DA SOLIDARIETÀ A SICUREZZA: LE MISURE CHIAVE NEL NUOVO PATTO SULL’IMMIGRAZIONE E L’ASILO NELL’UE

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Ormai, se non è la prima volta che ci visiti, sai che tramite questo sito dedicato all’immigrazione in Italia e in Europa, dal 2012 offriamo informazioni aggiornate, consulenza e assistenza per coloro che desiderano regolarizzare il loro soggiorno nel paese. Nel contesto dell’evoluzione storica della legislazione sull’immigrazione dell’UE, che ha attraversato una serie di fasi cruciali, la giornata del 10 aprile 2024 segna un momento significativo con l’approvazione del nuovo Patto sulle Migrazioni e l’Asilo da parte del Parlamento europeo. Sarà facile ottenere il permesso di soggiorno in Italia sia per la protezione internazionale o sia per tutti gli altri principali motivi esistenti già in Italia e in Europa?

Questo patto europeo sui migranti e l’asilo rappresenta un’importante pietra miliare nella politica migratoria europea, introducendo riforme sostanziali per migliorare la gestione dei flussi migratori, garantire una distribuzione più equa delle responsabilità tra gli Stati membri e rafforzare la solidarietà tra le nazioni europee. Ma, i diritti umani non hanno tutta la loro voce in questo nuovo patto. Alcuni esponenti dei diritti umani, come Refugees Welcome, hanno confermato che questo “Patto europeo su migrazione mette a rischio il diritto di asilo“.  Vediamolo subito.

Nuovo patto europeo sulla migrazione e l'asilo con le sue conseguenze sul diritto di asilo o la protezione e l'ottenimento del permesso di soggiorno

 

BREVE STORIA DEL PATTO SULLE MIGRAZIONE E L’ASILO NELL’UNIONE EUROPEA

La legislazione sull’immigrazione dell’UE ha una storia complessa e in continua evoluzione, caratterizzata da una serie di sviluppi significativi nel corso degli anni. Ecco un riassunto della storia delle leggi sull’immigrazione dell’UE:

  1. Trattati Fondamentali (1950-1992): I Trattati Fondamentali che hanno portato alla creazione della Comunità Europea (CE) e, successivamente, dell’Unione Europea (UE), non contenevano disposizioni specifiche sull’immigrazione. Tuttavia, le libertà di circolazione previste dai Trattati hanno gradualmente aperto la strada a una maggiore mobilità all’interno dell’UE.

  2. Primo Approccio Comunitario (1990-2000): La crescente consapevolezza dei problemi legati all’immigrazione ha portato alla creazione di politiche e strumenti comunitari. Il Trattato di Maastricht del 1992 ha introdotto la cittadinanza europea e il principio di non discriminazione basato sulla nazionalità, stabilendo una base giuridica per le politiche di integrazione e immigrazione.

  3. Trattato di Amsterdam (1997): Questo trattato ha segnato un passo importante nel campo dell’immigrazione, introducendo la cooperazione giudiziaria in materia penale e civile in materia di immigrazione e asilo. Ha anche istituito il concetto di “spazio di libertà, sicurezza e giustizia” nell’UE.

  4. Trattato di Lisbona (2007): Ha rafforzato ulteriormente il quadro giuridico per la cooperazione nell’ambito dell’immigrazione e dell’asilo, conferendo all’UE una maggiore competenza in questo settore. Il trattato ha introdotto il principio di solidarietà tra gli Stati membri nell’affrontare le sfide dell’immigrazione.

  5. Crisi Migratoria del 2015: L’Unione Europea ha affrontato una delle sue più grandi sfide migratorie recenti con l’aumento senza precedenti degli arrivi di migranti e richiedenti asilo, principalmente attraverso il Mediterraneo. Questo ha portato a una serie di discussioni e negoziati tra gli Stati membri per rafforzare la risposta comune e rivedere le politiche esistenti.

  6. Nuovo Patto sulle Migrazioni e l’Asilo (2020): L’UE ha adottato un nuovo Patto sulle Migrazioni e l’Asilo nel 2020, che mira a riformare e migliorare il quadro normativo esistente. Questo patto include disposizioni per una migliore gestione dei flussi migratori, una più equa distribuzione delle responsabilità tra gli Stati membri e un rafforzamento della solidarietà.

Questi sono solo alcuni dei momenti salienti nella storia della legislazione sull’immigrazione dell’UE. Nel corso degli anni, l’UE ha lavorato per sviluppare una politica comune sull’immigrazione e sull’asilo, affrontando sfide complesse e cercando di trovare un equilibrio tra sicurezza, diritti umani e integrazione sociale.

