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In seguito ai problemi manifestatisi durante gli ultimi anni per la regolarizzazione degli immigrati presenti in Italia e l’arrivo dei lavoratori di cui l’Italia ha periodicamente bisogno, la semplificazione della procedura di verifica è stata ripensata e ridotta in pochissimi passaggi, ma importanti fino al nulla osta al lavoro. Vediamoli insieme secondo la circolare n. 3/2022 della direzione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. In seguito valuteremo se questa soluzione risolverà il problema che, attualmente, porta ad un attesa di circa o oltre un anno per ottenere il permesso di soggiorno.
Come viene specificato nella circolare stessa, tanto tempo viene perso durante la verifica dei requisiti prima di rilasciare il nulla osta che permette di ottenere il visto d’ingresso in Italia per motivo di lavoro subordinato o stagionale oppure fare la conversione del permesso di soggiorno già in possesso in Italia in un permesso di soggiorno che permette di svolgere attività lavorative. Si vuole ridurre la verifica dai 60 giorni attuali a massimo 30 giorni dalla presentazione della domanda. Il visto di ingresso entro 20 giorni dall’ottenimento del nulla osta, l’assunzione di chi è già presente in Italia sono tra le principali novità.
Secondo il Decreto Legge 21 giugno 2022, n. 73, questa presenza in Italia deve essere comprovada tramite alcuni dei seguenti documenti in posseso in data del primo maggio 2022: eventuali rilievi fotodattiloscopici (impronti digitali), dichiarazioni di presenza o “documentazione di data certa proveniente da organismi pubblici”. Lo stesso decreto dice quanto segue:
Il datore di lavoro, dopo il rilascio del nulla osta di cui al presente articolo può concludere il contratto di lavoro senza la necessità dell’accertamento delle condizioni di cui al comma 7. Tali condizioni sono verificate dallo sportello unico per l’immigrazione al momento della sottoscrizione del contratto di soggiorno. Al successivo accertamento negativo delle predette condizioni, consegue la revoca del nulla osta e del visto a qualsiasi titolo rilasciato, qualora in corso di validit0, nonché la risoluzione di diritto del contratto di lavoro.
1. Chi deve fare la verifica dei requisiti dei datori di lavoro?
Nell’ambito di semplificazione, l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha allargato la possibilità di verificare la sussistenza dei requisiti a 3 categorie:
- I professionisti che lavorano in ambito del lavoro, cioè i consulenti del lavoro, i commercialisti e gli avvocati che sono specializzati in questo settore.
- Organizzazioni datoriali: si tratta dei principali sindacati ed organizzazioni che si impegnano nella diffesa e nell’osservazione dei diversi contratti collettivi nazionali del lavoro (CCNL) nei rispettivi settori di attività. Spesso hanno anche un servizio di patronato come il CGL, CNA, CONFINDUSTRIA, COLDIRETTI, etc.
- Anche l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l’Agenzia delle Entrate si riservato la possibilità di fare delle verifiche puntuali per controllare se tutte le attività di un’azienda seguono le regole.
2. Cosa devono verificare dei requisiti?
Durante questa verifica, ecco i 6 principali elementi che vanno controllati prima di dare il via libera al rilascio del nulla osta al lavoro ed il conseguente rilascio o conversione del permesso di soggiorno.
- Capacità patrimoniale del datore di lavoro
- Equilibrio economico-finanziario del datore di lavoro
- Fatturato dell’azienda
- Numero dei dipendenti del datore di lavoro
- Tipo di attività svolta dal datore di lavoro
- Il DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) ed alcune autocertificazioni possono essere richiesti per affermare lo stato positivo dell’azienda o datore di lavoro che intende assumere uno o tanti dipendenti in più. Tra queste dichiarazioni ci sono anche anche impegni inerenti alla communicazione e responsabilità per la sicurezza pubblica.
3. 2 esenzioni alla verifica
- Non hanno obbligo di sottomettersi alle verifiche le seguenti categorie: datori di lavoro affetti da patologie o handicap che intendono assumere qualcuno adetto alla loro assistenza.
- Associazioni datoriali che hanno firmato un protocolo di intesa con il Ministero delle Politiche Sociali.
4. Asseverazione dei professionisti
L’asseverazione EX ART. 44, D.L. n. 73/2022 è un impegno che prendono tutti i professionisti che vogliono aiutare nella verifica dei requisiti in vista del rilascio del nulla osta per lavoro durante il decreto flussi. Questo impegno si manifesta tramite la compilazione del modello già previsto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro raggiungibile cliccando su questa riga.
Questo modello è suddiviso nelle grandi parti che il professionista deve controllare e di cui deve richiedere la dovuta documentazione: I dati del professionista stesso, i dati del datori di lavoro (azienda o persona fisica come nel caso del lavoro domestico, modalità di impiego, il tipo e il luogo di attività, il tipo di contratto collettivo nazionale di lavoro a cui fa riferimento, mansione, … etc. Dopo il rilascio del nulla osta, si inizia la richiesa d’un permsso di soggiorno entro 8 giorni dall’arrivo in Italia del lavoratore.
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