10 PUNTI IMPERDIBILI DELLA RIFORMA IMMIGRATORIA IN FRANCIA CHE TOCCHERÀ ANCHE A CHI ARRIVA DALL’ITALIA

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Negli articoli precedenti pubblicati su questo sito e nei video condivisi sul nostro canale YouTube, abbiamo approfondito il percorso per trasferirsi e lavorare in Francia, concentrandoci sulle opportunità offerte dal permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Abbiamo esplorato i dettagli su come richiedere l’autorizzazione necessaria e i corsi formativi indispensabili per stabilirsi e lavorare in questa affascinante nazione, la Francia.

Oggi, tuttavia, ci troviamo di fronte a un nuovo scenario. Una riforma cruciale, denominata “Pour contrôler l’immigration, améliorer l’intégration” cioè “Per controllare l’immigrazione, migliorare l’integrazione” o comunemente conosciuta come “Loi Darmanin” dal nome del suo promotore e ministro dell’interno Gerald Darmanin, sta per modellare il futuro delle politiche migratorie francesi. Questa legge, approvata il 19 dicembre scorso, introduce 10 cambiamenti fondamentali che avranno un impatto significativo sulla vita di coloro che aspirano a chiamare la Francia la loro casa.

Nel contesto delle informazioni che abbiamo già condiviso su come rendere realtà il sogno di vivere e lavorare in Francia, è essenziale comprendere e adattarsi alle nuove direttive che stanno per entrare in vigore. In questo articolo, esamineremo da vicino questi 10 punti chiave della riforma sull’immigrazione, evidenziando le sfide e le opportunità che si presentano per chi desidera intraprendere questa straordinaria avventura nel cuore dell’Europa. Preparatevi a scoprire come queste modifiche influenzeranno il vostro percorso verso una vita nuova e appassionante nella splendida Francia.

1. Restrizione dei benefici: La legge introdurrà una distinzione tra stranieri “in situazione di lavoro” e quelli che non lo sono, influenzando la concessione di contributi sociali. Ad esempio, gli immigrati non lavoratori dovranno attendere 5 anni prima di ottenere assegni familiari, mentre per i lavoratori l’attesa si riduce a 30 mesi. Altri benefici, come l’APL (Aide personnalisée au logement) per l’abitazione, saranno concessi dopo un periodo di residenza specifico.

2. Regolarizzazione delle persone prive di documenti: I prefetti saranno dotati della discrezionalità di regolarizzare i lavoratori senza documenti in professioni ad alta domanda. Questi potranno ottenere un permesso di soggiorno annuale, previa residenza in Francia di almeno tre anni e pratica di un’attività retribuita per almeno 12 mesi negli ultimi 24.

3. Quote migratorie: Introduzione di quote massime per gli stranieri ammessi (come succede in Italia con il decreto flussi), stabilite dal Parlamento per i prossimi tre anni, escludendo i richiedenti asilo.

4. Revoca della cittadinanza: Possibilità di privare della cittadinanza francese coloro che possiedono una seconda cittadinanza in caso di condanna per omicidio intenzionale di figure pubbliche, come agenti di polizia e giudici militari.

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5. Jus soli limitato: Limitazione del diritto di ottenere automaticamente la cittadinanza francese per coloro nati da genitori stranieri, ora subordinato a una richiesta tra i 16 e i 18 anni, esclusa in caso di precedenti condanne.

6. Soggiorno irregolare: Ripristino del “reato di soggiorno illegalecon multa, ma senza reclusione.

7. Centri di detenzione amministrativa: Vietato condurre minori stranieri nei centri di detenzione amministrativa. Questi sono come i CPR che sono stati aumentati anche in Italia dal Governo di Giorgia Meloni.

8. Ricongiungimento familiare: Rafforzamento delle condizioni per il ricongiungimento familiare, richiedendo 24 mesi di residenza in Francia e la dimostrazione di risorse e assicurazione sanitaria stabili e sufficienti.

9. Deposito studentesco: Gli studenti stranieri, salvo alcune eccezioni, dovranno versare una cauzione al momento della richiesta del permesso di soggiorno per studio.

10. Assistenza sanitaria: Modifica della procedura per il permesso di soggiorno per “cittadino straniero malato”, subordinato alla mancanza di “trattamento adeguato” nel paese d’origine, con l’esclusione della copertura assicurativa pubblica per chi dispone di risorse sufficienti.

La Corte Costituzionale avrà un mese per valutare la conformità di questi punti alla Costituzione francese, e solo in seguito si potrà delineare l’impatto effettivo della “Loi Darmanin” sul futuro delle politiche migratorie francesi.

In chiusura di questa approfondita esplorazione dei 10 punti fondamentali della riforma sull’immigrazione in Francia, emergono chiare le sfide e le opportunità che attendono coloro che ambiscono a una nuova vita nel paese. Mentre la “Loi Darmanin” segna una svolta nelle politiche migratorie francesi, è essenziale comprendere il suo impatto sul percorso di chi sogna di stabilirsi e lavorare qui.

Dalle restrizioni dei benefici al rafforzamento delle condizioni per il ricongiungimento familiare, ogni punto della legge getta le basi per una nuova era di immigrazione in Francia. Restate con noi per essere sempre aggiornati su come navigare attraverso queste novità e per scoprire le risorse che rendono possibile trasformare il vostro sogno di vita in Francia in una realtà appagante e di successo.

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