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I PRINCIPALI CAMBIAMENTI DEL NUOVO PATTO SULL’IMMIGRAZIONE E L’ASILO

L’Europarlamento ha dato il via libera al nuovo Patto sulle migrazioni e l’asilo, adottando dieci testi legislativi che introducono significative riforme alle regole esistenti. Questi cambiamenti segnano un importante passo avanti nella politica europea in materia di migrazione e asilo, in linea con gli accordi stabiliti tra gli Stati membri dell’Unione Europea.

  • Solidarietà e responsabilità

Un pilastro fondamentale del nuovo Patto è la solidarietà tra gli Stati membri dell’UE per affrontare le sfide migratorie. Gli Stati membri si impegneranno a sostenere quelli sotto pressione migratoria attraverso il trasferimento di richiedenti asilo o beneficiari di protezione internazionale, contributi finanziari e supporto operativo. Le regole di Dublino , che stabiliscono i criteri di responsabilità per l’esame delle domande di protezione internazionale, saranno aggiornate per garantire una distribuzione equa degli oneri tra gli Stati membri.

  • Affrontare le situazioni di crisi

Un meccanismo dedicato sarà istituito per rispondere in modo efficace alle crisi e alle emergenze causate da improvvisi flussi migratori. Questo meccanismo garantirà solidarietà e sostegno agli Stati membri che affrontano un aumento repentino degli arrivi, proteggendo l’UE dalla strumentalizzazione dei migranti da parte di attori ostili.

  • Controllo dei cittadini di paesi terzi alle frontiere dell’UE

Il Patto prevede una procedura di screening pre-ingresso per le persone che non soddisfano i requisiti per l’ingresso nell’UE. Questa procedura, della durata massima di sette giorni, includerà identificazione, raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza. Meccanismi di monitoraggio indipendenti garantiranno il rispetto dei diritti fondamentali.

  • Procedure di asilo più rapide e rimpatri più veloci

Una nuova procedura comune per la concessione e la revoca della protezione internazionale sarà istituita in tutta l’UE, con scadenze più brevi per le domande di asilo infondate o inammissibili. Questo garantirà una maggiore efficienza nel processo decisionale e una risposta più rapida alle esigenze dei richiedenti asilo.

  • Regolamento Eurodac nel nuovo patto sulla migrazione e l’asilo

Il Patto riformerà il sistema Eurodac per la conservazione dei dati biometrici delle persone che arrivano irregolarmente nell’UE. Questo includerà impronte digitali e immagini del volto di individui a partire dai sei anni di età, consentendo alle autorità di identificare potenziali minacce per la sicurezza.

Regolamento Eurodac nel nuovo patto sulle migrazione e l'asilo verso ottenimento del permesso di soggiorno in Italia e in Europa

  • Regolamento sulle qualifiche (rifugiato e protezione sussidiaria)

Standard uniformi per il riconoscimento dello status di rifugiato o protezione sussidiaria saranno introdotti in tutti gli Stati membri. Questo garantirà una valutazione uniforme della situazione nel Paese d’origine e una revisione regolare dello status di rifugiato.

  • Accoglienza dei richiedenti asilo nel nuovo patto europeo sulla migrazione e l’asilo

Gli Stati membri dovranno garantire standard equivalenti di accoglienza per i richiedenti asilo, inclusi alloggio, istruzione e assistenza sanitaria. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare sei mesi dopo la presentazione della domanda, mentre saranno introdotte regole per la detenzione e la libertà di movimento.

  • Vie sicure e legali verso l’Europa previste nel nuovo patto europeo sulla migrazione e l’asilo

Un nuovo quadro per il reinsediamento e l’ammissione umanitaria consentirà agli Stati membri di offrire rifugio ai rifugiati riconosciuti dall’UNHCR provenienti da Paesi terzi. Questo avverrà su base volontaria e garantirà un ingresso legale, organizzato e sicuro nell’UE.

I prossimi passi verso l’attuazione del nuovo patto europeo sulla migrazione e l’asilo

Dopo l’approvazione formale del pacchetto da parte del Consiglio, le leggi entreranno in vigore dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Gli Stati membri avranno due anni di tempo per implementare le nuove disposizioni, rispondendo così alle aspettative dei cittadini e rafforzando il ruolo dell’UE nella gestione dell’immigrazione e dell’asilo.

Come si vede, questo nuovo patto abbandona il principio di diritto e solidarietà che hanno sempre caratterizzato l’Europa. La chiusura delle frontiere, chiamata sicurezza, dà luogo all’esame minimalista della richiesta di asilo per favorire l’espulsione e il rimpatrio veloci. Il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo dovrebbe prevalere su ogni interesse politico ed economico.

Sintesi realizzata da Gamaliel NIYONSABA, Fondatore del sito www.permessodisoggiorno.org

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