aspirante lavoratore stagionale deve presentare la domanda telematicamente accedendo con SPID o la carta d’identità elettronica (CIE). In seguito, deve scegliere il modello C-Stag che riguarda coloro che vogliono chiedere in nulla osta e il permesso di soggiorno per lavoro stagionale. Può fare la domanda da solo o farsi assistere da un professionista consulente del lavoro o avvocato immigrazionista che se ne occupa.
- Documentazione necessaria: La documentazione richiesta può variare, ma generalmente include i documenti del datore di lavoro, i documenti inerenti alla sua attività, la conferma del datore di lavoro tramite la lettera d’impegno all’assunzione, la prova dei requisiti economici e altri documenti utili.
- Valutazione e rilascio del nulla osta: L’autorità competente valuterà la domanda e, se soddisfatti i requisiti, rilascerà il nulla asta. Con questo nulla osta, il candidato lavoratore potrà andare alla rappresentanza italiana nel suo paese per chiedere il visto d’ingresso per lavoro subordinato stagionale.
- Inizio dell’attività lavorativa e richiesta del permesso di soggiorno: arrivato in Italia, il lavoratore può iniziare a lavorare ed entro 8 giorni deve richiedere il permesso di soggiorno presso la questura del luogo in cui intende lavorare.
È fondamentale seguire attentamente ciascun passo della procedura e assicurarsi di avere tutti i documenti richiesti in modo da evitare ritardi o complicazioni. Ottenere il nulla osta e il permesso di soggiorno per lavoro stagionale in Italia è un processo che richiede attenzione ai dettagli e il completamento accurato della documentazione richiesta. Con i settori agricolo e turistico-alberghiero aperti ai cittadini di Paesi Terzi nel Decreto Flussi 2023, è importante che i candidati soddisfino i requisiti economici e presentino una domanda completa per garantire il successo del loro ingresso nel mercato del lavoro italiano.
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