Ecco chi è il nuovo Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi

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La nuova Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, Giorgia Meloni, ha voluto un altro Matteo come Ministro degli Interni che si occupa anche della gestione dell’immigrazione, dei permessi di soggiorno, della protezione internazionale, della cittadinanza italiana, della sicurezza pubblica, …etc. Ma chi è veramente questo nuovo Matteo, scelto al posto di Matteo Salvini per essere capo del Viminale, cioè del delicato Ministero dell’Interno? La sua carriera e la sua viccinanza a Matteo Salvini non promette tanti cambiamenti positivi per gli immigrati che vivono e lavorano in Italia.

Matteo Piantedosi, ex capo gabinetto di Matteo Salvini e prefetto di Bologna e Roma diventato Ministro dell'Interno nel Governo di Giorgia Meloni
Matteo Piantedosi ex capo gabinetto di Matteo Salvini ed attuale Ministro dellInterno

Si chiama Matteo Piantedosi, nato a Napoli nel 1963. Ha studiato a Bologna dove si è laureato in giurisprudenza. Ha ricorperto tanti incarichi, specialmente tra le prefetture (Bologna, Lodi e Roma) e il Ministero dell’Interno dove ha conosciuto e lavorato come vice capo gabinetto o capo gabinetto con diversi ministri tra cui Annamaria Cancellieri nel 2011 nel governo di Mario Monti. Ha anche lavorato presso questo Ministero quando c’era Roberto Maroni come Ministro e durante i due governi di Giuseppe Conte. Proprio durante il primo governo Conte è stato molto vicino a Matteo Salvini che lo ha aveva chiamato per essere il suo capo gabinetto, cioè consigliere da vicino nella presa delle decisioni molto difficili e delicati.

Abbiamo scritto insieme i decreti sicurezza” deceva Matteo Salvini a proposito di Matteo Piantedosi.

Ricordiamo che le principali parti del primo decreto sicurezza erano 3:

  1. La riforma del diritto d’asilo e la cittadinanza

  2. La sicurezza pubblica, la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata

  3. L’amministrazione e la gestione dei beni confiscati alla mafia.

Un altro cavallo di battaglia dell’allora Ministro dell’Interno in cui ha anche partecipato il suo capo gabinetto Matteo Piantesosi riguarda la chiusura dei porti per impedire lo sbargo alle navi alcuni ONG come Open Arms, Diciotti e Alan Kurdi. Proprio a causa di queste vicende di impedire lo sbarco delle navi, Matteo Salvini risulta ancora indagato adesso a Palermo, mentre per Matteo Piantedosi tutto è stato archiviato. Per questo motivo, Salvini non poteva di nuovo diventare ministro dell’Interno, ma ci ha messo il suo uomo di fiducia, Matteo Piantedosi. Prima di diventare prefetto di Roma, Matteo Piantedosi ha lavorato anche con Luciana Lamorgese che aveva succeduto a Matteo Salvini come ve l’abbiamo riassunto in questo video:

Ci saranno di nuovo delle modifiche su alcuni di questi principali permessi di soggiorno?

Leggendo i programmi elettorali dei principali partiti al governo in questo momento, si capisce che il possibile ritorno dei decreti sicurezza è molto probabile. Un’altra modifica che andrebbe a seguire quella fatta da Luciana Lamorgese andrebbe ad avere un impatto molto forte sui permessi di soggiorno che, ormai erano diventati convertibili in permessi di soggiorno per lavoro e sulla cittadinanza italiana che si otterebbe dopo una lunga battaglia con l’amministrazione. Si tratta per esempio del permesso di soggiorno per la protezione speciale, il permesso di soggiorno per assistenza minore, art. 31, il permesso di soggiorno per motivi religiosi, permesso di soggiorno per residenza elettiva, … etc.

La presenza di Matteo Piantedosi, molto vicino a Matteo Salvini non faciliterebbe neanche la regolarizzazione di coloro che sono presenti sul territorio italiano senza permesso di soggiorno, specialmente che durante la campagna elettorale si sentiva parlare tanto di espulsione, poco della sanatoria o regolarizzazione di coloro che non hanno un regolare permesso di soggiorno in Italia. Forse il decreto flussi si potrà fare, visto che il suo primo obiettivo è di prestare una forte manodopera all’Italia, specialemente per le attività stagionali.

Allora, adesso cosa ci sarà di nuovo nell’ambito dell’immigrazione in Italia? Bisogna preoccuparsi? Vi terremo aggiornati.

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