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L’acquisizione della cittadinanza italiana per residenza è un processo che richiede tempo e impegno, ma offre molti vantaggi, come la possibilità di votare e lavorare, viaggiare senza restrizioni all’interno del Paese e nell’Unione Europea. Ci sono diversi motivi per ottenere la cittadinanza come lo abbiamo dettagliatamente spiegato in quest’articolo dedicato alla cittadinanza italiana, i requisiti e la procedura per inviare l’istanza chiederla.
Uno dei requisiti fondamentali per la richiesta di cittadinanza italiana per residenza è il reddito. In Italia, il requisito di reddito deve essere soddisfatto prima di poter presentare la domanda di cittadinanza dirattamente online se ci sono i requisiti. In un recente video vi abbiamo confermato che per pagare il contributo di 250 euro richiesta per la cittadinanza italiana per residenza bisogna pagare direttamente online tramite in servizio integrato di PagoPA. Questo contributo non è richiesto se si tratta di richiesta cittadinanza per matrimonio con cittadino o cittadina italiana.
Per indicare il proprio reddito al fine di soddisfare il requisito di cittadinanza per residenza, è necessario fornire documenti che dimostrino il reddito. Questi documenti possono includere dichiarazioni fiscali (CUD, 730, buste paga, etc). È importante fornire documenti precisi e completi per evitare ritardi nella valutazione della domanda di cittadinanza per residenza. La fonte di questi redditi deve essere lecita e dimostrabile con la dovuta documentazione.
In caso di cambiamenti nel reddito dopo la presentazione della domanda di cittadinanza per residenza, è importante aggiornare la pratica contattanto le le autorità competenti. Ciò può essere fatto attraverso la presentazione di documenti aggiornati, come buste paga recenti, etc. Lo vedremo in seguito.
Quanti anni di residenza bisogna avere per chiedere la cittadinanza italiana?
Quando parliamo della cittadinanza italiana per residenza, bisogna considerare principalmente i seguenti casi:
- 3 anni di residenza per gli ascendenti in linea retta di cittadini italiani e per gli stranieri nati in Italia i quali non abbiano ottenuto, o potuto ottenere, il riconoscimento della cittadinanza presso il comune di residenza (art.9 lett. a);
- 4 anni di residenza per i cittadini dell’Unione europea (art. 9 lett. d)
- 5 anni di residenza per gli apolidi (9 lett. e) e i rifugiati politici (art. 16 c.2);
- 5 anni di servizio, anche all’estero, alle dipendenze dello Stato (art.9 lett. c).
- 5 anni di residenza per gli stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani (art.9 lett. b);
- 10 anni di residenza per i cittadini extracomunitari (art. 9 lett. f)
È importante poi sottolineare che il requisito di reddito per la cittadinanza italiana per residenza può essere diverso in base alla situazione familiare, quindi è necessario verificare il requisito specifico per la propria situazione. Questo significa che il reddito aumenta in funzione delle persone che formano il nucleo familiare del richiedente secondo quanto viene indicato sul certificato di stato di famiglia che bisogna includere. Per rispondere a questo requisito, anche i redditi che membri del nucleo familiare del richiedente servono nel calcolo del reddito comprensivo utile per chiedere la cittadinanza italiana.
Ecco il reddito annuo richiesto per chiedere la cittadinanza italiana per residenza
- € 8.263,31 per il richiedente la cittadinanza senza coniuge né figli a carico
- € 11.362,05 per il richiedente la cittadinanza con coniuge a carico (bisogna aggiungere 3.098,74 al reddito individuale del richiedente)
- € 516,00 ulteriori per ogni figlio a carico del richiedente la cittadinanza
Ad esempio, se una coppia con un figlio a carico vuole presentare una domanda di cittadinanza per residenza, il reddito annuo minimo richiesto sarebbe di 11.878,51 euro (11.362,05 euro per il nucleo familiare di due persone + 516,46 euro per il figlio a carico). Lo vedremo in seguito.
