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Il 12 febbraio 2025, data attesa da migliaia di aziende italiane per l’invio delle domande del Decreto Flussi 2025, si è trasformata in un vero incubo a causa di un gravissimo disservizio del portale del Ministero dell’Interno. L’evento, che abbiamo seguito in diretta sul nostro canale YouTube, ha rivelato in tempo reale le difficoltà incontrate da professionisti, datori di lavoro e patronati nel tentativo di accedere alla piattaforma per l’inoltro delle richieste. Puoi vedere questo video direttamente qui:
UN SISTEMA IN TILT: L’ACCESSO AL PORTALE COMPLETAMENTE BLOCCATO
Nonostante mesi di preparazione da parte di aziende e consulenti, il portale ministeriale ha subito un blocco totale, risultando inaccessibile per gran parte del tempo. Migliaia di utenti hanno segnalato che il sito risultava impossibile da raggiungere, con errori di caricamento e schermate bloccate.
Questa situazione ha di fatto vanificato l’intero processo, impedendo a molti datori di lavoro di inviare la documentazione necessaria per assumere lavoratori stranieri. Un problema di tale portata non è nuovo: anche negli anni passati la piattaforma ministeriale ha mostrato segni di forte criticità, ma quest’anno il disservizio ha raggiunto livelli inaccettabili.
DANNO ECONOMICO E INCERTEZZA PER LE IMPRESE
Molte aziende, in particolare nei settori agricolo, turistico alberghiero, contavano su questa procedura per ottenere la manodopera necessaria a coprire la carenza di lavoratori. Il blocco del sistema ha generato un grave danno economico, lasciando in sospeso centinaia di migliaia di richieste.
L’avvocato Filippo Pavone ha formalmente denunciato il malfunzionamento con una lettera indirizzata al Ministero dell’Interno, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tra le richieste avanzate:
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UNA SPIEGAZIONE UFFICIALE sulle cause del disservizio e sulle eventuali responsabilità.
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LA RIPROGRAMMAZIONE IMMEDIATA DEL CLICK DAY per garantire a tutte le aziende pari opportunità nell’invio delle domande.
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L’ADOZIONE DI MISURE TECNOLOGICHE ADEGUATE per evitare il ripetersi di problemi simili in futuro.
Ecco il testo del corpo di questa lettera dell’Avvocato Filippo Pavone:
Oggetto: Grave disservizio del portale del Ministero dell’Interno – Procedura Click Day Decreto Flussi
Egregi,
Con la presente intendo formalmente segnalare il gravissimo disservizio verificatosi in data odierna in occasione della procedura di Click Day per il Decreto Flussi, che ha impedito a migliaia di aziende italiane di completare l’inoltro delle istanze per l’ingresso regolare di lavoratori stranieri.
Dopo mesi di preparazione, in cui le imprese, tramite studi professionali, consulenti e patronati, hanno caricato diligentemente le domande sulla piattaforma ministeriale in vista della finestra di oggi, il sistema ha subito un blocco totale, risultando inaccessibile o comunque inutilizzabile, di fatto vanificando l’intera procedura. Tale situazione ha causato un danno enorme alle aziende, molte delle quali contavano su questa programmazione per garantire la manodopera necessaria a settori già in grave difficoltà.
È inaccettabile che uno strumento digitale di tale rilevanza, essenziale per il mercato del lavoro e per la regolarizzazione dell’ingresso dei lavoratori, cada vittima di un collasso informatico, segno evidente di una gestione inadeguata e di una totale impreparazione da parte del Ministero competente.
In qualità di avvocato, mi attiverò immediatamente presso le istituzioni competenti, sia a livello nazionale che internazionale, per chiedere:
- Un’immediata spiegazione ufficiale sulle cause di questo malfunzionamento e sulle eventuali responsabilità.
- La riprogrammazione urgente della procedura, garantendo pari condizioni di accesso per tutte le aziende danneggiate.
- L’adozione di misure concrete per evitare il ripetersi di tali disservizi, con un adeguamento tecnologico del portale e una gestione trasparente della procedura.
Nel caso in cui non vi sia un tempestivo riscontro, valuteremo tutte le azioni legali del caso, comprese eventuali richieste di risarcimento per il danno arrecato alle imprese che avevano legittime aspettative sulla procedura.
In attesa di un riscontro immediato, porgo distinti saluti.
Leporano, 12.02.2025
Avv. Filippo Pavone (firmato digitalmente)
IL CLICK DAY: UN SISTEMA CHE NON FUNZIONA PIÙ?
Questa ennesima criticità riaccende il dibattito sulla VALIDITÀ DEL SISTEMA DEL CLICK DAY, che da anni viene criticato per la sua inefficienza e inadeguatezza. Un meccanismo basato sulla velocità di invio delle domande PENALIZZA MOLTE IMPRESE, creando un sistema iniquo che favorisce chi riesce a superare gli ostacoli tecnici piuttosto che chi ha un reale bisogno di lavoratori.
Molti esperti e associazioni di categoria chiedono da tempo UNA REVISIONE DELL’INTERA PROCEDURA, con l’introduzione di un sistema più equo e meno dipendente da una singola giornata di invio massivo.
In conclusione, il fallimento del terzo Click Day del Decreto Flussi 2025 ha messo ancora una volta in evidenza LE LACUNE DELLA GESTIONE DIGITALE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI. Se non verranno presi provvedimenti immediati, il rischio è che il sistema continui a generare INCERTEZZA, FRUSTRAZIONE E DANNI ECONOMICI a migliaia di aziende italiane. Finalmente, il portale è stato accessibile dalle ore 11:17 invice delle 9:00, orario previsto nella programmazione precedente.
Continueremo a seguire gli sviluppi di questa vicenda, tenendovi aggiornati su possibili azioni legali per chiedere un risarcimento danni. Nel frattempo, vi invitiamo a recuperare la NOSTRA DIRETTA YOUTUBE per vedere con i vostri occhi cosa è successo durante il Click Day.
HAI UNA DOMANDA E DESIDERI UNA RISPOSTA IN POCO TEMPO?
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