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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emesso una nota importante in merito all’attribuzione delle quote per il lavoro subordinato ed autonomo agli Ispettorati territoriali del lavoro. Con la nota n.1077 del 30 marzo 2023, il Ministero ha stabilito la suddivisione delle quote a livello territoriale, permettendo così agli Sportelli Unici di procedere all’esame delle domande pervenute in base all’ordine cronologico di arrivo.

Questa decisione del Ministero è particolarmente rilevante in un contesto in cui sono state presentate oltre 240 mila domande per il decreto flussi, mentre le quote disponibili erano soltanto 82.705. Grazie all’attribuzione delle quote a livello territoriale e all’avvio dell’esame delle domande in ordine cronologico di arrivo, si cerca di garantire una maggiore trasparenza e giustizia nell’assegnazione dei permessi di lavoro. Questo provvedimento, infatti, permetterà di evitare eventuali discriminazioni o favoritismi nella concessione dei permessi di soggiorno per lavoro, consentendo ai lavoratori interessati di avere le stesse opportunità di accedere al mercato del lavoro italiano.

In questa tabella vi presentiamo la ripartiizione delle quote previste in questo decreto flussi 2022 – 2023 indicandovi anche i settori e destinatari di coloro che potranno ottenere il nulla osta per potere chiedere il vistro per motivo di lavoro in Italia o fare la conversione di alcuni tipi di permesso di soggiorno in permesso di soggiorno per motivo di lavoro subordinato o autonomo. I chiarimenti sono subito dopo la tabella:

Come si vede in questa tabella, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha suddiviso le quote del Decreto Flussi in diverse categorie, destinando le relative competenze agli ispettorati territoriali del lavoro e alle associazioni di categoria. La ripartizione delle quote prevede: 27.105 ingressi per lavoro subordinato non stagionale nei settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, edilizia, turistico-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare e cantieristica navale.

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Sono state riservate 66 quote per l’ingresso di lavoratori di origine italiana residenti in Venezuela e 3.212 quote destinate alle conversioni di permessi di soggiorno per lavoro stagionale o lungo soggiornante Ue in lavoro subordinato e autonomo. Per quanto riguarda il lavoro stagionale, sono state previste 20.802 quote per i settori dell’agricoltura e del turistico-alberghiero, di cui 302 per richieste di nulla osta al lavoro stagionale pluriennale.

E poi, sono state riservate 22.000 quote per le istanze di lavoro stagionale (anche pluriennale) nel settore agricolo provenienti dalle sei organizzazioni professionali dei datori di lavoro: Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Copagri, Alleanza delle cooperative (Lega cooperative, Confcooperative, Associazione Generale Cooperative Italiane). La suddivisione delle quote permetterà di garantire una maggiore trasparenza e giustizia nell’assegnazione dei permessi di lavoro in Italia.

Nessuna quota prevista per la conversione del permesso di soggiorno da studio o formazione

Come ve l’abbiamo detto nei post precedenti su questo stesso sito, il recente decreto legge n. 20 del 10 marzo 2023 ha introdotto alcune importanti novità nella procedura del decreto flussi. Guarda questo video per vederne un esempio:

Infatti, per la prima volta nella storia dei decreti flussi in Italia, con il nuovo decreto flussi, non sono state previste le quote per convertire il permesso di studio in permesso di lavoro, in quanto non più necessarie, e sono stati esclusi dalla quota anche i lavoratori formati all’estero. Con questa sorpresa che fa sparire le quote precedentemente previste, queste modifiche alla procedura del decreto flussi sono state adottate al fine di semplificare il sistema di ingresso dei lavoratori stranieri in Italia, favorendo al contempo l’incontro tra l’offerta e la domanda di lavoro, e la regolarizzazione dei lavoratori già presenti sul territorio nazionale.

Infine, si dice che il governo sta ancora valutando cosa farà con le tantissime domande che eccedono le quote previste. Le assiociazioni di categoria ha fatto una richiesta di aumentare le quote ed allargare i settori di impiego, senza dimenticare anche di includere la possibilità di fare lavorare chi è già presente sul territorio nazionale senza regolare permesso di soggiorno in modo da velocizzare le procedure, specialmente per i settori che non devono aspettare tanto tempo, come la raccolta in agricoltura. Spetta al governo decidere noi vi terremo informati. Nelle prossime pubblicazioni vi spiegheremo sapere la ripartizione delle quote per provincia e regione, ma anche da adesso puoi darci uno sguardo per quanto riguarda l’assegnazione quote lavoro subordinato e conversioni e assegnazione quote stagionali.

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