USO DELLE AUTOCERTIFICAZIONI PER GLI STRANIERI IN ITALIA: L’INATTESO SCENARIO DEL 2024

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Il panorama delle autocertificazioni per i cittadini stranieri in Italia è ancora una volta soggetto a un rinvio, con l’entrata in scena del decreto milleproroghe” (DL. 215/2023, articolo 2, comma 1). Questa proroga, spostando al 31 dicembre 2024 la possibilità per i cittadini extra-UE di utilizzare dichiarazioni sostitutive nei procedimenti in materia di immigrazione, suscita interrogativi sulle implicazioni pratiche e sulle ragioni che giustificano questo ulteriore ritardo.

Rinvio uso autodichiarazione o dichiarazione sostitutiva da stranieri in Italia nelle pratiche per permesso di soggiorno o cittadinanza italiana

Il contesto legislativo sull’utilizzo delle dichiarazioni sostitutive da parte di cittadini stranieri in Italia:

L’attuale scenario di rinvii trova origine nel decreto Semplifica Italia (DL n.5/2012 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo”), le cui disposizioni mirano a estendere la facoltà di autocertificazione per i cittadini di Stati non appartenenti all’UE regolarmente soggiornanti in Italia. Tuttavia, il termine di attuazione di queste disposizioni è stato costantemente prorogato, con l’ultima scadenza fissata al 31 dicembre 2024.

In seguito vediamo le conseguenze di questi ritardi nelle procedure che riguardano non soltanto il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno, ma anche nella richiesta della cittadinanza italiana. Segui con attenzione e capirai la situazione attuale.

Motivazioni della proroga del divieto agli stranieri di utilizzare auto dichiarazioni:

La relazione illustrativa del nuovo decreto rivela che l’efficacia di tali disposizioni è strettamente legata alla creazione di un canale informatico in grado di acquisire i certificati necessari. Ciò include il casellario giudiziale italiano, le informazioni sui procedimenti penali in corso, i dati anagrafici e di stato civile, le certificazioni relative all’iscrizione nelle liste di collocamento del lavoratore, nonché per esempio quelle necessarie per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio.

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Il processo di informatizzazione coinvolge diverse amministrazioni dello Stato e richiede operazioni tecniche complesse, rendendo inevitabile il rinvio della data di applicazione delle nuove disposizioni al 31 dicembre 2024. Comunque, bisogna notare che c’è la mancanza della volontà da parte dell’amministrazione che dovrebbe occuparsi di questa riforma.

Impatto sui cittadini stranieri che non possono utilizzare dichiarazioni sostitutive:

L’ennesima proroga implica che anche nel 2024 i cittadini stranieri dovranno continuare a presentare i certificati originali durante le procedure previste dal Testo Unico Immigrazione e dal suo regolamento di attuazione. Ad esempio, per il rinnovo di un permesso di soggiorno per motivi di studio, sarà ancora necessario fornire i certificati degli esami universitari. Allo stesso modo, i certificati di casellario giudiziale e carichi pendenti saranno richiesti per chi chiede un permesso Ue per soggiornanti di lungo periodo.

Questo vuole dire che anche nei casi molto evidenti per cui l’amministrazione pubblica come la prefettura o la questura potrebbe accedere senza consenso del cittadino straniero per accertarne la verdicità, il divieto di utilizzare l’autodichiarazione o dichiarazione sostitutiva rimane ancora in vigore. I cittadini stranieri devono ancora chiedere e presentare i certificati in originale nelle pratiche inerenti al permesso di soggiorno, ricongiungimento familiare, cittadinanza italiana, etc. ALCUNI DOCUMENTI CHE POTREBBERO AUTOCERTIFICATI SONO IN QUESTO VIDEO:

Come viene spiegata la complessità dell’informatizzazione che manca per poter utilizzare autodichiarazioni:

La relazione illustrativa del decreto sottolinea che l’attuazione delle disposizioni è vincolata alla realizzazione di un collegamento informatico tra le diverse amministrazioni coinvolte. Tali operazioni tecniche sono ancora in corso presso le altre amministrazioni interessate, rendendo inevitabile la richiesta di ulteriori proroghe. L’assenza di questo collegamento potrebbe portare a una fase transitoria in cui i cittadini dovrebbero fare affidamento su dichiarazioni sostitutive, con tutte le implicazioni procedurali e di risorse che ne conseguirebbero. Pensi che questa motivazione che ci hanno presentata sia vera?

Limiti della deroga sull’uso delle dichiarazioni sostitutive:

È importante notare che la deroga alle norme generali riguarda esclusivamente i documenti richiesti nei procedimenti previsti dal Testo Unico Immigrazione. Al di fuori di tali procedure, i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti possono comunque utilizzare le dichiarazioni sostitutive previste dalla legge, purché si riferiscano a stati, qualità personali e fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani.

Una guida pratica: riempire o compilare il modulo di autocertificazione o dichiarazione sostitutiva

Riempire correttamente un modulo di autocertificazione è un passo cruciale per cittadini stranieri che cercano di semplificare le procedure burocratiche in Italia. In primo luogo, è fondamentale compilare con attenzione ogni sezione del modulo, includendo informazioni accurate e aggiornate. Il richiedente deve fornire dettagli precisi sugli stati, sulle qualità personali e sui fatti certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici italiani in materia di immigrazione. Assicurarsi di includere tutti i documenti richiesti come prova di supporto, come ad esempio il casellario giudiziale o certificati accademici.

Inoltre, è essenziale prestare particolare attenzione alle istruzioni fornite con il modulo. Ogni ente potrebbe richiedere informazioni specifiche o ulteriori documenti a seconda del tipo di procedura in corso. Alcuni moduli potrebbero richiedere la firma di testimoni o di un pubblico ufficiale. Infine, è consigliabile verificare periodicamente gli aggiornamenti normativi relativi alle autocertificazioni per garantire che il processo di compilazione sia sempre in linea con le ultime disposizioni legali. Seguire attentamente questi passaggi non solo semplificherà il processo burocratico, ma contribuirà anche a garantire la validità e l’efficacia dell’autocertificazione presentata, evitando sanzioni penali previste in caso di false dichiarazioni.

Infine, il protrarsi di questa situazione solleva interrogativi sulla tempistica dell’implementazione delle nuove disposizioni e sottolinea l’importanza di un efficace collegamento informatico tra le diverse amministrazioni coinvolte. Nel frattempo, i cittadini stranieri in Italia dovranno affrontare ulteriori complicazioni procedurali, mantenendo la necessità di presentare certificati originali nelle loro pratiche amministrative.

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