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Sono tante persone ancora che stanno aspettando la possibilità di regolarizzarsi tramite la sanatoria 2020. Soltanto alcuni hanno potuto ottenere il permesso di soggiorno per continuare a lavorare regolarmente, mentre gli altri sono stati convocati allo Sportello Unico Immigrazione e gli altri non hanno ancora avuto la risposta fino adesso. Per risolvere questo problema, il Ministero dell’Interno ha deciso di intervenire. Vediamo cosa vuola fare.
Gli ultimi dati ufficiali sulla sanatoria 2020 che abbiamo potuto avere risalgono alla fine dell’anno 2022 e ve li abbiamo presentati in questo video pubblicato sul nostro canale dove ti invitiamo ad iscriverti per indicarvi che a quel momento soltanto 37.70 % era riuscito ad ottenere il permesso di soggiorno:
In una circolare del 11 maggio 2023, il Ministero dell’interno accelera per una chiusura delle procedure inerenti alla sanatoria del 2020. Normalmente prima di chiudere una procedura di emersione o regolarizzazione, lo Sportello Unico Immigrazione aspetta il parere della questura e dell’Ispettorato territoriale del Lavoro competente. Dopodiché, questo sportello fa la convocazione del datore di lavoro insieme al lavoratore per firmare il contratto di soggiorno. E poi si ha il nulla osta per andare fare la richiesta del permesso di soggiorno alla questura.
2 motivi hanno spinto il Ministero dell’Interno a cambiare la procedura su questa sanatoria
- Alto numero di pratiche ancora pendenti, cioè non ancora concluse o terminate.
- Rischio di arrivo di tanti contenziosi, cioè tante cause contro lo stesso Ministero dell’Interno per non rispetto della procedura e tempi troppo lungi.
Come si legge bene in questa circolare del 11 maggio 2023, tutte le pratiche ancora pendenti devranno essere avanzate automaticamente senza aspettare i pareri della questura e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL). Questa procedura è programmata a partire dal 15 maggio 2023. Questo significa che lo stato di avanzamento di queste pratiche verrà accelerata fino alla convocazione. Vediamo qui sotto:
Gli stati delle pratiche che verrano avanzate fino alla convocazione sono questi:
Secondo questa circolare, tutte le pratiche che, ad oggi, si trovano nelle seguenti casistiche:
– Parere positivo Questura / Attesa parere ITL,
– Attesa parere Questura / Parere positivo ITL,
– Attesa parere Questura / Richiesta integrazione ITL,
– Attesa parere Questura / Attesa parere ITL,
– Parere positivo Questura / Richiesta integrazione ITL,
saranno fatte avanzare allo step “convoca richiedente.
La stessa circolare conferma che nella sezione relativa allo “storico dati” di ciascuna delle suddette pratiche sarà riportata la seguente dicitura: “pratica avanzata ai sensi dell’art. 16 della legge n. 241/1990“.
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La stessa procedura di saltare i pareri è stata utilizzata anche durante il decreto flussi in cui hanno iniziato ad utilizzare la procedura di asseverazione da parte di alcuni professionisti come i consulenti del lavoro e commercialisti che lo vogliono fare. Allo stesso modo, anche per quanto riguarda la sanatoria 2020, il Ministero dell’Interno conferma che lo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) della prefettura avrà sempre diritto di revocare tutto in caso di ulteriore parere negativo. Lo dice in queste parole:
Va da sé che qualora medio tempore, una volta stipulato il contratto di lavoro, dovesse pervenire il parere negativo della Questura ovvero dell’LT.L., lo Sportello Unico possa comunque agire in via di autotutela ricorrendone i presupposti di legge di cui all’art. 21-quinguies (revoca del provvedimento) della legge n.241/1990, previa attenta valutazione e comparazione degli interessi pubblici e quelli privati in ragione delle posizioni nelle more consolidatesi in capo ai singoli beneficiari e dunque del loro legittimo affidamento.
Infine, vi invitiamo quindi a prestare attenzione alle prossime communicazioni e messaggi che arriveranno per non assentarsi il giorno della convocazione. Ricordiamo anche che, durante la sanatoria, ogni assenza non adeguatamente giustificata potrebbe essere motivo di rigetto totale della pratica.
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