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Bisogna tenere presente che questo reddito è annuo. Questo significa che è il reddito minimo che bisogna avere per i 3 anni che precedono l’anno in cui si fa la domanda per la cittadinanza italiana.
Chi sono i familiari che possono aiutare nella dimostrazione del reddito per fare la domanda di cittadinanza italiana e in presenza di figli a carico?
L’attuale legge sulla cittadinanza italiana limita i familiari che possono formare lo stato di famiglia del richiedente cittadinanza ai fini del calcolo del reddito necessario alle seguenti categorie:
- il coniuge (o, ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, la parte unita civilmente o ilconvivente di fatto legato da un contratto scritto di convivenza),
- i figli legittimi o legittimati, compresi i figli adottivi, affidati o affiliati (e, in loro mancanza, i discendenti prossimi),
- i genitori (e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi),
- i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle germani o unilaterali.
Lo stesso regolamento specifica che “sono dunque esclusi, fra l’altro, i redditi di familiari diversi da quelli elencati sopra, di familiari non compresi nello stato di famiglia del richiedente, nonché del convivente di fatto non legato da un contratto scritto di convivenza (anche in presenza di figli in comune)“.
Per ogni famiglia anagrafica, viene dunque considerata la somma dei redditi del richiedente, del coniuge e dei figli. Ecco i casi più frequenti, con il relativo reddito imponibile familiare di riferimento:
- Richiedente senza coniuge senza figlio a carico: € 8.263,31
- Richiedente senza coniuge con 1 figlio a carico: € 8.779,31
- Richiedente senza coniuge con 2 figli a carico: € 9.295,31
- Richiedente senza coniuge con 3 figli a carico: € 9.811,31
- Richiedente senza coniuge con 4 figli a carico: € 10.327,31
- Richiedente con coniuge e 1 figlio a carico: € 11.878,05
- Richiedente con coniuge e 2 figli a carico: € 12.394,05
- Richiedente con coniuge e 3 figli a carico: € 12.910,05
- Richiedente con coniuge e 4 figli a carico: € 13.426,05
Cosa succede se il reddito presentato non arriva al minimo richiesto per la cittadinanza italiana?
Quando l’amministrazione riceve la pratica di chi sta chiedendo la cittadinanza italiana, ci sono alcune decisione che vengono prese in funzione del reddito:
- Se il reddito presentato per la cittadinanza italiana non è sufficiente, cioè inferiore a quanto indicato qui sopra, la domanda viene rifiutata direttamente telematicamente. Questo vuole dire che non è possibile inviare la domanda. Comunque, se uno dei redditi presentati non viene validato, si riceve un preavviso per completare il reddito, altrimenti la pratica viene respinta per mancanza di reddito sufficiente.
- Se si supera questa fase i controlli continuano per verificare la verdicità della documentazione presentata:
- in caso di dichiarazione non veritiera o di esibizione di atto falso o contenente dati non più rispondenti a verità, verrà avviata la procedura di inammissibilità della domanda e verrà inoltrata la denuncia all’Autorità giudiziaria (artt. 483 e 489 c.p.)
- la possibile decadenza dalla cittadinanza già concessa, ai sensi e per gli effetti di cui agli artt. 75 e 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
In sintesi, il reddito è uno dei requisiti fondamentali per la richiesta di cittadinanza italiana per residenza. È importante comprendere il requisito di reddito specifico per la propria situazione e fornire documenti precisi e completi per evitare ritardi nella valutazione della domanda. I requisiti reddituali dovranno essere mantenuti fino alla data del giuramento: pertanto, si procederà sempre al controllo dei redditi imponibili come sopra specificati, prima dell’emanazione del decreto di cittadinanza.
In caso di cambiamenti nel reddito o altra situazione importante dopo la presentazione della domanda di cittadinanza per residenza, è importante aggiornare le autorità competenti utilizzando i moduli disponibili sui siti come quello che potresti vedere qui che riguarda la prefettura di Ancona disponibile cliccando qui.
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